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Le reazioni
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LETTERA APERTA DI MARIO LO SCHIAVO – DECANO DI GINOSTRA
Ho 83 anni, e sono il “decano” di Ginostra, dove sono nato, cresciuto, dove ho sempre vissuto e vivo, con mia moglie Maria, anche lei ottantenne, per 365 giorni all’anno, e dove vorrei rimanere anche dopo la mia esistenza terrena.
Da sempre, con la mia famiglia, e con alcuni compaesani, ho lottato per vedere riconosciuti quei diritti essenziali per condurre, nella mia terra, una vita civile e dignitosa, riuscendo a ottenere l’acquedotto, la pista eliportuale, la centralina fotovoltaica e il pontile, infrastrutture che forniscono servizi fondamentali di cui oggi TUTTI godono (compresi coloro che alla realizzazione di tali opere si sono opposti sempre e in ogni maniera).
Di questo sono orgoglioso!!!
Con la mia avanzata età, ho sempre cercato di dare il buon esempio e buoni consigli ai pochi giovani dell’isola, insegnando loro a lottare per il bene del paese, senza essere di fastidio per nessuno, ma nel contempo senza farsi intimidire da nessuno!
Sento il bisogno di confessare, alla società civile che, alla mia veneranda età, forse per la prima volta, mi sento mortificato e umiliato per quanto è successo venerdì scorso a Ginostra, quella stessa umiliazione provata anche da Pasquale Giuffrè, 76 anni, compagno di mille battaglie condotte per il bene comune, che, lo scorso venerdì mattina, incontrandomi con gli occhi bassi e tristi mi ha sussurrato: “andiamocene Mario, andiamocene, perché non siamo graditi!!!”
I GINOSTRESI NON GRADITI A GINOSTRA!! A casa loro!!!!
Considero ugualmente indegno e vergognoso far allontanare il giovane Gianluca Giuffrè - una gioventù sacrificata, come quella di mio figlio Riccardo, in decennali battaglie di civiltà - in quanto “non gradito”.
Vi assicuro che quanto accaduto non si è MAI verificato! Con nessuna amministrazione, a prescindere dal colore politico.
Nonostante certi comunicati palesemente contraddittori, cui solo chi non è in buona fede può dare credito, nonché il misero, triste, strumentale tentativo di chi ha cercato di ribaltare la verità - come può una persona, per sua stessa ammissione, ASSENTE!!! asserire cosa sia successo o no a terzi???!!! - penso che gli accadimenti siano noti a tutti e sia superfluo tornarci sopra.
Esprimo dunque la mia piena solidarietà alla famiglia Giuffrè e nel contempo li invito a perdonare chi forse pensa di essere chissà chi, di essere “non uguale” a tutti o che non farà la stessa fine di tutti, dimenticando che invece tutti siamo accomunati da un medesimo destino e che, un giorno, dovremo rendere conto al nostro Creatore.
A chi ha palesemente sbagliato suggerisco semplicemente di tornare a Ginostra, accettare il DEMOCRATICO CONFRONTO con la comunità, chiedere scusa oppure di dimettersi.
di Emanuele Carnevale
Desidero esprimere il mio punto di vista in merito al dibattito che in questi ultimi giorni occupa sui social la nostra attenzione, con l'intento di mantenere un dialogo costruttivo e rispettoso, senza alimentare ulteriori polemiche.
Ho sempre sostenuto l'importanza del rispetto dei ruoli e dell'ascolto delle esigenze della nostra comunità. Ogni attore della politica, e non solo, deve essere costantemente consapevole del proprio ruolo e delle responsabilità che ne derivano. È fondamentale che le nostre azioni siano sempre orientate al bene della collettività, prestando attenzione alle sue necessità e rispettando il ruolo che ciascuno di noi riveste.
In ragione di quanto sopra, desidero fortemente sottolinearne il costante impegno, dell’Assessore Regionale al turismo Elvira Amata, a rappresentare le istanze delle Isole Eolie. Insieme, stiamo affrontando questioni cruciali come i trasporti marittimi, l'ospedale, le infrastrutture sportive e la valorizzazione del nostro patrimonio turistico. Abbiamo anche sostenuto eventi significativi per la nostra comunità, dimostrando che l'assessorato è presente e attivo, non solo in occasioni di visibilità, ma anche nel quotidiano.
