Lipari - La guardia di finanza ha avviato una inchiesta sulla partecipate del maggior Comune eoliano con "buchi milionari" in bilancio. Le "Fiamme Gialle" nel palazzo comunale hanno effettuato un "blitz" e fotocopiata tutta la documentazione relativa alle società miste costituite negli ultimi anni per fini turistici, agricoli, per la pesca e anche per la gestione di servizi.

Diverse difatti sono le partecipate e quasi tutte sono in deficit. Sovente in pssato per far fronte ai "buchi" il consiglio comunale si è ritrovato a dover approvare i relativi debiti fuori bilancio.  Quasi tutte sono ormai in liquidazione, ma continuano a lievitare debiti. Va invece ancora avanti la società mista "Lipari Porto spa" (Comune di Lipari e Condotte D'Acqua di Roma) che in questi anni ha accumulato debiti per oltre un milione di euro tutti però coperti dal socio privato di maggioranza. Il Comune, per partecipare, ha messo in dotazione due immobili: le case gialle e l'ex stazione marittima di Marina Corta. La società nel 2015 ha chiuso con un "buco" in bilancio di 50 mila euro. Entro l'anno comunque si dovrebbe conoscere il nuovo progetto per la costruzione del porto turistico. Le altre società poste in liquidazione sono: Sviluppo Eolie S.r.l, Leader II Eolie S.r.l, Ecosviluppo Eolie, Gal Eolie, Eolie servizi spa.  Le perdite complessive da ripianare ammontanto ad oltre 2 milioni di euro. Questa la situazione: perdite maturate complessivamente dalle partecipate euro 2.421.324; perdite maturate complessivamente dalle partecipate nel 2014 Euro 299.735; perdita di valore maturate complessivamente dalle partecipate Euro 579.838.

Nel recente passato le "parteciparte" sono state anche oggetto di scontro a livello politico. Il consigliere Antonio Casilli del Gruppo misto in  una interrogazione inviata al sindaco aveva contestato "la proposta del liquidatore di due società partecipate "Sviluppo Eolie" e "Gal Leader 2 Eolie", che il comune di Lipari dovrebbe pagare €. 600.000,00 di debiti e coprire €. 40.000,00 di capitale delle due società aumentando le tasse alla comunità eoliana". "Oltre ad avere una gravissima valenza politica (se non peggio, oserei dire intimidatoria per i consiglieri comunali) - aveva commentato - è foriera di allarmismo ingiustificato o peggio di false aspettative positive, di utilità per il comune di Lipari. Infatti, se il consiglio comunale non deciderà di pagare i debiti delle società (a prevalente proprietà privata),  la colpa di chi sarà? Del consiglio comunale". 

Sulla situazione delle partecipate ha sempre fatto chiarezza il sindaco Marco Giorgianni: "L'ho anche dichiarato alla Corte dei Conti non sono piu' disponibile a coprire i buchi di queste società".

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