di Federico Latteri

Ci troviamo a Salina, nell'arcipelago delle Eolie. Virgona è un'azienda a gestione familiare impegnata nelle attività agricole tradizionali isolane tra le quali la viticoltura occupa un posto di assoluto rilievo. 

I vigneti si estendono per 4 ettari e mezzo in una zona collinare del territorio di Malfa, area che corrisponde alla parte settentrionale dell'Isola. Sono diverse le varietà di uve coltivate: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Corinto Nero, Insolia, Catarratto e, naturalmente, Malvasia, il vitigno più importante dal quale si ottiene la Malvasia delle Lipari, vino dolce rinomato e apprezzato ovunque.

Come in tutte le piccole isole, siamo di fronte ad un ambiente unico, una sorta di microcosmo dove gli aromi e i sapori sono particolari, intensi, fortemente caratterizzanti. La famiglia Virgona, animata da passione e attaccamento alla propria terra, mira a realizzare vini dal gusto genuino e naturale che siano in grado di raccontare i luoghi da cui provengono. Annualmente vengono prodotte 30 mila bottiglie.

Molto varia la gamma dei vini con bianchi, tra i quali una Malvasia secca maturata in barrique e un vino da Corinto vinificato in bianco, un rosso, un rosato, l'unico spumante da Malvasia fatto alle Eolie e la Malvasia Passito. Completano l'offerta due birre artigianali, una al cappero e una alla Malvasia, conserve, pesti, marmellate, capperi e cucunci.

Degustiamo la Malvasia delle Lipari Doc Passito 2012, un'interessante espressione del terroir di Salina che ha proprio nella tipicità il suo punto di forza. E' fatto con Malvasia di Lipari per il 95 per cento più un 5 per cento di Corinto Nero. Le uve provengono da vigneti situati su un suolo di origine vulcanica a 250 metri sul livello del mare. Il sistema di allevamento utilizzato è la controspalliera con potature a guyot e cordone speronato e le rese sono di 45 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente durante la seconda decade di settembre. Segue l'appassimento delle uve al sole sui graticci che si prolunga per circa 25 giorni. La vinificazione prevede diraspatura, poi una fase di criomacerazione a 8 gradi centigradi per 24 ore e infine la fermentazione alcolica ad una temperatura controllata di 15 gradi per 25 giorni. Quest'ultimo processo viene bloccato al raggiungimento del desiderato grado alcolico. A questo punto avremo un residuo zuccherino di 130-140 grammi per litro.

Versato nel calice, il vino presenta un colore giallo ambrato di buona intensità. Ha un naso ricco e composito con profumi di datteri, fichi, miele, agrumi canditi e sentori di frutta secca. Il sorso è pieno, strutturato e provvisto di una freschezza che ben bilancia la dolcezza. Deciso e autentico il gusto con uva passa e miele in evidenza, arricchiti da un cenno agrumato. Nel lungo finale riscontriamo una nota sapida che contribuisce a dare slancio a favore della bevibilità. Si abbina perfettamente a tanti dolci siciliani, soprattutto se a base di mandorla o di ricotta. E' ottimo con i formaggi stagionati e con quelli erborinati.(cronachedigusto.it)

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