Invito, quindi, tutti a riflettere sul fatto che la vera politica è quella che ascolta e risponde ai bisogni dei cittadini, senza divisioni. La nostra comunità merita attenzione costante e un impegno concreto per affrontare le sfide che ci troviamo davanti. Solo unendo le forze e mantenendo un dialogo aperto con tutti, nel rispetto reciproco, potremo lavorare per il futuro delle nostre isole.
Siamo tutti parte di questa comunità e, come tali, dobbiamo operare con rispetto, responsabilità e un forte senso di collaborazione. Non dobbiamo mai dimenticare che le nostre isole stanno attraversando un momento difficile e hanno bisogno dell'impegno di tutti nessuno escluso .”
Il Punto e Virgola
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Esiste il mancato avvicinamento o il tecnico allontanamento di Gianluca Giuffrè dalla passeggiata e guardata del gruppo di lavoro con in testa il sindaco di Lipari in visita tecnica a Ginostra. L'accaduto merita qualche riflessione da chi come giornalista, da 51 anni, ha subito situazioni simili. Ancora non sappiamo se Gianluca Giuffè era presente come ginostrese, come operatore turistico, come scrittore, come giornalista, come presidente del circolo dei cittadini ginostresi o come politico e presidente del circolo Fratelli di Italia-Isole Eolie.
Io posso ricordare quello che si prova quando ciò accade. Ancora oggi, in piazza Mazzini, si sentono le urla per il mancato accesso ad un tavolo tecnico insieme al web master o i colpi di telefonino politico che hanno sfiorato la mia testa, il forte gridare per il mancato ingresso all'ospedale di Lipari a telecamere accese e microfono in mano, l'espulsione dal tavolo stampa (pagato dai cittadini) del consiglio comunale, la visione di chi ha sputato sulla telecamera, il vip che mi ha spinto nel porto di Marina Corta con il rischio di farmi cadere a mare, il marito della Reale che voleva sequestrare il filmato nella telecamera della tv e quanto altro basta.
Sappiamo che la politica é spesso nervosa e non può essere disturbata. E' la fretta dei conti. Gianluca é stato subito difeso con grandi messaggi e interventi così come il sindaco ha trovato i suoi difensori. sdoganando anche "la scuola del Notiziario" (tanto criticata), con una lettera in sua difesa non firmata. Come gira la vita.
Io sono orgoglioso di essere stato difeso col silenzio di tutti. I lettori di allora come quelli di oggi continuano a seguire la mia informazione. E' questa la migliore risposta alla politica vincente finchè dura con la controprova che appena il vento gira saremo sempre sulla cronaca del dover andare via. Solitamente chi é più intelligente cede, gli altri si votano e si voltano a vicenda. Oggi qua domani la. Un po' giostra e un po' Ginostra...
di Rosa Oliva
Bella soddisfazione, imitato da chi criticava, con una sostanziale differenza, tu da giornalista hai rispettato la privacy dello scrivano di turno che segnalava, loro ricorrono ad una difesa d'ufficio del loro operato, cose mai viste ed anche preoccupanti.
In termini medici è una patologia? Come si chiama? In termini politici mai vista una cosa del genere.
Ora che ci penso, in Sicilia abbiamo avuto un tristissimo momento, fu durante la "Primavera Palermitana" che i "Corvi " distribuirono veleno e fango a quintali, ma dicono che non erano "politici" - senza parole -
di Iona Bertuccio
Stromboli, per l'emergenza riunioni-sopralluoghi e polemiche...100 mila euro per le "ceneri vulcaniche". La replica del sindaco Gullo...
Lipari, Canneto in via Cesare Battisti è caos per traffico bloccato a causa di un soccorso con ambulanza. Circolazione ritornata regolare...
Il messaggio del pontefice
Il Papa ai giornalisti: «La verità cambia il mondo, ma siate veri voi per primi»
Giubileo della comunicazione, il Papa: «Liberate i giornalisti incarcerati nel mondo»
di Gian Guido VecchiDalle sette del mattino diecimila giornalisti hanno varcato la porta santa di San Pietro nel giorno del «Giubileo della comunicazione» (Corrieredellasera.it)
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