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(ANSA) LIPARI  - Un imprenditore bergamasco, Massimo Lentsch, già proprietario della tenuta di Castellaro che produce vino, ha acquistato a Lipari la cava di Caolino da HeidelbergCement.

L'operazione è stata siglata nello studio notarile Ghiroldi di Bergamo. Dalla cava, ampia 40 mila metri quadrati, storicamente detenuta da Italcementi, si estraeva caolite, utilizzata per la produzione di ceramiche e cosmetici. In passato era una delle principali attività economiche dell'isola, con 50 occupati. L'area comprende i terreni e la cava vera e propria ancora dotata di tunnel con binari e carrelli, funzionanti all'epoca dell'attività estrattiva.

L'area antistante la cava comprende anche un punto di osservazione a strapiombo sul mare che permette di godere di un bellissimo panorama con vista sulle isole Salina, Alicudi e Filicudi. Da tre anni Lentsch aveva chiesto all'Italcementi se era interessata a vendergli quell'area che si trova sotto i vigneti e la cantina della sua azienda vinicola, che ha un'estensione complessiva di 300 mila metri quadrati.

Si era intavolata una trattativa, interrotta dalla cessione della cava al gruppo tedesco HeidelbergCement. L'idea del nuovo proprietario è di consentire un uso gratuito e pubblico di tutta l'area, mettendola a disposizione degli abitanti e dei turisti e cedendola in comodato d'uso gratuito al Centro studi eoliano. Ma l'area necessita di un intervento di recupero e per questo Lentsch darà a questo scopo incarico a un paesaggista per un progetto di sistemazione e rivitalizzazione.
   "Dovremo mettere in sicurezza l'area, compresa la miniera - spiega l'imprenditore di Bergamo - Sarà installato un info point per i turisti; è previsto anche un punto di ristoro".

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---Un imprenditore bergamasco tutela e recupera un patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico che per anni ha avuto l'impronta "Italcementi" nell'isola di Lipari, e lo mette a disposizione di tutti, abitanti e turisti. Questo il senso dell'operazione siglata nello studio notarile Ghiroldi di Bergamo.

L'amministratore delegato della Co.Mark di Bergamo (con sede al Kilometro Rosso) e proprietario dell'azienda Tenuta di Castellaro (sede a Lipari), Massimo Lentsch, ha rilevato da Heidelberg Cement le cave di Caolino, un'area di 40 mila metri quadrati a Lipari storicamente detenuta da Italcementi e dove un tempo era in funzione una cava di estrazione della caolite, utilizzata per la produzione di ceramiche e cosmetici. In passato era una delle principali attività economiche dell'isola, con 50 occupati, assieme alle cave di pomice e al turismo.

L'area comprende i terreni e la cava vera e propria ancora dotata di tunnel con binari e carrelli, funzionanti all'epoca dell'attività estrattiva. Tra l'altro, l'area antistante la cava comprende anche un punto di osservazione a strapiombo sul mare che permette di godere di un bellissimo panorama con vista sulle isole Salina, Alicudi e Filicudi. Una volte dismesse, le cave sono state ancora meta di turisti, per non parlare delle persone che sfruttano le "fumarole" naturali presenti nelle cave per inalazioni "fai da te".

Da tre anni Lentsch aveva chiesto all'Italcementi se era interessata a vendergli quell'area che si trova sotto i vigneti e la cantina della sua azienda vinicola Tenuta di Castellaro (che ha un'estensione complessiva di 300 mila metri quadrati), senza però ottenere una immediata disponibilità. Si era comunque intavolata una trattativa che a un certo punto si è interrotta quando Italcementi ha avviato la procedura per la cessione al gruppo tedesco HeidelbergCement.

La trattativa è stata quindi ripresa a cessione conclusa con il nuovo gruppo dirigente di Italcementi-Heidelberg, fino all'accordo firmato ieri. Tra l'altro, è sotto i vigneti di Tenuta di Castellaro che si trova la cava di Caolino e non per niente il vino rosato dell'azienda guidata dal bergamasco si chiama proprio Rosa Caolino (un rosa con sfumature di bianco e giallo).

L'idea del nuovo proprietario è di consentire un uso gratuito e pubblico di tutta l'area, mettendola a disposizione degli abitanti e dei turisti e cedendola in comodato d'uso gratuito al Centro Studi Eoliano, che, tra le altre cose, organizza eventi e mostre e pubblica libri sulle Isole Eolie.

