afCari amici lontani e vicini,
sbuffano di caldo le dannate ed amate Eolie. In giro popoli multilingue sembrano prigionieri di multisale che invitano ai multipanorami di queste isole piene di charme e tempestate da preziosi problemi sui quali la politica va a nozze. Mentre il popolo gira in mutande e costume da bagno, gli eletti per tradizione si annodano cravatte che costano più dei vestiti per strappare qualche manciata di voti e qualche manciata di spaghetti ai frutti di mare che chissà da dove arrivano e da chi sono preparati. Lo stato confusionale eoliano ha bisogna di aria fresca non di gente fresca. Questo per evitare una rigenerazione ambientale che soffocherebbe la precedente. Le colpe degli uni non sono colpe degli unni ma soltanto botte segnaletiche di origine siberiana dove l’aria fresca é una bandiera gelata. 
Dal sole libero delle Eolie, Buon Notiziario sempre fresco a tutti.

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