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Il Florovivaismo, a partire da quello Siciliano, Patrimonio Culturale Immateriale Unesco

Su input dei sindaci del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi è avviata la proposta di costituzione del Comitato Guida e Promotore per candidare il Florovivaismo Siciliano nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale.

La proposta, trasmessa anche al Presidente della Regione, all’Assessore regionale ai BBCC ed all’Assessore regionale all’Agricoltura ed all’Assessore regionale alle Attività Produttive al fine di attivare azioni di supporto anche nell’ambito della Programmazione di Transizione dei Fondi Europei e nel Recovery Found, sarà lanciata, assieme ad altri temi connessi al settore, dal GAL Tirrenico il prossimo 16 febbraio 2021 al Tavolo Tecnico Nazionale del Settore Florovivaistico dal direttore del GAL Tirrenico di cui è componente, arch. Roberto Sauerborn, dando così voce a tutto il comparto siciliano a partire da quello tirrenico.

Come si legge nelle Linee Guida UNESCO, “per l’iscrizione è criterio fondamentale non il valore universale bensì la rappresentatività della diversità e della creatività umana.
Deve dunque possedere le seguenti caratteristiche:
- essere trasmesso da generazione in generazione;
- essere costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in stretta correlazione con l’ambiente circostante e con la sua storia;
- permettere alle comunità, ai gruppi nonché alle singole persone di elaborare dinamicamente il senso di appartenenza sociale e culturale;
- promuovere il rispetto per le diversità culturali e per la creatività umana;
- diffondere l’osservanza del rispetto dei diritti umani e della sostenibilità dello sviluppo di ciascun paese.
Tutti aspetti che riconosciamo presenti nell’attività florovivaistica.
Ed è proprio sulla scorta di questi aspetti che riteniamo che la produzione ed il lavoro della florovivaistica siciliana e mediterranea sia all’altezza di tentare la carta del riconoscimento Unesco.

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L’odierno florovivaismo affonda le sue radici in una sapienza centenaria e in un rapporto di profonda sostenibilità tra l’uomo e l’ambiente che ne ha reso possibile lo sviluppo e che sente la necessità di conservare le sue antiche radici e origini.

“Ed è su questo rapporto antico, sull’antica sapienza dei produttori locali, sulla tipicità e unicità delle colture locali e che trovano le loro radici nei piccoli comuni della Sicilia, a partire dal nostro comprensorio Tirrenico, culla dei vivai, che vogliamo costruire il percorso di riconoscimento allo scopo di fare inserire nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale UNESCO il lavoro dei florovivaisti siciliani, a partire dal Vivaismo Agrumicolo e Olivicolo siciliano,” ha dichiarato la Governance del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi tra i quali i sindaci del comune di Mazzarrà Sant’Andra, “Culla dei vivai”, dott. Carmelo Pietrafitta, di Rodì Milici, dott. Eugenio Aliberti, di Furnari, avv. Maurizio Crimi e Barcellona Pozzo di Gotto, avv. Giuseppe Calabrò.
E’ proprio sul connubio Vivaismo, Agrumi e Olivo Siciliani che si vuole tracciare il percorso per il riconoscimento UNESCO.
“E’ una proposta che vede uniti tutti i nostri comuni dischiusa a tutta la Sicilia”, ci tengono a dichiarare all’unisono i sindaci e le aziende del comprensorio del GAL Tirrenico.
Il GAL Tirrenico, fra l’altro, nei prossimi giorni avvierà la fase di raccolta delle adesioni al progetto, (volendo coinvolgere la Sicilia a partire dai GAL della Sicilia e a seguire l’Italia con tutte le aziende del settore), e di costituzione del Comitato Promotore di cui fanno già parte tutti i comuni del GAL Tirrenico.
E’ una sfida volontaria che richiederà la fattiva partecipazione di tutti (aziende, comuni, università, studiosi, professionisti, cittadini, ecc.), che potrebbe anche trovare applicazione in qualche misura di cooperazione regionale, in un percorso che richiederà due anni di lavoro di preparazione e coinvolgimento ma che potrà rappresentare un elemento di ripresa di tutta la Sicilia.

