Stromboli - Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli è a Stromboli, nelle Eolie, insieme a un gruppo di tecnici, per incontrare il sindaco Marco Giorgianni, i vulcanologi dell'Ingv, guidati dal presidente Stefano Gresta, l'assessore regionale alla protezione civile Giuseppe Bruno (accompagnato dal capo Calogero Foti) e il vice prefetto Antonietta D'Acquino. Visto il protrarsi dell'attività vulcanica (al momento di grandissimo richiamo turistico), è stato deciso di continuare a vietare la scalata sulla cima del cratere. Con le guide gli escursionisti potranno raggiungere solamente i 290 metri d'altezza, cosi' come anche perdura il divieto di allontanarsi in mare di 300 metri dalla sciara del fuoco. I controlli saranno serrati, anche perchè nelle scorse settimane c'è chi si è avventurato con la canoa o con i gommoni a pochi metri dal mare in ebollizione, tenuto conto che la temperatura delle acque è "bollente" e vi possono essere pericolose conseguenze per i mezzi in navigazione. Tra le novità l'inaugurazione del "Visitor Center" e la rivisitazione del piano di protezione civile del Comune di Lipari. Finita la gestione commissariale tutte le competenze passano al sindaco. A tal proposito, il capo del Comune Giorgianni ha ancora una volta sollecitato Gabrielli a far approvare al governo Renzi l'istituzione del ticket di 5 euro esclusivamente per i turisti escursionisti che giornalmente con i vaporetti giungono dalla Calabria e dalla Sicilia prendendo "d'assalto" le Eolie. Ad agosto - in media - sono circa 5 mila e naturalmente le piccole isole Stromboli (con il rischio vulcanico) e Panarea non possono sopportare questo "sbarco selvaggio". "Le piccole viuzze - spiega il sindaco Giorgianni - sono letteralmente invase. E in caso di fuga?". Il capo della Protezione civile Gabrielli già sei mesi fa aveva inviato una lettera al governo nazionale per invitarlo a deliberare il provvedimento, ma allora - quando sembrava fatta - la spuntarono le "resistenze politiche". In un primo momento difatti era stato deliberato, ma poi venne annullato. "Per noi - aggiunge il sindaco Giorgianni - sarebbe anche una boccata d'ossigeno per le casse comunali, ma pure per le nuove competenze che da ora in avanti passano all'Ente". Gabrielli - tuttavia - sbarcando a Stromboli si è reso conto della massiccia invasione di "turisti mordi e fuggi" che tra l'altro portano ben poco alle isole, considerato che si tratta di "toccata e fuga". Lo Stromboli - come si ricorderà - nelle ultime settimane è stato interessato in modo particolare da un trabocco lavico dalla terrazza craterica, prendendo lo stesso percorso dei trabocchi precedenti di giugno-luglio 2014, nella parte centrale della Sciara del Fuoco. L'inizio dell'attività effusiva è stato accompagnato da una serie di grandi frane di materiale caldo, che hanno rapidamente raggiunto la linea di costa, espandendosi orizzontalmente sulla superficie del mare per alcune decine di metri. Le spettacolari immagini riprese anche dalla telecamera termica posta a quota 190 metri sull'orlo settentrionale della Sciara del Fuoco, hanno fatto il giro del mondo. L'emissione di lava e la discesa di colate è avvenuta continuamente in maniera pulsante, con diversi flussi lavici successivi, che hanno raggiunto la linea di costa. Questa attività effusiva è continuata per diverse settimane richiamando sull'isola migliaia di turisti. Soprattutto per mare ove di notte, da centinaia e centinaia di mega yacht anche di magnati russi, americani, sceicchi arabi, vaporetti e barche si è assistito allo straordinario spettacolo. E il boom di Stromboli in questa estate è stato anche il boom delle Eolie. Per i vulcanologi dopo lo tsunami del 2002, questo è stato l'evento eruttivo piu' importante.(ANSA)
