Lipari - Salgono a 15 le multe agli esercenti che non pratica la differenziata dei rifiuti. E da ora in avanti scattano i controlli a tappeto.

---Prime multe per coloro che non fanno regolarmente la differenziata per i rifiuti. 12 sanzioni sono state inflitte ad esercenti del centro storico. I controlli serrati sono scattati da qualche giorno e sono eseguiti dalla vigilessa Simona Grella e dall'operatore ecologico Bartolo Giunta. Iniziano alle 6,30 e si concludono alle 10,30. Da stamane servizio anche nel lungomare di Canneto.

Cittadino "avvisato" è mezzo salvato...

---Da stamane iniziati i controlli serrati a chi non fa la differenziata dei rifiuti. Dalle 5,30 del mattino visita nei vicoli del centro storico del vigile urbano Simona Greta e dell'operatore ecologico Bartolo Giunta che hanno preso atto dei disservizi causati dai cittadini che non fanno altro - i piu' - di depositare i sacchetti della spazzatura in lungo ed in largo. Per oggi sono stati "avvisati" da domani multe "salatissime" ai trasgressori.

L'INTERVENTO.

di Aldo Natoli

Apprendo che sono iniziati i controlli per l'attuazione da parte della raccolta differenziata! Ma prima di fare i controlli è stato verificato se la Società che gestisce il servizio ha provveduto a distribuire i sacchetti sia nelle abitazioni che nelle attività commerciali? Spero che  i sacchetti con tre colori diversi non vengono sostituiti con quelli tradizionali di colore nero, per poi finire in un unico "calderone" come già avvenuto in un passato non molto lontano!

LE PROTESTE.

Gentile direttore,

questa è la realtà nel centro di Lipari. I cassonetti sono a soli 15 metri e le buste con i riifuti vengono "parcheggiate" sul marciapiede della via principale: il corso Vittorio Emanuele. Complimenti per la sua campagna di stampa!

Lettera firmata

Buongiorno,
sono residente a Serra e difronte all'ingresso carrabile di casa mia ci sono i cassonetti che raccolgono la spazzatura di Serra e anche di tutta Pirrera ( i cassonetti più in alto verso Pirrera sono sempre vuoti). Di fianco ai cassonetti c'è una discarica abusiva dove si trovano radiatori, lastre di cartongesso, boiler, persiane rotte, materassi , w.c., televisori, imballi enormi e tante altre schifezze. I cassonetti sono stracolmi, i rifiuti sono gettati anche a terra e topi, cani e gatti randagi razzolano alla ricerca di cibo e poi salgo a casa mia. ( vedi foto allegate). Stamani alle ore 10,30 tutti i cassonetti presenti nello stradale che da Lipari porta a Serra fino a Pirrera e a Canneto erano vuoti, ma quelli posti davanti alla stradina di accesso alla mia proprietà e all'ingresso della famiglia Zagami erano già pieni e trabordanti con accanto la discarica suddetta che giace lì da più di un mese e cresce di giorno in giorno. La raccolta della spazzatura non viene effettuata con regolarità, nessuno si preoccupa di questa discarica abusiva e questo è fin peggio dell'inciviltà di alcuni operai di società edili o degli abitanti della zona che scaricano materiali di scarico provenienti da lavori di ristrutturazione e quant'altro scartano dalle loro abitazioni e gettano disordinatamente in questo comodo spazio e fregandosene delle disposizioni comunali che nessuno fa rispettare. Ricordiamo che a un chilometro da qui c'è la discarica e punto di raccolta. Mi sento offesa, oltraggiata, cosa succederà in agosto con l'esagerato numero di presenze nelle abitazioni? Ogni anno nel periodo estivo insieme ad altri amici residenti estivi ci facciamo carico di raccogliere tutte le bottiglie vuote di acqua, le lattine e altre plastiche che molti lanciano dalle loro auto in strada come se fosse un antico sport locale. Qualcuno si aspetta che smaltisca anche i rifiuti e vuoti la discarica abusiva oltre a pagare le tasse per la raccolta della spazzatura?
Sono stanca di questa situazione e ho intenzione di fare un esposto alle autorità competenti e di chiedere di spostare questo punto di raccolta in una zona (ce ne sarebbero parecchie molto adatte) che non sia in prossimità di accessi a case private.
Grazie e cordiali saluti.
Emanuela Plano

di Carmoz Aymèe

Caro direttore,
ti prego gentilmente di pubblicare sulle edizioni eoliane il comunicato  stampa allegata alla lettera del Presidente della ZeroWaste Sicilia,  professore Ginatempo. La nostra sezione eoliana, si sta attivando per la diffusone delle pratiche  di compostaggio sulle nostre isole, e tutti i rifiuti umidi verranno  compostati senza la necessità delle lontane e costose stazioni di compostaggio, programmate e mai realizzate, del sistema regionale. Li  utilizzeremo per la nostra agricoltura senza veleni.

