di Aurora Bonanno Conti Natoli
50 creature umane, interpreti afghani che affiancarono i nostri militari, il 10 dicembre 2020 lanciarono un grido di aiuto pubblicato su Il Giornale:
“… ci considerano spie degli infedeli, se verremo lasciati indietro busseranno alle nostre porte per tagliarci la testa…Siamo stati a fianco delle forze italiane nei momenti più duri e nelle aree più pericolose dell’Afghanistan occidentale. Vi preghiamo di non lasciarci indietro in questo momento critico….
Riporto queste parole in un articolo del 29 dicembre 2020 sul Notiziario delle isole Eolie, scrivo al Generale di brigata Alberto Vezzosi , al Presidente Sergio Mattarella, invio l'articolo al Rotary Club Milazzo. Non alcuna risposta.
Prego la mia amica S.A.R. Principessa India d’Afghanistan di rilasciare un’intervista; dal 1968 la collaboro, nelle mie possibilità, per il suo Paese.
Nel giugno del 2021 pubblico sullo stesso giornale un messaggio vocale.
PERCHE’… è stato ignorato ciò che era previsto…?
Quando i riflettori internazionali saranno spenti l’Afghanistan si tingerà di rosso come il magma che vomita Mongibello.
E i Capi di Stato e le Autorità militari, politiche, religiose quando proveranno a mettere a nudo la propria vita e la coscienza svegliandosi si lascerà inscatolare nella scintilla del ricordo, prenderà vita l’immagine di aver guardato la realtà da dietro le quinte come una scena teatrale su un fondale di cartapesta.
Alla Principessa India ho offerto la mia disponibilità di ospitare una madre e i suoi figli.
L'intervista del "notiziario" a Aurora Bonanno