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Felice D’Ambra

Albert Einstein & il Genio Pensatore del XX Secolo.

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Albert Einstein classe 1879 nasce a Ulma in Germania, ma giovanissimo si trasferisce in Svizzera, dove per molti anni rimane apolide fino a quando, rinunciò alla cittadinanza tedesca e nel 1901, ottenne quella Svizzera, ma essendo ebreo, e ricercato dai nazisti, egli lascia l’Europa e si rifugia negli Stati Uniti d’America. Dopo aver girovagato a lungo Albert Einstein, il 18 aprile 1955 all’età di 76 anni, a Princeton nello Stato del New Jersey, il grande filosofo pensatore, passa a miglior vita.

All’inizio della sua carriera Einstein credeva che la meccanica Newtoniana non fosse più sufficiente a conciliare le leggi della meccanica classica con le leggi dell’elettromagnetismo e ciò lo portò a sviluppare la relativa ristretta mentre era all’istituto federale della proprietà intellettuale di Berna.

Oltre a essere stato uno dei più celebri fisici della storia della scienza, che mutò in maniera radicale il paradigma di interpretazione del mondo fisico, fu attivo in diversi altri ambiti, dalla filosofia alla politica. Per il suo apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti pensatori e il più importante fisico del 20 mo secolo.

Per tutti i suoi lavori che ebbero una forte influenza sulla filosofia della scienza e non solo, nel 1921, ricevette il premio Nobel per la Fisica. Quest’uomo “Genio della Natura”, come buona parte dei viaggiatori stranieri, egli visse assieme ai suoi amici Poeti, scrittori artisti di ogni genere: come Sigmund Freud. Willem von Gloeden il fotografo dei nudi di fanciulle e giovinetti,

Oscar Wilde l’uomo dell’Arcadia, Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello, Roger Peyrefitte, il pittore berlinese, Otto Geleng che con i suoi quadri esposti a Parigi, allora la culla dell’arte Europea, fece conoscere Taormina, il Borgo Medievale  dell’antico Teatro Greco, dove essi usavano svernare per lungo tempo nell’amena cittadina collinare del Tirreno,  che già ne conoscevano l’esistenza attraverso il famoso  libro di Johann Wolfgang von Goethe: “Italienische Reise”, pubblicato nel 1816.

 “Albert Einstein il grande fisico e pensatore del XX Secolo così scrisse Nel 1930”:

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone, e le Nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.

È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se tesso senza essere “superato”. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni”.

 L’uomo chiunque esso sia, è rimasto come l’uomo del mio tempo, poesia di  Salvatore Quasimodo. Egli non ha modificato nulla poiché tutto va bene così e rimane primitivo perché continua a fare sempre le stesse cose. Questo deve essere un monito per le nuove generazioni. Oggi come scrisse 90 anni fa Albert Einstein, bisogna superare la crisi, chi supera la crisi, supera sé stesso, senza essere superato”.

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