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di Toti Piscopo) La Sicilia turistica nell’attuale stagione ha fatto registrare, seppur a macchia di leopardo,  un incremento di arrivi e presenze, effetto di dinamiche internazionali a noi favorevoli, di una ritrovata attrattività, di un ampio impegno di operatori turistici e di una ricettività diffusa ed emergente che ha alimentato una favorevole cassa di risonanza verso la destinazione. Azioni queste ampiamente previste che hanno indotto i vettori aerei ad intensificare i propri voli diretti da e per la Sicilia, inaugurando anche nuove rotte da quelle destinazioni potenzialmente interessate e comunque ben posizionate sul mercato turistico.

Non solo voli stagionali ma anche annuali. Tutto ciò si completa con l’effetto trascinamento attuato dall’area metropolitana di Palermo, Capitale italiana della Cultura, nell’ambito del quale la città ha ospitato Manifesta, la biennale itinerante di arte contemporanea, il cui battage mediatico ha contribuito ad alimentare una immagine positiva di Palermo e di tutta la Sicilia, al di là della gestione degli eventi culturali programmati.

Ma tali aspetti positivi, potrebbero risultare effimeri se non si avviano, in maniera tempestiva, delle azioni di sistema sia sul piano strutturale che gestionale. Infatti i problemi strutturali rimangono tutti quanti sul tappeto o, peggio, giacciono sotto il tappeto. Da quello dei rifiuti a quello della mobilità, da quello dell’abusivismo a quello della programmazione, dalle tante incongruenze legislative alla pressione fiscale, sempre più vissuta come antichi balzelli baronali, visto che al gettito fiscale non corrisponde un miglioramento dei servizi.

Problemi antichi, mai risolti, nonostante proclami e promesse. Ma cosa succederà il 5 novembre quando si saranno spenti i clamori su Manifesta, alcune rotte saranno ridimensionate e i più diretti concorrenti della Sicilia turistica dell’area del Mediterraneo si ripresenteranno sui mercati internazionali, come peraltro hanno già iniziato a fare e con successo, sui mercati internazionali?

Cosa diranno i nostri operatori ai loro Colleghi, incontrandoli al bar visto che da qualche giorno, così come abbiamo scritto, hanno scoperto che presenziare con un proprio desk nello stand della Regione Siciliana è considerato un improprio sostegno alle imprese private. Sostegno che non può dare l’Assessorato al Turismo, bensì quello delle Attività Produttive, dopo aver sottoscritto un protocollo d’intesa, già formulato ma ancora privo di riscontro, determinato il tipo d’intervento da mettere a bando, scriverlo, diffonderlo, verificare le istanze pervenute, pubblicare la graduatoria.

Poco male. Gli operatori da sempre abituati ad essere abbandonati e poco considerati anche questa volta troveranno una soluzione possibile. Ma la vogliamo raccontare e ricordare in quanto emblematica non dell’interesse dei singoli, ma dei legittimi interessi della collettività imprenditoriale che, tutelando i propri, tutela anche quelli  dei consumatori.

Ironizzare sarebbe facile e divertente al pari di qualunque commento che potrebbe apparire sterile polemica e la realtà può facilmente esser commentata da sola ed ampiamente amplificata sui social. Una realtà amara che annaspa nelle secche della burocrazia e di una politica che al bene comune antepone la strategia di non darsi una strategia o qualora l’avesse di non renderla nota, nella convinzione, assai diffusa in Sicilia, di essere il depositario della verità.

Ovviamente siamo convinti che non ci siano dolose responsabilità personali, ma grandi sono quelle di un sistema, ormai avvitato su se stesso, fermo e bloccato a vent’anni fa, avvinghiato ad un modello organizzativo obsoleto che non garantisce efficienza ma solo qualche piccolo privilegio. Ignorare la realtà che muta, si evolve, si innova sono gli elementi che fanno la differenza tra le classi produttive siano esse imprenditoriali, politiche o amministrative. 

Riflessioni amare che mettiamo in valigia, non in quella da imbarcare che si può sempre perdere ma nel nostro bagaglio a mano da usare quotidianamente per qualunque emergenza, augurandoci che, dopo questo breve periodo di ferie, ognuno possa aver scaricato le proprie tensioni e ritrovato volontà e capacità di fare, di fare bene e di fare insieme.

Le pagine di Travelnostop rimangono consultabili e torneranno ad essere aggiornate con le quotidiane edizioni di newsletter da lunedi 27 agosto. Buona Sicilia e Buone vacanze a tutti.

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