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Stromboli – Il vulcano continua ad essere "agitato" e un vertice si è tenuto in prefettura a Messina. L'obiettivo: esaminare la problematica concernente l'attività eruttiva sul cratere piu' esplosivo delle Eolie e per dare attuazione a quanto stabilito dalla presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento nazionale di Protezione civile relativamente alle linee di indirizzo per definire le procedure da adottare qualora si rendesse necessario gestire un eventuale allontanamento, parziale o totale, della popolazione dell'isola. È quanto si legge in una nota della Prefettura. All'incontro oltre ai rappresentanti della prefettura hanno partecipato i rappresentanti della Protezione civile, i vulcanologi dell'Ing e il sindaco Marco Giorgianni.

Al riguardo è stato sottolineato come le linee guida forniscono un orientamento generale del modello di gestione dell'emergenza relativamente a diverse tipologie di scenari e ciascuna delle amministrazioni coinvolte (forze di polizia, Comune di Lipari, Protezione civile regionale, Azienda sanitaria provinciale, figili del fuoco, ecc.), sulla base delle proprie responsabilità, dovrà sviluppare nel dettaglio le attività di propria competenza. Con riferimento a tale contesto, si è ritenuto opportuno per definire meglio le misure volte a fronteggiare un'eventuale emergenza coinvolgere tutte le istituzioni presenti sul territorio allo scopo di non abbassare il livello di attenzione e mantenere un assetto organizzativo in grado di garantire la prontezza del sistema operativo territoriale di risposta ad eventuali recrudescenze dell'attività o al manifestarsi di fenomeni pericolosi, quali esplosioni parossistiche associate anche ad eventi franosi, come già avvenuto in passato.

In particolare, è stato altresì esaminato l'aspetto concernente la quantità e la tipologia di popolazione presente sull'isola di Stromboli, che è variabile in funzione della stagionalità, e che comporta un diversità della risposta operativa da porre eventualmente in essere, implicando anche la necessità di assicurare un'attenta e specifica informazione ai turisti che non sempre sono consapevoli delle caratteristiche dell'isola e dei rischi associati al vulcano Per meglio coordinare e fronteggiare qualsiasi situazione di emergenza che possa venire a crearsi a seguito dell'attività stromboliana sono stati convocati – così come previsto nelle linee di indirizzo – anche i Sindaci dei comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa che non hanno preso parte alla riunione. Infine, per migliorare la pianificazione delle linee di intervento, è stato concordato di rivedersi in questa sede fra 20 giorni, dopo aver esaminato il piano comunale di protezione civile – adottato dal comune di Lipari – per fornire utili osservazioni, l'indicazione di risorse umane e strumentali da poter utilizzare in caso di emergenza ed ogni proficuo contributo in prospettiva di una esercitazione nell'isola di Stromboli nel periodo autunnale.

Il sindaco Giorgianni ha commentato: "la situazione relativa al cratere è di elevata criticità, ma stabile. Non dobbiamo dimenticare che è tra i piu' controllati al mondo. Una delle prime cose da fare tuttavia è l'istituzione di un ticket di 5 euro per gli escursionisti che arrivano ogni giorno con i vaporetti dalla Calabria e dalla Sicilia. Nelle piccole viuzze dell'isola ad agosto ne sono giunti anche 10 mila e l'isola in caso di un piano di fuga non può sopportare tutta questa invasione "selvaggia". Spero vivamente che il capo della Protezione civile Franco Gabrielli che condivide la nostra richiesta, possa spuntarla con il governo Renzi". Sulla stessa lunghezza d'onda sono sintonizzati il consigliere Antonella Caccetta e il coordinatore del Pd Claudio Utano, rappresentanti di Stromboli: "L'isola non può sopportare tutte queste presenze – dicono in coro – nelle viuzze non si può neppure camminare a piedi e i rifiuti sono sparsi ovunque".

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