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Vulcano - E' l'unico a portare avanti una tradizione vecchia di secoli, quando nelle isole Eolie le attivita' prevalenti erano quelle agricole e il turismo ancora di la' da venire.

Fabrizio Lo Piccolo, ostinato casaro di Vulcano, 350 capre circa e un caseificio cresciuto sempre piu negli ultimi anni a una manciata di km dal porto, e' il solo a realizzare in tutto l'arcipelago ricotta e primosale, un formaggio spalmabile e da qualche tempo anche le mozzarelle e provole di latte vaccino, prodotti di alta qualita' e pure biologici che vanno a ruba nell'Arcipelago e non solo. I pascoli della calda Vulcano, proprio in questo periodo tappezzati di ginestre, cisto e piante aromatiche, conferiscono al latte un gusto particolare, vero responsabile di un successo che affonda le radici nel profondo passato. Visto che la capre, allo stato brado, a brucare sull'isola ci sono sempre state.

''Avevamo una razza nostrana, la vulcanara - spiega Lo Piccolo- ma e' stato necessario incrociarla con la maltese per ottenere una varieta' piu' lattifera. Ogni capo produce in media 1 litro di latte al giorno, senza forzature, e per sei mesi, da marzo ad agosto riesco ad averne una buona quantita', anche quando alle mamme vengono tolti i piccoli. Ma la resa rimane sempre bassa, rispetto alle pecore, visto che con 10 di litri di latte di pecora si ottiene 1 kg e 300 gr di formaggio, mentre con la stessa quantita' io arrivo a 900 gr Ecco perche' in Sicilia le capre non le vuole piu' tenere nessuno''. A parte Alicudi dove in modo selvatico in montagna vivono ben mille capre ed anche pecore.

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L'insularita', oltre alle particolari caratteristiche organolettiche, garantisce anche sulla sanita' del prodotto: visto che gli animali, mai entrati in contatto con esemplari siculi o continentali (sull'isola esistono solo altri due piccoli allevamenti), non sanno cosa siano malattie o brucellosi.

Ridotta allo stretto necessario anche la tecnologia: caseificio a norma, la mungitura viene effettuata a mano due volte al giorno. La razza di Vulcano, non selezionata, presenta infatti due capezzoli diversi tra loro che non permettono l'utilizzo della mungitrice meccanica. Pioniere si' ma cresciuto sempre piu', Lo Piccolo ha introdotto sull'isola anche dei capi di vacca pezzata rossa per integrare la produzione di latte nei periodi di asciutta.

L'allevamento caprino rappresenta l'ultimo esempio di una economia agro-pastorale tipica dell'isola, che produceva grano, olio, vino e capperi prima che le ondate migratorie di fine '800 e degli anni '60 spopolassero l'arcipelago.(ANSA)

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

25 GIUGNO 2013

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