Fa lo scaramantico il comandante Ettore Morace, ad di Ustica Lines, "preferisco non sbilanciarmi con date", ma manca solo la firma e poi il gruppo Siremar, controllato dalla Compagnia delle Isole, cambierà 'padrone". Un'operazione, spiega all'Ansa Morace, da 55,1 milioni di euro, "la stessa cifra che mettemmo sul piatto quattro anni fa ma che fu superata in modo direi irregolare".

emorace1Il Cda di Compagnia delle Isole dovrebbe riunirsi a breve per deliberare la cessione degli asset al commissario che gesti il bando Siremar, il 30 marzo è già in programma la riunione del Comitato al Mise poi la società che collega la Sicilia con le isole minori, passerà al gruppo Ustica Lines-Caronte. Sarà l'epilogo di una vicenda che si trascina da tre anni: prima il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno sentenziato l'illegittimità della procedura con la quale Siremar venne ceduta alla Compagnia delle Isole, annullando di fatto la gara.

La società, presieduta dall'armatore Salvatore Lauro e di cui è azionista la Mediterranea holding il cui capitale di maggioranza è nelle mani della Regione siciliana, rilevò Siremar grazie a una fideiussione della Regione, all'epoca guidata da Raffaele Lombardo, di circa 30 milioni. Secondo i giudici amministrativi la fideiussione della Regione è da ritenere alla stregua di un aiuto di Stato e dunque lesivo della libertà concorrenza tra privati. "Dopo tanti anni si sta per chiudere una vicenda che ci ha danneggiati - dice Morace - Rileviamo un'azienda più vecchia di quattro anni, con una flotta da ristrutturare".

Ustica Lines controllerà il 50% di Siremar e si occuperà dei collegamenti tramite gli
aliscafi, l'altra metà sarà in mano a Caronte&Tourist, che gestirà il segmento traghetti. Due gli ad, già individuati della nuova Siremar: Ettore Morace e Luigi Genchi. Il piano industriale prevede l'immissione immediata in servizio di 4 aliscafi, il rinnovo della flotta, l'ottimizzazione degli orari. Il ruolo della Regione? "Non so, noi stiamo dialogando con la Compagnia delle Isole e con i commissari del gruppo Tirrenia", risponde Morace.

Entro il mese si potrebbe concretizzare il "passaggio di consegne" tra le società Compagnia delle Isole-Siremar e la Società di Navigazione Siciliana. Ettore Morace di Ustica Lines e Luigi Genghi del gruppo Caronte&Tourist saranno gli amministratori.

PARLA ETTORE MORACE, Ad DI USTICA LINES..

Un mezzo super-veloce e rivoluzionario, nuove alleanze e un nuovo nome. A poco più di sei mesi dallo sbarco alla guida di Ustica Lines, la società di famiglia creata dal padre Vittorio, Ettore Morace ha già compiuto una piccola rivoluzione. E racconta del nuovo corso e delle novità in arrivo: in primis il varo, in programma il 24 marzo, del "Gianni M" il nuovo aliscafo (il più grande mai costruito al mondo) studiato e ideato dallo zio Gianni e dal cugino Ferdinando (entrambi ingegneri) cui dovrebbe essere presente anche il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio. Il nuovo rivoluzionario mezzo veloce, è lungo 40 metri, porta 350 passeggeri alla velocità di 40 nodi con due caterpillar da 2.000 Kw, sarà immesso nei collegamenti con le Egadi ed è stato costruito a Trapani, nel cantiere navale voluto da Vittorio Morace e scelto per la sua ubicazione al centro del Mediterraneo. Un secondo aliscafo, gemello del "Gianni M", è già in costruzione e sarà pronto tra un anno.
«Io punto molto sul cantiere - insiste Ettore Morace - rappresenta una vera e propria sfida. E' l'unico in grado di realizzare aliscafi di simili caratteristiche ed inoltre ci consente di continuare a dare il nostro contributo per lo sviluppo di questa parte del territorio, non solo, ma anche di inserire il Sud del Paese in quel processo di globalizzazione in termini positivi che punti a superare le storiche problematiche legate alla marginalità geografica». «Oltre alla costruzione di aliscafi per la nostra società – aggiunge Ettore Morace - siamo in trattative molto avanzate con una società greca per la costruzione di due nuovi aliscafi. La conferma dovrebbe arrivare entro fine mese».
Le novità non si fermano qui. Ustica Lines che conta su una flotta di 35 unità, tutte particolarmente giovani, sta cercando di acquisire anche Siremar, la società ex regionale per i collegamenti con le isole. «Siamo molto vicini alla conclusione - conferma il patron di Ustica - e contiamo di formalizzarne l'acquisto entro il mese di marzo. Un'operazione che stiamo portando avanti con la Società Siciliana di Navigazione, nella quale siamo soci paritari al 50% assieme alle famiglie Franza-Matacena con le quali ci uniscono anni di amicizia e stima». Infine, il cambio del nome alla società, non più Ustica Lines. «Sì, lo confermo – conclude Ettore Morace - Ustica Lines è troppo riduttivo legato com'è a un'unica isola. Deve dare, invece, l'idea di una società proiettata verso più ampi orizzonti. Abbiamo già scelto il nuovo nome ma, per ora, è top secret».(themeditelegraph.com)

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