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di Antonella Del Sordo

Sicilia e covid, cerchiamo di capire. Non mi do pace, da quando ha iniziato a circolare la notizia dell’arresto di alcuni funzionari dell’assessorato alla Sanità della regione Siciliana. L’assessore Ruggero Razza, indagato, si è dimesso, respinge le accuse e prende tempo, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Dalla trascrizione di alcune intercettazioni, egli avrebbe chiesto di “spalmare” i dati dei morti da covid per non superare la soglia dei 20 giornalieri.
Soglia che si sarebbe alterata in conseguenza degli errati rilievi generali, quelli che giornalmente si rendicontano all’ISS.

Le indagini dimostrerebbero infatti la falsificazione dei dati trasmessi all’ ISS. Si sostiene che la macchina abbia mentito per “svicolare” la zona rossa. Il presidente della Regione Nello Musumeci prende le distanze dal fatto in sé – sostenendo di non essere mai stato messo a conoscenza di quanto riportato dalla stampa – ma contestualmente difende l’operato dell’assessore.

I fatti sono evidentemente di una gravità assoluta, perché la manipolazione dei dati avrebbe potuto – o magari ha messo – a repentaglio la vita di miglia di persone: meno morti dichiarati, meno misure di prevenzione. Meno contagi presunti, più posti liberi fittizi in ospedale. Ergo: tutta la pianificazione, sia in termini di prevenzione che di cure, potrebbe essere stata evidentemente fondata su equazioni matematiche falsate.

La Sicilia per un anno se l’è cavata
La Sicilia, che se ne voglia dire, per un anno ha scampato il peggio. Chissà, forse solo per fortuna o per il clima o per chissà quale congiuntura astrale, ma ha scampato l’ecatombe. Ed è innegabile che abbia, se pur con un sistema sanitario “striminzito”, retto il colpo.

Come è indubbio che lo abbia retto con molte, moltissime meno risorse della Lombardia.
E oggi la Sicilia è fra le regioni più virtuose per la somministrazione dei vaccini.

Eppure tutti, i politici in primis, da stamattina sentenziano con il solito fare di chi sta in cattedra. E mentre attaccano lui, screditano tutta la Sicilia.

Tutti sparano a zero, puntano il dito “sull’adultero ” ma in pochi si stanno ponendo la domanda: perché e per chi? Quale reale vantaggio avrebbe portato e a chi, questa falsificazione? Che poi, nel caso dei morti, sembrerebbe trattarsi di una “rimodulazione” pianificata come conseguenza di errori di trasmissione. Errori che nei mesi di pandemia sono avvenuti in molte altre regioni: Lazio, Lombardia, Campania…

I bollettini che sono stati diffusi quotidianamente in questo anno hanno subito spesso variazioni (quasi sempre in aumento) e riportavano quasi sempre un asterisco (non completi, da completare, da verificare, manca una provincia manca una regione ecc.).

Questo perché non abbiamo una macchina pubblica digitalizzata e digital responsive. E se un burocrate a fine giornata ha dimenticato di inserire un dato o non l’ha inserito perché la linea è collassata, il dato non finisce nella conta. Punto a capo. E il giorno dopo si spalma. Che male c’è? Si scoprirà che l’hanno fatto in tanti in Italia, vedrete. Forse semplicemente, non tutti sono stati intercettati.

Non si può peccare di miopia sul caso della Sicilia
La mia non vuole essere una difesa cieca di questo sfrontato comportamento, ma neanche possiamo essere miopi. Tutti, e dico tutti, in tutta Italia, hanno dato i numeri. E mi pare che continuino a darne, con i numeri dei vaccini. La mano destra non sa cosa fa la mano sinistra, perché la nostra pubblica amministrazione è quella che è. Le informazioni sono circolate male su molti fronti. La Sicilia, non mi pare il peggior esempio.

