Rientra l'allarme collegamenti marittimi e Ustica è finalmente pronta per affrontare la stagione turistica.
Da oggi (lunedì) viene ripristinata la corsa delle 17.00 la cui sostanziale soppressione nei giorni scorsi aveva rischiato di compromettere parte della stagione turistica e aveva messo in grande ambasce l'intera popolazione usticese con in testa il sindaco Attilio Licciardi, costretto a convocare addirittura un'assemblea pubblica per stabilire le proteste da porre in essere. Protesta che ha poi visto i cittadini usticesi impedire l'ormeggio dei mezzi della Liberty Lines, sino all'intervento del Prefetto.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia, pur non ritenendo nell'occasione opportuno ricercare colpe e responsabilità, aveva lanciato l'allarme definendo la soppressione della corsa del tardo pomeriggio come una "follia economica e sociale" e, in ogni caso, una "decisione anacronistica che riportava l'isola indietro di decenni".
"Siamo lieti, ha commentato il presidente degli albergatori delle piccole isole siciliane, Christian Del Bono, che la questione si sia risolta con la buona volontà di tutte le parti coinvolte. Non possiamo, comunque, non stigmatizzare l'episodio che ha, di fatto, portato alla sospensione del servizio per una settimana, gettando nel panico la popolazione e gli operatori turistici. Auspichiamo che simili disagi non abbiano a ripetersi in futuro, certi che anche in questa occasione si sarebbero potuti evitare, attraverso un più proficuo confronto tra la Regione e la Compagnia".
-----Allarme ad Ustica per i collegamenti marittimi. Salta una corsa fondamentale: quella del pomeriggio da Palermo.
Sino al 31 marzo l'ultima corsa da Palermo per Ustica era alle 16.30. Di contro, con i cosiddetti "orari estivi" e quindi l'avvento dei servizi integrativi, dall'1 aprile, l'ultima corsa risulta invece anticipata alle 13.00. Non si tratta di un pesce d'aprile ma dell'ennesima mortificazione subita da un'isola minore nell'annosa lotta per la mobilità territoriale.
A nulla sono servite le pressioni di questi mesi sulla Regione e sulla Liberty Lines per evitare che si arrivasse ad una situazione che in atto riporta Ustica indietro di decenni.
Incredulo il presidente di Federalberghi Isole Minori Christian Del Bono, ha dichiarato: "fatto gravissimo che mette a rischio l'intera economia usticese; si intervenga immediatamente per porre rimedio a questa follia economica e sociale. Mentre in BIT a Milano cerchiamo di promuovere le nostre isole e la nostra regione, a casa riusciamo a fare del nostro meglio per affossarle".<<
"Non ci interessa, ha aggiunto Del Bono, chi abbia sbagliato. È, infatti, del tutto evidente che non possa che trattarsi di un errore. Certamente, non possono essere gli usticesi - che hanno per altro fatto del loro meglio per fornire tutti gli elementi affinché non ci si ritrovasse in una situazione anacronistica - a pagarne le conseguenze".
Gli operatori turistici e l'intera comunità esigono che vengano rispettati i principi basilari del diritto allo sviluppo economico, così come sancito dalle leggi nazionali e dai trattati internazionali. Occorre reinserire immediatamente la corsa delle 17.15 che ormai da decenni consente ai turisti che atterrano oltre un certo orario ma anche a molti siciliani all'uscita dal lavoro e agli usticesi stessi di poter raggiungere l'isola nel pomeriggio.
Proprio l'uno aprile circa 140 usticesi (tra i quali, almeno 50 bambini) hanno subito non pochi disagi per poter rientrare ad Ustica in tempo utile per quella che era improvvisamente e beffardamente diventata l'ultima corsa di aliscafo: quella delle 13.
Gli operatori turistici di Visit Ustica, con in testa la loro presidente, Elisabetta Iorio, sono preoccupatissimi e hanno già subito delle cancellazioni per l'impossibilità da parte di alcuni ospiti di poter contare sulla corsa delle 17.15.
Nel frattempo la comunità usticese è in subbuglio e il Sindaco Attilio Licciardi si è visto costretto – considerata la sordità degli interlocutori che hanno risposto picche alle vie istituzionali - a convocare per oggi (lunedì) un'assemblea cittadina per decidere le forme di protesta da intraprendere.
Il presidente degli albergatori isolani lancia, infine, un appello all'ANCIM e ai sindaci delle altre isole siciliane affinché facciano squadra col Sindaco Licciardi per risolvere immediatamente quella che potrebbe diventare una questione molto dolorosa per Ustica e una vergogna per la Sicilia intera.