Si è riunito a Palermo, presieduto dall'Ing. Giglione, il Consiglio Regionale Urbanistica. Il tema oggetto della seduta era quello relativo alla L.R. 16/2016 che recepisce una parte del DPR 380/01.
L'Arch Giovanni Lazzari, nella sua doppia veste di componente del CRU e Presidente della Consulta degli Ordini degli Architetti PPC di Sicilia, ha ribadito l'importanza strategica della norma recepita, evidenziando però la necessità di normare la fase di applicazione iniziale e quindi transitoria, che certamente qualche limite lo sta evidenziando. Ha ribadito che la norma, per quanto già apprezzabile, può e deve, in breve tempo, essere corretta, e quindi migliorata. Si è convinti che, a parte i disagi momentanei, con l'entrata della stessa a pieno regime, dopo le dovute correzioni, sarà una norma capace di agevolare, sveltendolo, il lavoro dei tanti professionisti interessati.
L'Arch. Rino La Mendola, Ingegnere Capo del Genio Civile di Caltanissetta e Vice Presidente Nazionale del CNAPPC, ha evidenziato alcune discrasie che al momento incidono negativamente sulle procedure legate alla parte sismica ed, in particolare, ha manifestato la necessità di dirimere le contraddizioni sorte in relazione all'applicazione della legge L.R. 7/2003 e, in relazione alle attuali
contraddizioni, ha proposto un articolo con il quale stralciare dalla L.R. 16/2016 stessa le questioni collegate alle procedure sismiche.
Prima dell'intervento conclusivo delll'Ass. Reg. al Territorio e Ambiente Ing. Maurizio Croce, sono intervenuti i Dirigenti e i tecnici dei Comuni di Messina, Catania e Palermo, nonchè la rappresentante dell'Ordine Regionale dei Geologi, Dott.ssa Giuseppa Pollina.
L'Ass. Croce, nel suo intervento conclusivo, ha concordato sull'urgente necessità di proporre una norma che faccia propri alcuni correttivi in relazione agli articoli impugnati dal Consiglio dei Ministri riguardanti questioni ambientali ed ha auspicato la previsione di una fase transitoria opportuna e indispensabile per creare le condizioni affinchè la norma vada a regime; cosi come ha anticipato che è prevista anche un'ulteriore legge con la quale procedere alla correzione di quei refusi e di quegli errori che, inevitabilmente