Il cratere di Vulcano non fa dormire sonni tranquilli e nell’isola delle Eolie è sbarcato anche il prefetto di Messina Cosima Di Stani con a seguito carabinieri, guardia di finanza e guardia costiera. Nel pomeriggio si è tenuto un vertice alla presenza anche di vulcanologi dell’Ingv, Protezione civile e sindaco di Lipari.
Tra le prossime decisioni altre due villette situate al Porto di Levante non potranno essere abitate. Di proprietà di villeggianti e isolani sono comunque affittate solo nel periodo estivo. Salgono così a quattro le case da evacuare. Per l’emanazione di gas che sale sempre piu’ sulla cima del Cratere, anche l’area sottostante continua a essere a rischio per la gente e gli animali.
Durante la riunione è stato fatto il punto sulla situazione che che ormai da settimane si registra sull’isola. E’ stata messa in evidenza la variazione dei segnali geofisici e geochimici, in particolar modo quelli legati all’attività del sistema idrotermale che alimenta le fumarole del cratere della Fossa. E’ stato ribadito che la temperatura dei gas emessi dalle fumarole sull’orlo craterico è aumentata e la composizione dei gas mostra un aumento di CO2 e SO2 (anidride carbonica e anidride solforosa). Anche la microsismicità locale legata alla dinamica del sistema fumarolico ha mostrato un aumento nelle ultime settimane.
LA NOTA UFFICIALE DOPO LA RIUNIONE
Al termine della riunione si può dire che la situazione è stabile! I parametri non sono aumentati al momento! Si è deciso per ora che; la protezione civile aggiorna il piano di protezione civile di Vulcano (zone di stazionamento, zone da raggiungere ecc ecc ). L'Ingv da parte sua unitamente ai ricercatori aumenterà i controlli dei dati e posizionera' altra strumentazione! Una volta fatto questo ci sarà una ulteriori riunione per definire alcune questioni, sistemazione strade, porti e soprattutto creare un presidio fisso che dia notizie.
In sostanza la situazione è stabile sul Giallo. La zona sottocratere sarà valutata giorno per giorni. In atto le uniche due case evacuate sono quella di Lombardo e Martello Giovanni. Tutto il resto della zona sarà monitorata. È stata anche paventata l'idea di dotare tutte le case di sensori di CO2 con allarme sonoro, per essere più tranquilli. Per il resto attualmente stanno lavorando sugli interventi da fare relativamente al piano di protezione civile.
(ANSA 2° LANCIO) Si è tenuto a Vulcano un vertice alla presenza di esperti dell’Ingv, Protezione civile, prefetto di Messina e sindaco di Lipari. Al termine è stato deciso di sgomberare altre due villette situate al Porto di Levante. Salgono così a quattro le case da evacuare a causa dell’emanazione di gas che sale sulla cima del cratere.
Durante la riunione è stato fatto il punto sulla situazione che ormai da settimane si registra sull’isola. E’ stata messa in evidenza la variazione dei segnali geofisici e geochimici, in particolar modo quelli legati all’attività del sistema idrotermale che alimenta le fumarole del cratere della Fossa. E’ stato ribadito che la temperatura dei gas emessi dalle fumarole sull’orlo craterico è aumentata e la composizione dei gas mostra un aumento di anidride carbonica e anidride solforosa.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Monitoraggio INGV a Vulcano: campionamento diretto delle fumarole e misure di temperatura
di Alessandro Gattuso, Fausto Grassa, Franco Italiano e Leonardo La Pica*
Il 12 ottobre scorso, alcuni ricercatori della Sezione di Palermo dell’INGV hanno effettuato il campionamento delle fumarole dell’Isola di Vulcano. Questo campionamento viene effettuato periodicamente per valutare lo stato di attività del vulcano. In caso di anomalie persistenti, la frequenza del campionamento viene aumentata.
Da anni, il campionamento avviene con cadenza bimestrale. A causa del recente passaggio del livello di allerta da Verde a Giallo disposto dal Dipartimento della Protezione Civile per l’Isola di Vulcano, la frequenza è ora mensile.
Sono stati prelevati campioni di gas secco, gas arricchito (Metodo di Giggenbach) e campioni di vapore condensato. I siti di campionamento sono 4 fumarole di alta temperatura poste sul bordo e sul fianco interno del Cratere de La Fossa e una fumarola di bassa temperatura sulla spiaggia di Levante.
I campioni prelevati sono stati consegnati ai laboratori della Sezione di Palermo per le successive analisi chimiche ed isotopiche.
Le analisi sono in corso ed i risultati verranno riportati nel prossimo bollettino settimanale, in pubblicazione martedì 19 ottobre.
Contestualmente al campionamento sono state effettuate misure di temperatura. Le temperature raggiunte dai gas emessi dalle fumarole superano facilmente i 100°C e non possono essere misurate con normali termometri. Lo strumento che adoperiamo (visibile in foto) è una termocoppia di tipo K. I valori misurati cambiano nel tempo e possono essere molto diversi nelle varie fumarole. Quella monitorata nelle immagini aveva una temperatura di 344°C.
*Ricercatori Ingv di Palermo
(ANSA 1° LANCIO) Vulcano: Ingv Palermo esegue campionamento delle fumarole
Continua il monitoraggio sul cratere di Vulcano da parte dei vulcanologi dell’Istituto nazione di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Palermo. “Questo campionamento - spiegano Franco Italiano, Alessandro Gattuso, Fausto Grassa e Leonardo la Pica i ricercatori che hanno effettuato il campionamento delle fumarole - è compiuto periodicamente per valutare lo stato di attività del vulcano. In caso di anomalie persistenti, la frequenza del campionamento viene aumentata.
Da anni, il campionamento avviene con cadenza bimestrale. A causa del recente passaggio del livello di allerta da verde a giallo disposto dal dipartimento della Protezione Civile per l’Isola di Vulcano, la frequenza è ora mensile.
Sono stati prelevati campioni di gas secco, gas arricchito (metodo di Giggenbach) e campioni di vapore condensato. I siti di campionamento sono 4 fumarole di alta temperatura poste sul bordo e sul fianco interno del Cratere de La Fossa e una fumarola di bassa temperatura sulla spiaggia di Levante.
“I campioni prelevati – osservano i ricercatori dell'Ingv - sono stati consegnati ai laboratori della sezione di Palermo per le successive analisi chimiche ed isotopiche, che sono in corso. I risultati verranno riportati nel prossimo bollettino settimanale, in pubblicazione domani. Contestualmente al campionamento - aggiungono -sono state effettuate misure di temperatura. Le temperature raggiunte dai gas emessi dalle fumarole superano facilmente i 100°C e non possono essere misurate con normali termometri. Lo strumento che adoperiamo è una termocoppia di tipo K. I valori misurati cambiano nel tempo e possono essere molto diversi nelle varie fumarole. Quella monitorata aveva una temperatura di 344 gradi centigradi”.(ANSA)
Guarda il video del campionamento nelle fumarole di Vulcano del 12 ottobre 2021
Le foto ed i video si riferiscono solamente all’area craterica della Fossa di Vulcano.