Il settore
A livello nazionale, dal sito del MIPAAF, si contano 27 mila aziende, 29 mila ettari coltivati, 100 mila lavoratori nel settore per un valore del settore pari a 2,5 miliardi di euro.
Il settore florovivaistico siciliano è il terzo polo produttivo d’Italia, dopo la Toscana e la Liguria, ma primo per qualità e originalità dei prodotti.
In Sicilia il solo settore della produzione vivaistica, esclusa la vendita all’ingrosso e al dettaglio, interessa 2500 ettari per un valore di produzione pari a 180 milioni di euro all’anno. Cifre che declinate all’ingrosso e quindi al dettaglio devono essere decuplicate con una forte incidenza sul PIL della Sicilia. Di questo il 20% interessa la provincia di Messina.
Infatti, nella sola provincia di Messina si contano più di 700 aziende di queste circa 400 sono (ISTAT 2014/15) localizzate nei comuni del nostro GAL Tirrenico, con milioni di piante prodotte ogni anno e migliaia di lavoratori che trovano certezze di vita grazie a questo comparto produttivo.
Il settore florovivaistico siciliano e quello Tirrenico in particolare, rappresenta un modello imprenditoriale di successo che ha registrato negli ultimi 30 anni una repentina riconversione produttiva dal tradizionale vivaismo ortofrutticolo, in recessione per la contrazione del comparto agrumicolo regionale, verso nuove produzioni ornamentali in vaso di specie autoctone della flora mediterranea che trovano oggi piena collocazione ed apprezzamento prevalentemente nel mercato centro europeo.
L’incremento delle superfici coltivate e la forte propensione all’investimento di questa nuova generazione di imprenditori illuminati si è concretizzata in massicci investimenti per acquisire innovazioni e realizzare nuove infrastrutture logistiche su scala locale, quasi sempre scollegate dai vincoli imposti dai fondi strutturali e pertanto attuati in prevalenza reinvestendo capitali propri.
La nuova emergenza Covid-19 amplifica le minacce già manifeste alla competitività di questo settore tra le quali le nuove barriere fitosanitarie e i sempre più rigidi standard qualitativi imposti dai mercati di destinazione e che richiedono interventi straordinari di lungo periodo per sostenere gli sforzi degli operatori del settore.
Consapevoli di questi numeri, e di ciò che questa attività d’impresa rappresenta per la Sicilia e l’Italia intera, come GAL avevamo fatto delle previsioni in termini di investimenti, impegnando buona parte del nostro Piano di Azione Locale, per sviluppare azioni a favore di tutto il comparto e del territorio coinvolto.
Nel nostro territorio, come detto, il florovivaismo rappresenta una delle attività economiche importanti ove, addirittura, preponderante rispetto ad altre (così da divenire, o essere considerata, elemento di forte identificazione storica e culturale e di caratterizzazione dello stesso presidio ambientale del GAL Tirrenico anche all’esterno degli stessi confini regionali).
Si tratta di una consolidata realtà d’impresa agricola, che mira alla produzione di piante ornamentali ed industriali in contenitore. Le aziende florovivaistiche presenti nel Comprensorio GAL sono pressappoco 400, con una superficie complessiva di circa 500 ettari, con un volume d’affari complessivo annuo stimabile in diverse decine di milioni di euro annui.
Il nostro comparto florovivaistico (ove si contano come suaccennato circa 400 aziende), è oggi noto agli addetti del settore per l’elevata qualità dei prodotti ottenuti, resa possibile da un microclima particolarmente favorevole alla produzione di piante ornamentali.
A tale fattore ambientale si associano la professionalità e la serietà che contraddistinguono i titolari di aziende florovivaistiche, nonchè tutto il personale in esse impiegato, contribuendo così allo sviluppo della presente attività nel corso degli anni, dando una forte spinta al settore agricolo regionale, che complessivamente non sta attraversando un momento di particolare splendore per via della crisi pandemica.

 

 

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di Roberto Sauerborn e Roberto Materia*

Con piacere diamo notizia di avere avuto, nei giorni scorsi, positivo riscontro alla richiesta di adesione all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
L’ASviS, viste le finalità e le caratteristiche della nostra Organizzazione, ci ha proposto di partecipare alle attività dell’ASviS in qualità di “Associati” .

