Gli italiani si preparano al Natale 2017 con la valigia in mano: saranno infatti 16,6 milioni i nostri concittadini che si concederanno un viaggio nel periodo delle prossime festività invernali, circa 3,3 milioni in più dello scorso anno. In crescita anche il budget medio per persona da destinare alle vacanze, che quest’anno si attesta a 715 euro (+7% sul 2016), superando finalmente – dopo dieci anni – il valore registrato nel 2007 (694 euro), ultimo anno prima della crisi, per un giro d’affari complessivo stimabile nel 2017 in 2,3 miliardi di euro in consumi turistici.

“La nostra indagine di Natale, quest’anno, rileva importanti segnali positivi, anche se questi coinvolgono soprattutto i consumi turistici – spiega Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti – Complessivamente, comunque, il quadro che emerge è di una fase di progressivo rilancio ma ancora delicata. Preoccupa un po’ la ripartenza dell’incertezza sul futuro: quest’anno è ritenuta un condizionamento per le spese di Natale dal 15% degli italiani, il 3% in più dello scorso anno”.
Quest’anno, nel mese delle feste, farà un viaggio il 37% degli italiani, il 7% in più della quota registrata lo scorso anno. Ed i viaggiatori italiani non solo aumentano, ma si spingeranno più lontano: sebbene la meta principale dei vacanzieri rimanga l’Italia, scelta da un intervistato su tre (il 66%), diminuiscono gli italiani diretti in Europa – dal 27 al 23% – e cresce invece la percentuale di chi passerà le feste fuori dal vecchio continente, destinazione indicata dall’11% degli intervistati contro il 7% rilevato lo scorso anno. Un incremento del lungo raggio che spinge in alto anche il budget medio previsto per i viaggi. Ma la ripresa finalmente raggiunta non riguarda, purtroppo, la durata media delle vacanze: le ferie degli italiani continuano ad accorciarsi, ed in media durano più di un giorno in meno rispetto ai tempi precedenti alla crisi. In particolare, diminuiscono i vacanzieri che si concedono 8 o più giorni di ‘stacco’.
Un andamento evidente anche dall’analisi tendenziale: quest’anno farà un viaggio di durata uguale o superiore agli 8 giorni il 18% degli intervistati, contro il 20% del 2016. Nel 2007 la truppa dei long-stayers costituiva invece il 28%. A resistere, invece, è il viaggio all’insegna della cultura: città d’arte e mete d’interesse culturale sono la tipologia di vacanza scelta dal 45% dei viaggiatori, quota abbondantemente superiore a quella di chi invece si è orientato verso le classiche ferie invernali in località montana, pure in ripresa dal 23 al 29%. Sempre più vacanzieri prenoteranno via internet (47%, erano il 42% lo scorso anno) o acquistando, sempre sulla rete, offerte last minute (8%, stabile rispetto al 2016). Praticamente stabili però le adv, scelte dall’11% degli intervistati, contro il 12% del Natale precedente. Continua, invece, il progressivo aumento di chi pernotterà in un albergo o hotel, sistemazione segnalata dal 32%. Il 27% andrà a casa di amici o parenti, mentre il 20% soggiornerà in una casa in affitto o in un b&b. Ma c’è anche un 14% che si fermerà in una casa di proprietà, un 5% che sceglierà la pensione ed un 4% che sfiderà il clima in un campeggio, in un villaggio o in un’altra struttura all’area aperta. Saranno comunque vacanze all’insegna della coppia: il 39% andrà in viaggio con il partner, più di quelli che porteranno invece la famiglia (il 34%) e gli amici (il 19%). Ferma al 6% la quota di chi andrà da sé, mentre chi sceglie il viaggio di gruppo passa dall’1 al 2%.

 

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