IL COMUNICATO.

‘Muccalapuni e il futuro dei rifiuti siciliani

I contenuti di questa nota sono una lettera aperta al presidente Crocetta ed all’assessore Contrafatto, i quali, ce lo auguriamo fervidamente, dovrebbero rispondere alle domande concrete, poste più sotto, non a Zero Waste Sicilia, ma a tutti i siciliani.

Dunque il dado è tratto: con l’ultima ordinanza del presidente Crocetta, la Sicilia si piega all’imposizione del governo Renzi e spiana la strada alla distruzione della risorsa pubblica rifiuti. Hanno purtroppo prevalso pochi potenti speculatori a discapito delle tasche dei siciliani, la follia sul buon senso, l’apparenza sulla verità, gli effetti speciali sul mondo reale.

Se la forte spinta ai comuni a muoversi sul fronte della raccolta differenziata (RD) va vista come un dato positivo ancorché molto tardivo, bisognerebbe che il presidente Crocetta e l’assessore Contrafatto rispondessero pubblicamente alle seguenti domande, invece di fare quotidianamente annunci contraddittori:

  1. Senza impianti di compostaggio, previsti già nel piano regionale del 2012, dove andrà a finire la frazione umida (non combustibile!) che i comuni si affanneranno a raccogliere? In discarica o fuori regione pagando conferimento e trasporto, nonostante gli inceneritori?
  2. Senza impianti di separazione e valorizzazione del secco (che servono a separare le plastiche diverse, la carta dal cartone, l’acciaio dall’alluminio, ecc.) come si gestiranno le materie prime seconde (MPS) recuperabili, che potrebbero essere denaro sonante per i comuni?
  3. Senza gli impianti di separazione del tal quale e di biostabilizzazione della frazione organica (TMB), trattamento obbligatorio dal 2003 (DLGS 36/03), come e quando si produrrà il famigerato combustibile solido secondario (CSS)?
  4. Senza questo trattamento si potranno trasportare fuori Sicilia i rifiuti non trattati?
  5. Chi finanzierà questi impianti necessari al piano Regione-Governo, i comuni in dissesto?
  6. Sanno, il presidente e l’assessore, che prima di bruciarlo il CSS deve essere classificato (5 valori di PCI, 5 di Cl e 5 di Hg, per un totale di 125 classi) mediante analisi chimica dell’intera produzione di un anno divisa in almeno 10 lotti, in base al protocollo UNI EN 15359:2011? Ha l’ARPA gli strumenti e le risorse umane e finanziarie per tali analisi chimiche?
  7. Hanno spiegato ai cittadini che le loro TARI potrebbero esplodere aggiungendo alle quote attuali il costo del TMB, il costo del CSS ed il conferimento del CSS agli inceneritori? Ovvero aggiungendo il trasporto via nave ed il conferimento in impianti fuori regione? E dove? E si sa se verranno accettati?
  8. Sanno che a valle del TMB con pochissima spesa (separazione manuale ed estrusione termo- meccanica, le fabbriche dei materiali) è possibile produrre plastiche multicomposite di largo uso e mercato per suppellettili e quali laterizi alternativi, più leggeri, resistenti ed economici degli attuali?
  9. Dove sono e chi gestirà le costosissime discariche speciali dove bisognerà conferire le scorie dell’incenerimento, che sono rifiuti pericolosi? Si è pensato a dove verranno installate queste bombe ecologiche?
  10. Se i siciliani rinsavissero e raggiungessero quote di riduzione dei rifiuti tal quale e recupero di materia non come quelle di Treviso o delle Fiandre, ma come quelle di Zafferana Etnea (85%RD), a cosa serviranno gli inceneritori? E i soldi per costruirli non sarebbero buttati?
  11. Sanno che il recupero di materia dagli scarti è la base del’economia circolare che ci chiede l’Europa (“Pacchetto del’economia circolare” del dicembre 2015)?

Le risposte sembrerebbero alquanto ovvie, e sfatano sciocchezze sesquipedali come quella che gli inceneritori ci affrancheranno dalla schiavitù delle discariche. Ora la politica può continuare a trasformare risorse dei cittadini nel lucro dei soliti noti, ma si sappia che in Sicilia ci sono sempre meno ‘muccalapuni.

Beniamino Ginatempo, presidente di Zero Waste Sicilia

di Aldo Natoli

Apprendo con grande piacere che finalmente verrà riattivata la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Ritengo che dopo una sosta, certamente non dovuta a noi cittadini, bisogna provvedere ad una massiccia informazione prima di attivare la visita della Polizia Municipale. Mi permetto fare una domanda ai responsabili del servizio: Ma i sacchetti vengono distribuiti ai cittadini contestualmente al ritiro giornaliero, e gratuitamente?

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