“Questo ulteriore passaggio”, ha dichiarato il presidente del GAL, Roberto Materia, é un significativo riconoscimento della validità delle iniziative che il nostro organismo intermedio porta avanti per la costruzione di un mondo sostenibile che va ad aggiungersi, in perfetta complementarietà, con la futura prossima nascita della RETE CULTURA della Regione Siciliana, quale Accordo di Programma da sottoscrivere con l’Ass. Reg, ai BBCC. Tutto ciò, a riprova, ove ve ne fosse ancora la necessità, della validità dei GAL quali organismi di naturale ed ovvio riferimento per una strategia di crescita sostenibile della nostra regione”.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs - Sustainable Development Goals) attraverso:
• lo sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientando a tale scopo i modelli di produzione e di consumo;

• l'analisi delle implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda per lo sviluppo sostenibile; • il contributo per la definizione di una strategia italiana mirata al conseguimento degli SDGs (anche utilizzando strumenti analitici e previsivi che aiutino la definizione di politiche per lo sviluppo sostenibile) e alla realizzazione di un sistema di monitoraggio dei progressi dell’Italia verso gli SDGs.

L’Alleanza riunisce attualmente oltre 270 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, quali:
• associazioni rappresentative delle parti sociali (associazioni imprenditoriali, sindacali e del Terzo Settore);
• reti di associazioni della società civile che riguardano specifici Obiettivi (salute, benessere economico, educazione, lavoro, qualità dell’ambiente, uguaglianza di genere, ecc.);
• associazioni di enti territoriali;
• Università e centri di ricerca pubblici e privati, e le relative reti;
• associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione;
• fondazioni e reti di fondazioni;
• soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.

L'impegno dell'ASviS si concretizza in obiettivi specifici quali:
• sensibilizzare gli operatori pubblici e privati, la pubblica opinione e i singoli cittadini sull’Agenda per lo sviluppo sostenibile, favorendo anche una conoscenza diffusa delle tendenze in atto rispetto agli SDGs e di quelle attese per il futuro attraverso l’impiego di tutti i mezzi di comunicazione;
• proporre politiche volte al raggiungimento degli SDGs ed esprimere opinioni riguardo a possibili interventi legislativi, con particolare riferimento al superamento dei divari esistenti tra le diverse regioni del nostro Paese e delle disuguaglianze tra i diversi gruppi socio-economici;
• promuovere un programma di educazione allo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle giovani generazioni;

• stimolare la ricerca e l’innovazione per lo sviluppo sostenibile, promuovendo la diffusione di buone pratiche sviluppate all’estero e in Italia e di proposte innovative che vengono dal sistema della ricerca per favorire la sperimentazione su scala locale e nazionale, l’adozione da parte delle imprese e della pubblica amministrazione;
• contribuire alla predisposizione di adeguati strumenti di monitoraggio per il conseguimento degli Obiettivi in Italia, con riferimento anche a gruppi di stakeholder specifici (imprese) e a contesti territoriali locali (comunità e città), valorizzando al massimo i sistemi esistenti, quali gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile (BES);
• promuovere lo sviluppo di strumenti analitici utili per valutare l’impatto delle politiche economiche, sociali e ambientali e ridurre al massimo i costi della transizione alla sostenibilità, individuando i trade-off esistenti tra diverse politiche e proponendo interventi per renderli più favorevoli.

L’ASviS opera sulla base di un programma di lavoro finalizzato al raggiungimento degli obiettivi specifici sopra indicati che viene deliberato dall’Assemblea e finanziato con i fondi forniti dagli Aderenti dell’Alleanza e, per alcune specifiche attività, da sponsor esterni.

Nei prossimi giorni, come già preannunciato, il nostro GAL attiverà dei gruppi di lavoro nell’ambito del Tavolo del Partenariato, sui temi dello Sviluppo Sostenibile e per l’avvio della stesura della nuova SSLTP del GAL Tirrenico 2021-2027, a cui sono invitati a partecipare tutti gli attori sociali, economici e politici (stakeholders) del comprensorio Tirrenico. A tale proposito, chi interessato può inviare una manifestazione di interesse a : galtirrenico@gmail.com

*Direttore - Presidente

 

