Quattro ristoranti stellati in provincia di Messina: lo stabilisce l’edizione 2018 della Guida Michelin, la bibbia della ristorazione di qualità. Due stelle se le aggiudica il Principe Cerami di Taormina, una ciascuno va a La Capinera, anch’esso di Taormina, poi al Signum di Salina ed al Cappero di Vulcano. I quattro ristoranti confermano le posizioni conquistate lo scorso anno, e non c’è nessuna new entry.

In Sicilia, in tutto i ristoranti stellati sono quattordici: Messina, insieme a Ragusa, si aggiudica il primato, portandone quattro in classifica: la provincia iblea, però, ne presenta due a due stelle.

Nel dettaglio, prendono due stelle La Madia di Licata (Ag), il Principe di Cerami a Taormina (Me), il Duomo e la Locanda di Don Serafino a Ragusa. Una ”stella”, invece, per i rimanenti dieci locali: il Coria di Caltagirone (Ct), Shalai a Linguaglossa (Ct), Signum a Salina (Me), il Cappero a Vulcano (Me), la Capinera a Taormina (Me), i Pupi a Bagheria (Pa), il Bye Bye Blues a Palermo, il Bavaglino a Terrasini (Pa), Accursio a Modica (Rg) e la Fenice a Ragusa.

HOTEL SIGNUM SPA
AEOLIAN ISLANDS

Hotel Signum Via Scalo, 15
98050 Malfa Salina 
Isole Eolie (Me) - Italy
Tel. +39 090 9844222
+39 090 9844375
Fax +39 090 9844102
Email: info@hotelsignum.it
www.hotelsignum.it

e-Shop Signum SPA
Non sono semplici cosmetici ma cosmeceutici, con concentrazioni più elevate di ingredienti ad alta attività vitale: gioielli preziosi per chi desidera il massimo per la propria bellezza.

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a.c. (nexta). L’Hotel Signum di Salina, paradiso delle isole Eolie in cui è ambientato Il Postino con Massimo Troisi, offre una cornice speciale per concedersi le occasioni di assaggio proposte dalla chef Martina Caruso e raccontate in sala da Luca Caruso.

Martina è il giovane talento della scena culinaria eoliana, acclamata dalla critica e premiata con una stella dalla Guida Michelin come una delle migliori interpreti dell’alta cucina. La chef esprime uno stile innovativo e padronanza della tecnica.

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Profonda sostenitrice dei piccoli produttori siciliani, si dedica a ogni pietanza con l’intento di valorizzare e far conoscere il patrimonio agricolo dell’Isola includendo contaminazioni con culture ed eccellenze di altri territori del mondo, rivelando sempre nuove chiavi di lettura. I suoi piatti, freschi e leggeri, interpretati con eleganza e originalità, racchiudono tutta la bellezza e la storia di Salina. Piccole opere d’arte che rispecchiano il varirare delle stagioni, esaltano l’autenticità delle materie prime e rivelano una grande ricerca che parte dalla tradizione.

L’assegnazione della stella Michelin alla ventisettenne Martina Caruso dell’hotel Signum di Salina rappresenta un valore aggiunto per le Isole Eolie e per la cucina eoliana. Il Signum si aggiudica il premio come Ristorante d’albergo dell’anno 2015 piazzandosi davanti al Villa Crespi dello chef Antonino Cannavacciuolo di Orta San Giulio (Novara) e a Il Palagio Four Seasons di Firenze.

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Tanta attenzione per i dettagli è evidente anche in una nuova creazione della chef: le linguine con latte di mandorle e vongole. Alta cucina eoliana, ma non solo, nei progetti della famiglia Caruso. Salina è il luogo in cui continuare a crescere e contribuire alla valorizzazione dell’isola. La chef ha un progetto: un locale a Malfa dove proporre piatti leggeri a base di pesce e un luogo dove organizzare corsi di cucina con materie prime del territorio tutto l’anno. Così da invogliare a vivere Salina non solo in estate. (Lastampa.it)

 

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