Foto di Giancarlo D'Ambra

PRIMA PAGINA: "GHOSHANDO”

Amitav Ghosh, lo scrittore e saggista indiano, narratore eclettico che sulle ferite che l’uomo ha inflitto alla Terra, ha scritto diversi libri. Nel suo messaggio e presagio c’è un triste e quasi rassegnato stupore nelle parole di  È stupito perché «la regione dolomitica non ha una storia di gravi disastri alle spalle». Eppure, il seracco che si è staccato dalla Marmolada travolgendo e uccidendo undici persone, è più di un campanello d’allarme, avverte lo scrittore che ha seguito ogni attimo dalla sua casa americana delle operazioni sulle Dolomiti orientali.

ISOLA FRESCHEZZA

Cercano il mito

e trovano il rito.

Chi sono i fanciulli adulti

che seminano freschezza

senza capire i consensi

oltre la paura del fuoco.

Vince anche chi perde

nell’esperienza traumatica

senza perdere di vista l’isola

che non dorme mai.

Dove sconfina il popolo

si aggiunge la rete divisoria

anche senza segnale

la lanciare come strumento

senza violenza per ritornare

alla psicologia del centro

dove si rifugia il concetto

del vivere senza piangere.

CONTROCORRENTEOLIANA: EMIGRANTI

Partiti  dall’arcipelago di Eolo, ritornano cercando i visi, le voci, i canti e i suoni. Il luogo natio, quello dei sogni rimasti appesi al cuore nell’armadio del corpo della vita. I porti dove si parte e si arriva con la vita e la morte imballate nella speranza di ritornarci...per sempre, per vivere o morire; consapevoli di essere seppelliti nella tomba di famiglia, accanto a chi, ti ha dato la vita. In questo vivere partorito dal Sud, l'estate diventa il meeting più bello, quello dell'emigrante. Ed è un ritrovarsi per strada di facce che il tempo passato, ha ridisegnato anche con le rughe e il callo nel cuore. Quanti addii e arrivederci, partenze e ritorni per aprire le case degli: eolianaustraliani, eolianargentini, eolianlomardi, eoliansparsinelmondo. Valigie e occhi svuotati dal tempo, piene di navi, di auto, di treni e di aerei. Quanto vigore ritrovato con i gran pezzoni di sentimenti scambiati con parenti e amici. Mare,  caponi e caponate, braciolettine e ficalinni sempre sotto il cielo stellato e l’immancabile scirocco. L'estate alle Eolie appartiene all'emigrante e al turista del pani e furmaggiu e del jet set sempre più a bordo di barche che sembrano grandi come il castello di Lipari. Tutti per sentirsi Dei col destino omerico dentro la pelle pronta a rizzarsi con gli occhi lucidi di lacrime con i tre fischi della nave “dentro e vene” e un biglietto di viaggio pagato da forestieri ormai ferita inguaribile.

VERO&FALSO

-Politico eoliano minaccia.

-Elettore eoliano scaccia.

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