PUBBLICATO IL CONCORSO DI IDEE PER IL NUOVO BRAND DEL PRESIDIO AMBIENTALE TIPICO SICILIANO SOTTESO DAL GAL TIRRENICO

E’ stato approvato, il 30 aprile 2020, dal Consiglio di Amministrazione del GAL Tirrenico, il Concorso di idee predisposto dall’Ufficio di Piano per il nuovo BRAND del Presidio Ambientale Tipico Siciliano sotteso dal GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi. Il termine per la partecipazione scade il 30 maggio 2020.
L’obiettivo principale del concorso di idee “Logo MACT Tirrenico/Mediterraneo” è quello di ideare il logo del Presidio Ambientale Tipico Siciliano identificato nel territorio del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi che verrà utilizzato quale segno distintivo del Marchio d’Area Collettivo Tipico del Presidio Ambientale.
Il logo dovrà essere in grado di soddisfare due fabbisogni macro:

1) Bisogno INTERNO: Il Marchio deve avere una potenza di comunicazione interna per incentivare l’aggregazione tra tutti gli attori del territori. Tutti devono sentirsi rappresentati dai valori del logo che verrà creato, devono percepire questo come una vera opportunità per aumentare la competitività e per migliorare grazie al confronto.
2) Bisogno ESTERNO: Il Presidio Ambientale Tipico Siciliano sotteso dal GAL Tirrenico deve riuscire a comunicarsi in Italia in modo strutturato, ma anche all’estero (per esempio in Fiere internazionali), attraverso un brand comune capace di comunicare il territorio, la sua collocazione geografica strategica, la qualità dei prodotti, la tipicità del territorio, la capacità di produzione e tradizione, ma allo stesso tempo modernità e sicurezza.

Il brand che si andrà a creare dovrà, dunque, agire su due fronti:
• Essere da collante ed aggregatore per gli attori del territorio;
• Comunicare in modo nuovo un territorio unico ed identitario ed una capacità imprenditoriale, che vanta tradizione, cultura, know- how, qualità di prodotto.
E’ richiesta, inoltre, la predisposizione di un manuale d’uso del concept, contenente tutte le principali applicazioni del logo con lo sviluppo della c.d. immagine coordinata.
È ammessa la partecipazione dei seguenti soggetti, se in possesso dei requisiti indicati:
• • studenti regolarmente iscritti a corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione post-diploma, dottorato di ricerca e master presso Università pubbliche o private, o Istituti superiori di secondo grado parificati pubblici o privati;
• • laureati e diplomati che abbiano conseguito, da non più di dieci anni dalla data di presentazione della proposta, il diploma di laurea breve o magistrale, sia in Università pubbliche o private, o il diploma di scuola secondaria in istituti parificati pubblici o privati.

La partecipazione è ammessa sia in forma individuale sia in forma associata.
Alla proposta che risulterà prima nella graduatoria sarà riconosciuto dal GAL TIRRENICO un premio in denaro complessivo, al lordo di eventuali ritenute di legge, cioè comprensivo di qualsiasi imposta ed onere fiscale e previdenziale, pari ad euro € 1.000,00 (MILLE/00).

Dal 10 al 12 maggio prossimi il territorio del nostro GAL sarà oggetto di una VISITA ESPLORATIVA di studio da parte dell'UNESCO, Ufficio Regionale per la Scienza e la Cultura in Europa, con sede a Venezia, su mandato di UNESCO Parigi. e del Coordinamento delle Cattedre UNESCO del Mediterraneo, MUNCH, nell'ambito dell'avviato rapporto partenariale che il nostro GAL ha con queste istituzioni e che ha già visto l'inserimento dei Borghi di Castroreale e Novara di Sicilia nel Progetto "Small settlements. Enhancing rural-urban linkages through culture" promosso dalla Cattedra UNESCO dell'Università di Ferrara e dal Research Institute of Urbanisation, Xi'an Jaotong-Liverpool University di Suzhou (PRC).
Tale attività è stata già presentata al Direttore Generale Aggiunto per la Cultura dell'UNESCO, prof. Bandarin, da cui ha raccolto positivo riscontro e si inserisce e trova spazio nell'ambito delle azioni previste nel nostro Piano di Azione Locale, presentato ed approvato il 26 ottobre 2016 dall'Autorità di Gestione della Regione Sicilia FEASR, e sviluppato sui due temi del Turismo Sostenibile e delle Reti di Imprese e che a breve inizierà ad avere attuazione nei nostri territori per la durata del periodo di Programmazione Comunitaria 2014-2020.

