Lipari - Il 2015 passerà alla storia del turismo eoliano come l'anno del "mi son fatto un pieno d'estate nell'Arcipelago". Tutte e sette le isole sono imbottite di turisti, di ogni tipo con scelte diverse su come trascorrere le vacanze. Chi sale sui vulcani (a Stromboli l'ha fatto anche Lorella Cuccarini con tanto di selfie), chi soggiorna al museo sito nel castello di Lipari, chi passeggia per i vari sentieri, chi vive il mare o chi le piscine degli alberghi. Poi ci sono i turisti "manciuni", quelli che ogni sera cambiano ristorante per dare giudizi precisi sulle pietanze che tanto danno come provenienza di cibo eoliano, ma non é difficile incontrare per le strade i consumatori camminanti di pizze&angurie. Proprio adesso che l'agricoltura locale ha ripreso a tirare, mentre i tanti produttori di vini e malvasia non si fanno sfuggire l'occasione di presentare le novità e i tanti premi ricevuti. Il mare eoliano vive la sua seconda giovinezza. Yacht di lusso fino a 115 metri che si ormeggiano davanti alla roccaforte del castello – c'è anche il "Pelours" con Roman Abramovich - o gli isolotti che fanno corona a Panarea o sotto la sciara del fuoco di Stromboli, in attesa di una malvasia isolana. Poi prenotano una cena con aragoste a Lipari ed a Stromboli e puntano per una "abbuffata" a lume di candela a Filicudi. Barconi stipati da "pendolari del sole e del mare" con il sindaco marco Giorgianni che continua a spingere con il governo renzi per ottenre un ticket di 5 euro per ridimensionare soprattutto a Stromboli (isola a rischio vulcanico) lo sbarco selvaggio anche di 7 mila escursionisti giornalieri, che vanno e vengono fra le Eolie e la Sicilia e la Calabria ammucchiando gente piena di sudore in cerca di spiagge.
Oltre 5 mila tra yacht, vaporetti, barche a vela, motoscafi e gommoni solcano i mari in cerca di calette appartate o fanno gregge intorno ai faraglioni, mentre le barche dei pescatori sostituiscono le reti con i turisti e organizzano i vari giri intorno alle isole e le grotte. Tutte gettonate le isole, un turismo che crea un moto perpetuo da 24 ore su 24. C'è chi fa giorno e c'è anche chi vive le isole di notte. E all'alba s'incontrano. La vita notturna va a dormire e la vita giornaliera si mette in moto... Le due facce estive delle Eolie. E' lo sfruttamento intensivo della vacanza.
La moda é smartphone e costume da bagno, senza scarpe e con tanta scelta d'itinerari e programmi per distrarsi e consumare l'estate. Gli aliscafi ed i traghetti della Compagnia delle Isole-Siremar, Ustica Lines e Ngi ormai da metà luglio viaggiano a pieno carico (anche con corse straordinarie), per la gioia degli armatori e delle amministrazioni comunali che cercano di tappare le falle igieniche-sanitarie, compresa la raccolta differenziata che non viene praticata dai diportisti che non pagano neppure il ticket d'ingresso di un euro e 50 centesimi (ancora si è in attesa di conoscere come sono stati spesi i 750 mila euro incassati lo scorso anno; quest'anno si potrebbe arrivare al milione di euro), in barba ai controlli. Così vivere le isole Eolie non é più un fattore di seconda scelta per cause di forza maggiore, ma é avere finalmente affrontato il mercato nel modo più semplice. Lasciando scegliere il cliente. Gli albergatori sono felici, i ristoranti, nel vivere una seconda giovinezza, cercano di battere scontrini con un buon rapporto qualità prezzo. Così gli eoliani, oltre al cartello tutto esaurito, possono anche aggiungere: "scusate il ritardo".