gfontanidi Anna Maria Tonazzini

A Lucca è stata organizzata una mostra pensata insieme a Giuliano Fontani, il giornalista amico delle Eolie, deceduto prematuratamente.

Sono riuscita a portare a termine il suo desiderio.

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E' deceduto il giornalista Giuliano Fontani, aveva 67 anni.

Era un amico delle Eolie. Trascorreva le sue vacanze sempre a Vulcano e piu' volte ci aveva onorato dei suoi "pezzi" dall'isola delle Eolie.

Ai familiari le condoglianze del Notiziario.

IL RICORDO DEI COLLEGHI DEL QUOTIDIANO "IL TIRRENO".

Lutto nel mondo del giornalismo e del Tirreno per l'improvvisa scomparsa di Giuliano Fontani, 67 anni. Il corpo senza vita è stato trovato la mattina dai vigili del fuoco. Non rispondeva al telefono. La moglie era fuori Pisa. Fontani aveva assistito alla vittoria del Pisa sul Foggia.

Penna arguta e di brillante scrittura, Fontani ha trascorso una vita al Tirreno diventandone inviato di punta. Era anche un apprezzato scrittore e tra le sue passioni, oltre all'ippica, c'erano il calcio e il Pisa. In una nota il Pisa Calcio scrive: "Apprendiamo con profonda commozione la notizia della scomparsa di Giuliano Fontani storico giornalista pisano, amante dei nostri colori e da sempre vicino al Pisa. Questo lutto ci colpisce profondamente. Tutta la società si unisce al cordoglio per la scomparsa di un'altra figura storica della nostra città. Sentite condoglianze alla famiglia e a tutte le persone che lo hanno conosciuto e stimato".

Scrive sul proprio profilo Facebook Matteo Anconetani, nipote di Romeo: "Sono sotto choc... Abbiamo visto la partita accanto ieri ci siamo abbracciati eravamo felici.... Ciao Giuliano ora vai su e con Nonno portaci dove meritiamo...".

---Vulcano ha vissuto un giorno di lutto per la prematura e improvvisa scomparsa di Giuseppina Martello, 52 anni, figlia di una delle più note famiglie dell'isola. L'intera gmartellocomunità si è stretta intorno al fratello Bartolo non appena la salma è arrivata da Milazzo con il primo traghetto disponibile dopo giorni di totale blocco della
navigazione marittima. L'isola si è completamente fermata alla sirena della motonave Bridge della compagnia Ngi. Un lungo corteo funebre ha accompagnato il feretro prima davanti all'abitazione della contrada Porto di Levante, poi nella chiesa del porto per il rito funebre officiato dal don Lio.
Anche il parroco, nel rivolgersi ai fedeli dall'altare, ha ricordato la figura di Giuseppina, stroncata da un'insufficienza respiratoria che si manifestata nel mese di gennaio con una tragica virulenza.
Trasportata in elicottero all'ospedale di Messina la donna è sopravvissuta per una settimana grazie alle assidue cure dei sanitari,
poi il suo cuore ha cessato di battere. Una settimana di agonìa che ha visto un autentico pellegrinaggio di vulcanari, liparoti, messinei e milazzesi al capezzale della poveretta. I sanitari, nella notte fra venerdì e sabato, si sono dovuti arrendere al male, nonostante il ricovero nel reparto di rianimazione.
Giuseppina, già duramente colpita nel fisico che ne riduceva fortemente la mobilità, era un punto di riferimento per tutti gli
isolani e anche per tanti turisti che affollano l'isola nei mesi estivi. Il suo attaccamento e amore per l'isola, la sua conoscenza
delle persone, delle loro vicende, accompagnata dalla bonomìa e la gentilezza che dispensava con generosità, ne avevano fatto un
autentico punto di riferimento. Mancherà al suo fratello Bartolo, ma mancherà tantissimo anche ai parenti, agli amici, a quanti hanno avuto modo di conoscerla, seduta nella sua poltrona nella piccola veranda del porto, indaffarata ai fornelli dove profondeva la passione per la cucina e le tradizioni gastronomiche ereditate dalla madre. La straordinaria folla che l'ha accompagnata all'ultima dimora nel piccolo cimitero del Piano l'ha testimoniato con le lacrime e il silenzio.

---Nello spazio aperto del Ritrovo Remigio, davanti al pontile di attracco degli aliscafi, Tiziana Aiello espone l'ultima produzione delle sue opere. Avendo seguito negli anni il percorso artistico di questa giovane vulcanara c'è solo da rallegrarsi per la coerente evoluzione della propria espressività. Colpisce soprattutto la volontà di proporsi con temi e colori diversi, dagli infuocati paesaggi rossi stromboliano del passato agli attuali sfondi argentati di una fauna
marina che è tutt'uno con l'ambiente isolano.
Nella distinzione della linea pittorica Tiziana Aiello ha però mantenuta ben salda la propria creatività espressiva, con una cifra di grande personalità interiore, si direbbe anche di sofferenza, che si ritrova soprattutto nei quadri composti con gli specchi, dove un'umanità rovescia si affaccia alla ribalta, infrange le regole, chiede luce e visibilità anche con un certo fragore, alla pari di quei pesci che sembrano inerpicarsi verso la superficie in un istinto di
sopravvivenza disperato e ingannevole.
C'è un movimento vitale n quei pesci dipinti sul fondo di una cassetta di mercato, una dinamica che è il segno prepotente della
vita, si direbbe una reminiscenza del futurista Giacomo Balla, soggetti che non si arrendono al destino e sono protesi verso il nuovo
e la vita. Come c'è un tratto più intimo e più delicato nei sassi dipinti e propositi come piccoli scrigni del mare. Quest'anno Tiziana
ha segnato un grande passo avanti nello sforzo di comunicare il suo mondo attraverso le emozioni, sia quelle forti e simboliche, sia
quelle più delicate e intime.

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Le condizioni ambientali dell'isola lasciano a desiderare.
Terminati i lavori di pavimentazione della centrale via Anna Magnani e lasciate alle spalle le critiche per il protrarsi dell'opera fino al mese di luglio, in piena stagione turistica, l'attenzione si sposta su un canale naturale che sovrasta la baia di levante e che nel giro di poche settimane è stato trasformato in una discarica a cielo aperto.
Camionate di detriti sono state rovesciate in quel corso naturale che, quando è libero, convoglia le acque che scendono dal monte e le fanno defluire senza danni a valle. Ma l'incuria di alcuni, che hanno pensato di risolvere brutalmente il problema dei rifiuti (per lo più erbe, arbusti e sterpaglia tolta per la pulizia dei giardini privati) ha completamente intasato il canale, livellandolo alla strada che passa a fianco, la vecchia via del cratere.
Gli abitanti sono preoccupati. Quando arriveranno le prime piogge, specialmente i forti temporali di fine estate, l'acqua che scende dalle falde del monte non troverà più lo sbocco naturale nel canale e sicuramente si riverserà nella strada e nelle case. Insomma un disagio e un danno annunciato a cui bisogna rimediare non soltanto cercando di individuare i responsabili del grave abuso ambientale. ma anche intervenendo con ruspe e camion per restituire al canale il suo volto e la sua funzione.

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