Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Al Signor Ministro della Giustizia, Alla Commissione di garanzia sullo sciopero, Ai Presidenti delle Corti di Appello, Al Presidente del Senato della Repubblica, Al Presidente della Camera dei deputati, Al Presidente della 2ª Commissione giustizia del Senato della Repubblica e p.c. alla Commissione Europea (CHAP(2015)1071)
e p.c. al Presidente del Parlamento Europeo Sig. David Sassoli e p.c. alla Presidente della Commissione Petizione del Parlamento Europeo Sig.ra Dolors Montserrat Roma/Milano, 3.11. 2021
Oggetto: Comunicazione di proclamazione di astensione dalle udienze civili e penali dal 23 al 27 novembre 2021 dei giudici onorari di pace addetti agli Uffici del Giudice di Pace e del Tribunale e per i viceprocuratori onorari, ai sensi del Codice di autoregolamentazione dell’esercizio dello sciopero e delle astensioni dalle attività giudiziarie e amministrative nel comparto degli Uffici dei Giudici di Pace, valutato idoneo dalla Commissione di Garanzia con deliberazione n. 00/195 del 12 luglio 2000 e del Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle attività giudiziarie dei magistrati onorari di Tribunale, valutato idoneo dalla Commissione di Garanzia con deliberazione n. 03/34 del 20 febbraio 2003.
Le scriventi associazioni facenti parte di Consulta della Magistratura Onoraria, avendo vanamente esperito la procedura di raffreddamento per l’esercizio dello sciopero e delle astensioni dalle attività giudiziarie, come da lettera del 27.10.2021, prendendo atto del comportamento reiteratamente lesivo ed omissivo del Ministro della Giustizia, comunicano che i magistrati onorari si asterranno dalle udienze e dagli altri servizi di istituto dal 23 al 27 novembre 2021 , in conformità delle disposizioni dei relativi codici di autoregolamentazione e assicurano che saranno garantiti i servizi essenziali secondo le modalità e nei limiti previsti dai medesimi. Verrà data comunicazione alle Istituzioni europee che hanno proceduto ad attivare la procedura di infrazione.
E’ palese che le istanze della Magistratura onoraria continuano a non ricevere concreto ed adeguato riscontro dal Governo, dal Ministro della Giustizia e dalle forze parlamentari, nonostante l’avvio della procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea e nonostante la procedura di raffreddamento; come ivi sottolineato, ha destato sconcerto l’ennesimo sterile resoconto del rappresentante del Governo alla Commissione Giustizia al Senato del 27.10.2021, laddove si legge: “Prosegue l'esame congiunto sospeso nella seduta del 19 ottobre. Il PRESIDENTE chiede al rappresentante del Governo se ha comunicazioni da rendere in ordine al preannunciato maxiemendamento volto a recepire i risultati della cosiddetta commissione ministeriale Castelli.
Il sottosegretario SISTO annuncia che funzionari ministeriali sono in questo momento a Bruxelles a raccogliere informazioni sulla natura del provvedimento, che la Commissione europea starebbe considerando in funzione della contestazione dell'infrazione euro-unitaria sulla materia oggetto dei disegni di legge in titolo.
Ne consegue che il Governo richiede un rinvio della trattazione, per non meno di trenta giorni.
Il senatore GRASSO (Misto-LeU-Eco) evidenzia l'eterogenesi dei fini, per cui una procedura di infrazione - secondo la prospettazione che ne dà il Governo - invece di accelerare la risoluzione del problema, paradossalmente la decelera.
Il sottosegretario SISTO replica che la pausa si impone per valutare meglio le iniziative da assumere, sì da rimuovere efficacemente le cause della prospettata infrazione.”
Ancora oggi non risultano ancora pervenute:
1 - la risposta dello Stato Italiano alla Commissione Europea, con prima scadenza fissata al 15 settembre 2021 (che
da quanto ci è stato riferito è stata prorogata);
2 - il maxiemendamento promesso dal Governo entro il mese di ottobre 2021 (resoconto Commissione Giustizia del Senato del 31.08.2021).
Non si ha alcuna notizia delI’esito delle interlocuzioni ministeriali in missione a Bruxelles.
Il rischio, gravissimo, è l’ennesima proroga di una condizione inaccettabile.
Non conforta a sufficienza la previsione, nella Nadef, del DDL di riforma della categoria, quale collegato alla legge di Bilancio, poiché non è ancora emerso, in alcuna sede ufficiale, il concreto apporto finanziario alla riforma che si afferma essere in itinere.
Non sono più sufficienti le parole per poter attendere in silenzio una riforma rispettosa dell’ordinamento europeo; la richiesta di rinvio da parte del Governo, reiterata il 27.10.2021 presso la Commissione Giustizia del Senato, rischia di trascinare il dibattito sino alle fasi pre-elettorali di nomina del Presidente della Repubblica, senza esito, con conseguente ulteriore aggravio del danno, già irreparabile, alla categoria, da troppi anni senza diritti e tutele.
TUTTO CIÒ PREMESSO le sottoscritte Associazioni PROCLAMANO l’astensione dei Giudici onorari di pace pace addetti agli Uffici del Giudice di Pace e del Tribunale e dei Vice
Procuratori onorari dalle udienze civili e penali e dalle altre attività d’istituto dal 23 al 27 novembre 2021, secondo le modalità previste dai rispettivi codici di autoregolamentazione dello sciopero come approvati dalla CGSSE.
Dott.ssa Mariaflora Di Giovanni (per Unagipa di Consulta dott.ssa ANNA PULIAFITO (per UNIMO di Consulta)