---La spettacolare eruzione del vulcano piu' esplosivo delle Eolie ha richiamato anche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. E' sbarcato a Stromboli insieme ai suoi tecnici per incontrare il sindaco Marco Giorgianni, l'assessore regionale alla protezione civile Giuseppe Bruno (accompagnato dal capo Calogero Foti), i rappresentanti della prefettura e i vulcanologi dell'Ingv. Visto il protrarsi dell'attività vulcanica (al momento di grandissimo richiamo turistico), è stato deciso di continuare a vietare la scalata sulla cima del cratere. Con le guide gli escursionisti potranno raggiungere solamente i 290 metri d'altezza, cosi' come anche perdura il divieto di allontanarsi in mare di 300 metri dalla sciara del fuoco. I controlli saranno serrati anche perchè nelle scorse settimane c'è chi si è avventurato con canoa o con i gommoni a pochi metri dal mare in ebollizione, tenuto conto che la temperutura delle acque è "bollente" e vi possono anche essere pericolose conseguenze per i mezzi in navigazione. Tra le novità l'inaugurazione del "Visitor Center" e la rivisitazione del piano di protezione civile del Comune di Lipari. Finita la gestione commissariale tutte le competenze passano al sindaco. A tal proposito, il capo del Comune Giorgianni ha ancora una volta sollecitato Gabrielli a far approvare al governo Renzi l'istituzione del ticket di 5 euro esclusivamente per i turisti escursionisti che giornalemente con i vaporetti giungono dalla Calabria e dalla Sicilia prendendo "d'assalto" le Eolie. Ad agosto - in media - sono circa 5 mila e naturalmente le piccole isole Stromboli (con il rischio vulcanico) e Panarea non possono sopportare questo "sbarco selbaggio". "Le piccole viuzze - spiega il sindaco Giorgianni - sono letteralmente invase. E in caso di fuga?". Il capo della Protezione civile Gabrielli già sei mesi fa aveva inviato una lettera al governo nazionale per invitarlo a deliberare il provvedimento, ma allora - quando sembrava fatta - la spuntarono le "resistenze politiche". In un primo momento difatti era stato deliberato, ma poi venne annullato. "Per noi - aggiunge il sindaco Giorgianni - sarebbe anche una boccata d'ossigeno per le casse comunali, ma pure per le nuove competenze che da ora in avanti passano all'Ente". Gabrielli - tuttavia - sbarcando a Stromboli si è reso conto della massiccia invasione di "turisti mordi e fuggi" che tra l'altro portano ben poco alle isole, considerato che si tratta di "toccata e fuga". Lo Stromboli - come si ricorderà - nelle ultime settimane è stato interessato in modo particolare da un trabocco lavico dalla terrazza craterica, prendendo lo stesso percorso dei trabocchi precedenti di giugno-luglio 2014, nella parte centrale della Sciara del Fuoco. L'inizio dell'attività effusiva è stato accompagnato da una serie di grandi frane di materiale caldo, che hanno rapidamente raggiunto la linea di costa, espandendosi orizzontalmente sulla superficie del mare per alcune decine di metri. Le spettacolari immagini riprese anche dalla telecamera termica posta a quota 190 metri sull'orlo settentrionale della Sciara del Fuoco, hanno fatto il giro del mondo. L'emissione di lava e la discesa di colate è avvenuta continuamente in maniera pulsante, con diversi flussi lavici successivi, che infine hanno raggiunto la linea di costa. Questa attività effusiva è continuata per diverse settimane richiamando sull'isola migliaia di turisti. Soprattutto per mare ove di notte da centinaia e centinaia di mega yacht anche di magnati russi, americani, sceicchi arabi, vaporetti e barche si è assisituto allo straordinario spettacolo. E il boom di Stromboli in questa estate è stato anche il boom delle Eolie...
Pannelli scientifici che illustrano la storia dell'attività vulcanica di Stromboli, telecamere dedicate che trasmettono in diretta le immagini dal cratere. Sono solo alcune delle installazioni della nuova sala espositiva del Centro operativo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), "Il Vulcano Informa", che dopo una chiusura per manutenzione e ripristino, lo scorso luglio ha riaperto le porte al pubblico. Obiettivo del Centro, realizzato grazie ad una collaborazione tra Ingv, Dipartimento della protezione civile nazionale (Dpc), Protezione civile della Regione siciliana e Comune di Lipari, è fornire informazioni scientifiche sul vulcano, sulla sua attività e pericolosità. Un punto di riferimento per la comunità locale e per i numerosi turisti italiani e stranieri che visitano ogni anno lo Stromboli (una media di 10 mila visitatori l'anno).
IL CENTRO OPERATIVO DELL'INGV CAMBIA LOOK.