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Ma l'area necessita immediatamente di un intervento di recupero e per questo Lentsch darà a questo scopo incarico a un paesaggista di fama internazionale per un progetto di recupero, sistemazione e rivitalizzazione. "Dovremo mettere in sicurezza tutta l'area compresa la miniera di estrazione - spiega l'imprenditore di Bergamo - sarà installato un info point per i turisti, sarà allestito un punto di ristoro, saranno creati un percorso guidato nella miniera di estrazione con pannelli informativi che raccontano la storia dell'attività estrattiva e un percorso di trekking guidato con l'installazione di binocoli per l'osservazione del paesaggio e della fauna locale. E anche la gestione delle "fumarole" dovrà essere regolamentata". "Sono soddisfatto e orgoglioso - conclude Lentsch - di avere riportato in mani bergamasche un'area così importante da un punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico, che ora però va rimessa in sesto: l'intervento di recupero inizierà quanto prima, l'obiettivo è di
essere pronti per la stagione estiva". L'area è confinante con l'azienda vinicola Tenuta di Castellaro, dove sono ormai arrivate a 100 mila le viti messe a dimora, ma l'intenzione è di salire di altre 20 mila piante. L'attuale produzione è di 65 mila bottiglie, con etichette di pregio, dal Bianco Pomice ai rossi Nero Ossidiana, Corinto e Ottava Isola, dal rosato Rosa Caolino alla Malvasia delle Lipari, con l'obiettivo di arrivare a 120 mila fra due-tre anni. L'export tira sempre, tant'è vero che rappresenta ormai il 70% della produzione, con destinazioni che vanno dal Giappone agli Stati Uniti, dal Canada alla Germania, dalla Svizzera alla Francia, dalla Gran Bretagna ai Paesi Scandinavi.

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IL PUNTO E VIRGOLA 1

Fu così che pomice&caolino riprenderanno il vecchio percorso. Per vivere una vita rigenerata in accoppiata come due binari paralleli che non si scontrano mai. Polvere di stelle! Mentre tutti sapevano che pomice voleva dire D’Ambra pochissimi sapevano che Caolino voleva dire "Italcementi" e quindi Pesenti. La nobile e ricca famiglia di Bergamo che cedette la casa automobilistica Lancia per una lira agli Agnelli. Dopo 100 anni la famiglia Pesenti ha ceduto ai tedeschi di "Heidelberg" il 40% di "Italcementi". E adesso tutta la zona del Caolino ritorna bergamasca. Sotto-sotto l’operazione ha una sua “padrineria” culturale e non solo vinicola. C’é la mano e la benedizione del Centro Studi Eoliano che vede nel Quattropanaro Nino Paino "l’eminenza grigia di zona", mentre per la pomice c’é sempre eventualmente l’altra eminenza Nino Saltalamacchia che conosce bene l'habitat naturale, essendo nativo di Acquacalda. I progetti e le idee iniziano a parlare chiaro. Piano paesaggistico con sfondo termale e “vignesco” per Quattropani. Alberghi&altro per Porticello&Acquacalda. Così il signor Massimo Lentsch, bergamasco sbarcato a Lipari in barca a vela, avrà la sua cava e saprà come cavarsela, l’altra polvere sarà una montagna quasi scalata.

IL PUNTO E VIRGOLA 2

Caolinite Liparota

Le tarantelle eoliane riescono spesso bene. Anche senza musica. Alcuni mesi fa Pietro Lo Cascio, consigliere del comune di Lipari, chiedeva al suo sindaco se si prevedeva qualche intervento invasivo sul vociferare di alcuni presunti lavori sulla strada del Caolino. Ufficio tecnico e primo cittadino smentirono categoricamente. Non erano Informati invece che c’era una trattativa in corso per il passaggio di proprietà dell’intera contrada. Così con uno splendido colpo di coda il privato scavalca il pubblico sul filo del rasoio. Caolino batte pomice 1 a 0 dicono da Castellaro a Quattropani. Il Caolino sarà una nuova risorsa turistica si vede dall’impostazione delle idee. Magari piccoli resort di lusso dentro le cave dotate di aria condizionata per un “lusso primitivo” quasi allo stato brado con lo sfruttamento intensivo delle salutari fumarole che porteranno ad un centro benessere a portata di cave e di ticket. Questo futuro parco geominerario a strapiombo sul mare potrebbe anche essere dotato di trasparenti ascensori per raggiungere le rocce a pelo sull’acqua. Fuori dalla confusione turistica per miscelare salute, campagna e pesca. Come una volta con molte cose in più. Senza tralasciare la possibilità di riprendere a scavare piccole quantità di caolino per l’industria farmaceutica e per la lotta contro la mosca dell’olivo. La domanda che sorge é, ma il consulente del sindaco Angelo Sidoti non era stato incaricato anche per questa parte di territorio?
 