Infatti, già lo scorso anno, come detto, con due prime visite da parte del prof. Paolo Ceccarelli, già Rettore dell'UNI Venezia e Cattedra UNESCO UNI Ferrara, abbiamo posto le basi affinché il nostro territorio venisse inserito, riuscendoci, in un progetto di ricerca UNESCO dedicato ai borghi minori del pianeta e presentato ad ottobre 2016 ad Quito, in Ecuador, in occasione della Conferenza Mondiale NU-Habitat III. Già allora due dei nostri borghi sono stati inseriti assieme a soli altri 28 di tutto il mondo.
Quest'anno, dopo l'incontro di febbraio tenutosi a Siena con UNESCO e MUNCH (v. www.galtirrenico.it, www.quadernidelgal.wordpress.com), siamo riusciti a "strappare" all'UNESCO l'impegno di una visita più approfondita per conoscere meglio questa nostra parte della Sicilia ricca di grandi tesori culturali e di potenzialità di sviluppo in linea con i nostri temi del PAL.

Infatti, avremo nuovamente la presenza del prof. Paolo Ceccarelli Cattedra UNESCO UNIFE (peraltro anche progettista del Piano di gestione UNESCO di Malta e Gerico), del prof. Enrico Fontanari, Cattedra UNESCO dell'Università IUAV di Venezia e consulente di UNDP e UNESCO, del Dott. Matteo Rosati, Funzionario del Settore Cultura presso l'Ufficio UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa.
L'11.05.2017, durante una delle tre giornate dedicate alla VISITA ESPLORATIVA, uno dei tavoli di lavoro sarà aperto al pubblico e agli organi dell'informazione.
A tale evento, alla presenza dei sindaci di tutti i comuni del GAL TIRRENICO ,sono stati inviatati a partecipare, dato che la visita sarà prodromica anche all'avvio di alcune azioni specifiche del PSR Sicilia, l'Assessore Regionale all'Agricoltura, On. ANTONELLO CRACOLICI, il Direttore Generale dell'Assessorato Regionale dell'Agricoltura, Dott. GAETANO CIMÒ, il Soprintendente del Mare della Regione Sicilia, Prof. SEBASTIANO TUSA ed il Direttore dell'Ente Bilaterale per il Turismo nonché di Confcommercio Sicilia, Dott. SALVATORE SCALISI, oltre a rappresentanti di associazioni ed organismi locali.
L'evento rappresenta l'avvio di un percorso di possibile collaborazione a carattere sperimentale con l'UNESCO, l'Assessorato Regionale all'Agricoltura, il Dipartimento Regionale dell'Agricoltura della Sicilia, il Coordinamento delle Cattedre UNESCO del Mediterraneo, MUNCH, sul territorio del GAL Tirrenico con possibili interessanti sviluppi qualitativi in termini di sviluppo sostenibile dei centri minori del GAL ma non solo.
Il Visita Esplorativa avrà anche un momento di apertura al pubblico con una conferenza stampa che si terrà giorno 11.05 alle ore 11,30 presso Palazzo Marziani nel Comune di Furnari dove saranno presentati I temi della collaborazione tra gli organismi.

Il Direttore Arch. Roberto Sauerborn Il Presidente Dott. Roberto Materia

Programma di massima della Visita Esplorativa (potrà subire variazioni):
- Il 10.05.17, primo pomeriggio visita dei comuni : ore 14.30 Barcellona Pozzo di Gotto; ore, 16,00 Castroreale (Museo); ore 17,30 comune di Rodì Milici in occasione della commemorazione del 70° della fondazione del Comune di Rodì Milici..
- Il 11.05.17: ore 8,30 prosecuzione visita dei Comuni: Rodì Milici (zona archeologica) e Furnari, centro storico. Ore 11,30, Tavolo di lavoro/Conferenza stampa a Furnari, presso palazzo Marziani. Dalle ore 15,00 visita tra i comuni di : Terme Vigliatore (villa romana ed aziende florovivaistiche) Falcone, Oliveri (Riserva Naturale), Basicò (produttori della provola di Basicò). Ore 17,30/18,00, Tripi (Museo e Necropoli). In serata tavolo di lavoro a Tripi.
- Il 12.05.17, ore 9,00 partenza per Mazzarrà Sant'Andrea e Novara di Sicilia, visita del centro storico e prosecuzione per Catania dalla S.S. 185.

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