In queste rimodulazioni più che il dolo e la scelleratezza, ci leggo pressapochismo e un Paese gestito per telefono. Quello che contesto ai signori dell’assessorato ovvero a tutti quelli che, direttamente e indirettamente, sono coinvolti in queste sabbie mobili, è la mancanza di trasparenza. L’errore di carico dati, si palesa. Non si manipola. Né per codardia, né per paura, né per essere i primi della classe.

Ben più grave sono i numeri aumentati sui tamponi, che avrebbero avuto come effetto immediato una scorretta lettura dell’RT. E qui mi fermo perché non ho elementi sufficienti per andare avanti. Ma sulla dirigente “mettici duemila tamponi rapidi in più” finita agli arresti, qualche dubbio sulla sua buona fede mi rimane. Perché un conto è coprire un errore, diluendo i dati. Un conto è inventare un dato.

Perché poi, gli assessori vanno. Ma i buracrati restano.(blitzquotidiano.it)

NOTIZIARIOEOLIE.IT

30 MARZO 2021

Stromboli-Vulcano, operazione anti-inquinamento della Cp con sequestri, denunce e sanzioni

Nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio per la salvaguardia dell’ambiente marino costiero da fenomeni di inquinamento, i militari della Guardia Costiera di Lipari hanno individuato tre aree demaniali marittime dell’isola di Stromboli in evidente stato di degrado, generato dall’abbandono incontrollato di rifiuti di vario genere.

I militari hanno provveduto a sottoporre a sequestro i beni oggetto di deturpamento e hanno deferito alla competente Autorità giudiziaria gli ignoti autori per le ipotesi di reato previste dal Testo Unico dell’ambiente.

Le indagini, finalizzate all’identificazione dei presunti responsabili e alla bonifica ambientale da parte dell’Ente competente, seguono un’altra importante attività di verifica e repressione di illeciti in materia ambientale eseguita dagli stessi militari sull’isola di Vulcano.

In questo caso ad essere oggetto di rilievo sono stati gli scarichi urbani ed industriali privi di autorizzazione o non correttamente gestiti da parte di alcune strutture ricettive insistenti sull’isola.

A seguito delle verifiche esperite, sono pertanto state elevate importanti sanzioni amministrative per un totale di € 18.000 e quattro persone sono state oggetto di segnalazione alla competente Procura della Repubblica.

Anche su tali fattispecie, le indagini degli uomini e delle donne della Guardia Costiera di Lipari proseguiranno al fine di garantire la tutela dell’ambiente marino e costiero in aree di evidente pregio naturalistico, per questo riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Stromboli, Luca Aquilone e company con "Vento Eoliano"

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Il movimento Vento Eoliano cresce e si rafforza ogni giorno di più per continuare le sue battaglie al fianco del popolo eoliano. Numerose le adesioni pervenute negli ultimi sei mesi che ci spingono a continuare sulla rotta tracciata e segno tangibile di una calorosa vicinanza dei cittadini.

Questa settimana diamo il benvenuto al giovane imprenditore turistico, Luca Acquilone, di Stromboli, che ha aderito a Vento Eoliano. Un valido ed insostituibile punto di riferimento insieme ad altri giovani dell’isola.

Avv. Francesco Rizzo Avv. Annarita Gugliotta Rag. Gianluca Giuffrè

Lipari, chiusura al transito della strada provinciale 180 di Porticello

L'interdizione avrà effetto dal 7 al 9 aprile 2021

La III Direzione "Viabilità Metropolitana" 1° Servizio - Ufficio "Programmazione OO.PP" della Città Metropolitana di Messina ha disposto la chiusura temporanea al transito della strada provinciale 180 di Canneto, al km 8+000 circa, nel Comune di Lipari.
L'interdizione sarà in vigore dal 7 al 9 aprile 2021.
La disposizione si è resa necessaria per permettere alla ditta che si sta occupando dell'attività decommissioning dell'area ex Pumex di procedere in sicurezza alla rimozione dei nastri trasportatori aerei che sovrapassano la strada provinciale 180.

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