Pannelli scientifici che illustrano la storia dell'attività vulcanica di Stromboli, telecamere dedicate che trasmettono in diretta le immagini dal cratere. Sono solo alcune delle installazioni della nuova sala espositiva del Centro operativo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), "Il Vulcano Informa", che dopo una chiusura per manutenzione e ripristino, lo scorso luglio ha riaperto le porte al pubblico. Obiettivo del Centro, realizzato grazie ad una collaborazione tra Ingv, Dipartimento della protezione civile nazionale (Dpc), Protezione civile della Regione siciliana e Comune di Lipari, è fornire informazioni scientifiche sul vulcano, sulla sua attività e pericolosità. Un punto di riferimento per la comunità locale e per i numerosi turisti italiani e stranieri che visitano ogni anno lo Stromboli (una media di 10 mila visitatori l'anno). "L'allestimento, è stato completamente aggiornato nei contenuti scientifici e rinnovato nella veste grafica, con la descrizione delle più recenti eruzioni del vulcano", afferma Maria Luisa Carapezza, primo ricercatore Ingv e responsabile del Centro. La sala ospita pannelli che illustrano l'attività di Stromboli, nonché alcuni prodotti eruttivi, come bombe e scorie.
E' inoltre visibile dall'esterno del Centro un monitor con le immagini in diretta dei crateri, riprese con telecamera termica e nel visibile. Il Centro Ingv di Stromboli, insieme con l'analogo Centro ''Marcello Carapezza'' di Vulcano, offre da circa 20 anni alla popolazione residente e ai numerosi turisti, informazioni scientifiche sui vulcani attivi delle Isole Eolie, riconosciuti dall'Unesco ''Patrimonio dell'umanità''. La Sala Visitatori ''Il Vulcano Informa'' del Centro operativo Ingv è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 fino alla fine di settembre. L'ingresso è gratuito. (Informazioni: tel. +39 090 986708, email ilvulcanoinforma@ingv.it) La nuova sala espositiva è stata inaugurata dal Presidente dell'Ingv, Stefano Gresta; hanno partecipato il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, accompagnato dal suo staff, il Direttore della Protezione civile della Regione siciliana, Calogero Foti, l'Assessore regionale alla Protezione civile, Giuseppe Bruno, il vice Prefetto di Messina, Antonietta d'Aquino, e il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni.
''A guidare i visitatori lungo tutto il percorso espositivo sulla storia del vulcano, ricercatori dell'Ingv e studenti universitari. Mentre telecamere dedicate trasmettono in diretta le immagini del cratere, insieme alle registrazioni dei sismografi operanti sul vulcano. Un modo per conoscere come viene monitorato un vulcano e il ruolo dei ricercatori nella comprensione degli eventi eruttivi e nello studio dei loro fenomeni precursori. L'esposizione è allestita in lingua italiana e inglese e ai visitatori viene distribuita una brochure illustrativa'', prosegue Carapezza. In un pannello, curato dal Dpc, vengono anche riportate le norme di comportamento da seguire su un vulcano attivo come Stromboli e che regolamentano l'ascesa ai crateri, attualmente sospese per ragioni prudenziali, considerato che è in corso un'eruzione. ''In poco più di un mese di apertura, dal 15 luglio al 23 agosto 2014, oltre 4.000 visitatori si sono recati al Centro, di cui il 78 % italiani e il 13% francesi, con massima affluenza nella giornata del 21 agosto (310 visitatori)'', prosegue la ricercatrice.
BOLLETTINO INGV.
Le immagini della telecamera termica non hanno evidenziato nessun evento riconducibile ad attività esplosiva visibile in superficie ai crateri sommitali del vulcano. Durante la mattinata è rimasta immutata l'emissione lavica prodotta dalla bocca situata a 650 metri di quota che si biforca alimentando due colate che si riversano sul pianoro di quota 600 m per poi tracimare da due distinte porzioni, verso la parte centrale della Sciara del Fuoco e verso il limite settentrionale in direzione del Bastimento. Si nota occasionalmente il rotolio di massi e detriti che si staccano dalla zona dei fronti lavici attivi presenti più a monte, che percorrono buona parte del pendio fino alla costa, soprattutto nella porzione centrale della Sciara del Fuoco. Si inizia ad osservare anche la comparsa del braccio della colata relativo alla porzione più centrale della Sciara del Fuoco.
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Foto di Rosaria Cincotta