CHI E' L'IMPRENDITORE MASSIMO LENTSCH

Massimo Lentsch, è uno dei massimi esperti di Export Management Italiano. Ha iniziato la carriera come Export Manager e ha costruito un'impresa di successo che ha portato al successo centinaia di aziende. L'azienda che ha creato aiuta le imprese Italiane ad esportare su tutti i mercati internazionali. E' difatti presidente e fondatore di Co.Mark, la società di consulenza di Bergamo, nata come studio di consulenza professionale nel 1998 e oggi società per azioni con una rete di 130 temporary export manager. attraverso uno studio su alcune Pmi della subfornitura plastica (fatturato medio attorno ai 25 milioni di euro),
 
L'INTERROGAZIONE PRECEDENTE.

NOTIZIARIOEOLIE.IT 8 SETTEMBRE 2016

di Pietro Lo Cascio*

Gentile Signor Sindaco,

da alcuni giorni circola con insistenza la voce di un imminente intervento di “risistemazione”, su iniziativa privata e con mezzi meccanici, della strada comunale che collega la zona di Castellaro-Cave di Caolino a quella sottostante del Palmeto.

Il tratto in questione è un percorso pedonale di grande valenza paesaggistica e ambientale, e per tale motivo figura tra i pochi sentieri dell’isola attualmente percorribili che vengono indicati nelle guide e nei siti web turistici; questo sentiero viene frequentato ogni anno da centinaia di gruppi e/o di singoli escursionisti; l’ipotesi di una sua “risistemazione”, ovvero di un suo ampliamento con l’ausilio di mezzi meccanici non troverebbe altra ragione all’infuori della sua trasformazione in una pista carrabile. Con la presente interrogazione desidero conoscere se presso gli uffici del Comune di Lipari siano state presentate eventuali richieste in tal senso; nel caso che le stesse fossero già state formalizzate, desidero altresì conoscere:

  • 1) se esiste un progetto, una perizia tecnica o altro tipo di documentazione a supporto di tale intervento,
  • 2) dato che il movimento terra nell’ambito di aree SIC e ZPS è soggetto a valutazione di incidenza, se esistono le relative autorizzazioni previste dalla normativa ambientale,
  • 3) per i motivi anzidetti, se esiste un nulla osta rilasciato dal locale ufficio del Corpo Forestale e
  • 4) se esiste una perizia o un collaudo che ne autorizzi la trasformazione da strada pedonale a carrabile e il conseguente transito di automezzi.

Poiché nella zona non esistono aree agricole o altre attività produttive, sfugge lo scopo di un intervento del genere e dell’esigenza del transito carrabile in una zona che, oltretutto, ha subìto gravi danni ambientali a seguito del vasto incendio doloso scoppiato intorno alla metà di luglio. Infatti, è evidente che all’inizio della prossima stagione – così come di quelle successive – i cacciatori NON potranno effettuare attività venatoria nella zona proprio perché la stessa è stata percorsa dal fuoco; la legge 353/2000 infatti stabilisce l’interdizione decennale delle pratiche venatorie sui terreni interessati da incendi. A tale proposito, intendo conoscere quali iniziative sono state intraprese dagli uffici comunali competenti in merito all’ottemperanza delle disposizioni di legge, in particolare per quanto riguarda la perimetrazione della zona in questione nell’ambito del “Catasto delle aree percorse dal fuoco”. RammentandoLe che una risposta mi è dovuta entro i trenta giorni successivi alla trasmissione della presente interrogazione, attendo fiducioso e porgo distinti saluti.

*Consigliere comunale La Sinistra Eoliana

LA REPLICA DAL PALAZZO

di Mirko Ficarra*

C'è qualche vecchio progetto che riguarda la sistemazione della senterieristica in generale dove vengono inseriti buona parte di queste stradelle per reperiore dei finanziamenti ma solo a livello di sistemazione".

*Dirigente Comune di Lipari

 

Risultati immagini per marco giorgiannidi Marco Giorgianni*

Mi pare veramente inconsueta una interrogazione su una richiesta che ancora non mi è stata neanche inoltrata. Quando mi verrà sottoposta la richiesta - e se mi verrà sottoposta - verrà valutata nel pieno rispetto delle norme.

*Sindaco di Lipari

 

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