di Aurora Bonanno Conti Natoli*
Il mio amico Francesco Marchese mi i nvia un articolo del Il Giornale. Lo leggo... La mente accende un ricordo.
Roma. La mia amica spoglia la sua casa dei mobili, accatastandoli in una stanza. Lo spazio lasciato libero ora è occupato da file di lettini pronti ad accogliere i bimbi, cui i giocattoli lanciati dai russi nella loro terra hanno spento la magia del delirio della luna nelle notti d’estate; l’immensità di smarrirsi nel mistero di uno sguardo; la gioia di giocare con il blu delle onde del mare.
Uno di questi bimbi depredato della capacità di deambulare, per anni amorevolmente fu accompagnato al Bambin Gesù; sette le operazioni che gli restituirono il dono rapinato. Nello scrigno del mio cuore è custodito di questi bimbi lo sguardo sereno dolce rassegnato. Madre chiamavano la mia amica.E’ S.A.R. Principessa India d’Afghanistan questa madre.
Ora 50 creature umane lanciano un grido di aiuto. Sono i traduttori afghani che hanno affiancato i nostri militari. Sono stati licenziati!
Dalla loro lettera inviata il 10 dicembre 2020: "Ci considerano spie degli infedeli, se verremo lasciati indietro busseranno alle nostre porte per tagliarci la testa…Siamo stati a fianco delle forze italiane nei momenti più duri e nelle aree più pericolose dell’Afghanistan occidentale. Vi preghiamo di non lasciarci indietro in questo momento critico..."
A Camp Arena, sede della Train Advise Assist Command West ( TAAC- W ),comando NATO a guida italiana della missione in Afghanistan “ Risoluto Support “ ( RS ), il 13 agosto 2020, si è svolta la cerimonia di avvicendamento tra il personale della 132^ brigata corazzata “Ariete“ al comando del generale di brigata Enrico Barduani e il subentrante della brigata alpina “Iulia“ al comando del generale di brigata Alberto Vezzoli.
Al Generale di brigata Alberto Vezzoli e a tutto il Personale della brigata alpina “ Iulia “ dedico questi miei versi dal titolo:
“ Cosa hai fatto ? “.
I lampi
si abbracciano nel
danzare dionisiaco
a svelare labirintici
segreti del “di dentro”
Quando il mio tempo
si sarà fermato
Dio :
cosa hai fatto
della tua vita ?
Il macchiare del
doloroso rimorso
si snoderà nella memoria
dipanandosi in forme
e colori.
Al perdono
il rancore.
Alla tolleranza
l’egoismo.
Alla mitezza
l’ira.
Cosa ho fatto
della mia vita?
Vestiti di inutile
scorrere
gli anni i mesi
i giorni le ore
E’ tardi ?
Per aprirsi al creato?
E’ tardi?
Per comprendere che
l’essere s’appaga
nel donare
e donare
e donare.
E l’erba canta
e l’acqua canta
e il cielo canta
*Scrittrice - Artista in Gioiosa Marea