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Il primo caso di trattamento di lesione pancreatica per via ecoendoscopica presso un ospedale pubblico siciliano
Il trattamento di termoablazione è stato eseguito dal Dr. Agostino Ventra, dirigente medico dell’U.O.S.D. di Gastroenterologia dell’AO Papardo coadiuvato da tutta l’equipe infermieristica.

La paziente ora sta bene, la guarigione è completa e i valori ematochimici precedentemente anormali sono tutti rientrati nella norma.
“Tradizionalmente in caso di tumori come questi si procede all’asportazione chirurgica della testa del pancreas. La mortalità perioperatoria è di circa il 10% e i tempi di degenza sono piuttosto lunghi. Si tratta certamente dell’intervento di chirurgia addominale in assoluto più complicato, soprattutto perché il pancreas è un organo localizzato profondamente nell’addome su cui è difficile agire. Nel caso della paziente in questione, il tumore aveva raggiunto la dimensione di 1 cm circa e già nel corso della prima applicazione è stato distrutto il tumore.”

La tecnica mininvasiva di termoablazione a radiofrequenza consiste nell’inserimento attraverso la bocca, per mezzo di una guida endoscopica/ecografica, della punta di un ago-elettrodo all'interno del nodulo tumorale. L'ago-elettrodo una volta attivato, determina la formazione di calore nel tessuto attorno alla punta dell'ago-elettrodo attivo. Il calore generato si diffonde al tessuto circostante determinandone la necrosi.
La procedura è stata eseguita in sedazione profonda in questo caso affidata ai Dr Aricò e Barresi.

Il raggiungimento di questo obiettivo è stato possibile grazie a un intenso lavoro multidisciplinare tra le diverse unità operative dell’Ospedale Papardo. Il sospetto diagnostico di tumore pancreatico “secernente” è stato posto dai medici dell’unità di medicina interna diretta dal Dr. Antonio Giovanni Versace e poi confermato istologicamente dal Dr Fazzari dell’U.O.S.D. di Anatomia patologica diretta dalla Dott.ssa Marisa Faldudo. La paziente durante il ricovero è stata invece presa in carico dai medici dell’U.O.C. di Chirurgia Generale diretta dal Prof. Nino Gullà.

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Il Papardo potrà chiamarsi “Ospedale Sant’Annibale Maria di Francia”: a scegliere questa denominazione sono stati ben 906 messinesi su un totale complessivo di 2208 voti raccolti sul sito dell’Ordine dei medici che ha condiviso l’iniziativa della governance del nosocomio di dare un nome più appropriato e “storico” alla struttura.

La decisione di dedicarlo al noto sacerdote (1851-1927), fondatore della congregazioni dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo, poi proclamato santo da papa Giovanni Paolo II nel 2004, è frutto di una preselezione, sempre tramite sondaggio web, conclusa nella scorsa estate quando i cittadini avevano indicato i possibili nomi, poi vagliati da una commissione e tornati al voto via internet: i “competitor” erano Ospedale Saverio D'Aquino (789 preferenze), Ospedale Madonna della Lettera (332), Ospedale dello Stretto (141) e Ospedale dei Laghi (40).

“Acquisito il risultato del sondaggio - spiega il commissario straordinario dell’A.O. Papardo Alberto Firenze - il prossimo step sarà riunirci all'inizio del nuovo anno e fare una comunicazione all'Assessorato e al Dipartimento Pianificazione Strategica al fine di Attivare la procedura grazie alla quale, chiederemo che venga integrato il nome prescelto con apposito atto normativo. Questo ci permetterà di chiedere sempre all'Assessorato non solo un cambio di naming ma di avviare anche un processo completo di rebranding”.

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