gsirnapiccolaGran pasticcio del manager Gaetano Sirna il quale è stato condannato per comportamento antisindacale, su ricorso presentato dalla Uil-Fpl. Adesso sono a rischio le assunzioni operate dall'Asp di Messina.

Infatti, il giudice del Lavoro del Tribunale di Messina, accogliendo il ricorso presentato dalla Uil-Fpl, ha ritenuto antisindacale il comportamento tenuto dal commissario straordinario dell'Asp, Gaetano Sirna, in ordine alla mancata comunicazione alla parte sindacale da parte dell'Ente, avente ad oggetto l'adozione del piano triennale del fabbisogno del personale 2017-2019. In buona sostanza il dott. Sirna – secondo quanto si legge nel dispositivo della dott.ssa Graziella Bellino, avrebbe proceduto all'adozione della relativa delibera senza darne preventiva comunicazione alla parte sindacale ricorrente, con la quale avrebbe dovuto concertare il Piano. Lo stesso giudice ha disposto la disapplicazione della delibera in oggetto con evidenti conseguenze che ne potranno derivare dall'adozione del piano triennale che adesso dovrà essere rivisto e, soprattutto, concertato con le parti sindacali. Il manager della Sanità, Gaetano Sirna, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali.

"Siamo soddisfatti per l'accoglimento del nostro ricorso – afferma Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl di Messina – dal momento che da subito avevano riscontrato un evidente comportamento antisindacale da parte del dott. Sirna, il quale ha ritenuto opportuno procedere all'azione del Piano senza tenere conto della parte sindacale con la quale avrebbe dovuto concertare l'adozione del Piano".(messinaoggi.it)

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Denuncia alla Guardia di Finanza da parte di un medico dell'azienda secondo il quale il direttore generale non poteva essere nomitato. Ma le norme sarebbero superate da tempo.
"La nomina del dottore Gaetano Sirna a direttore generale dell'Asp di Messina è illegale. Sirna è incompatibile, perché nell'Azienda lavora la moglie, ed è lui che decide se confermarla o meno nell'incarico. Ma soprattutto perché è ancora inquadrato al Sirina di Taormina, violando così l'articolo 3 del DPR 502/92". Il dottore Pietro Mondì, psichiatra del materese da tempo operante a Messina, è sicuro della sua tesi, tanto da metterla nero su bianco in un esposto presentato a fine luglio alla Guardia di Finanza di Messina e di Palermo.

Nella denuncia di due pagine, il dottor Mondì spiega che Sirna, direttore dell'UOC dell'ospedale Sirina di Taormina, è stato nominato direttore generale dell'Asp pur conservando il suo inquadramento, dove è stato posto in aspettativa senza assegni. I due profili, però, secondo Mondì, sono causa di incompatibilità, anche in caso di aspettativa senza assegni. In più, Mondì parla di una incompatibilità "di fatto" dovuta alla circostanza che la moglie di Sirna è Direttore di struttura complessa, cioè ex primario, all'ospedale Barone Romeo di Patti, quindi alle dirette dipendenze del marito.

Sereno il direttore generale Sirna, secondo il quale le dichiarazioni del dottor Mondì sono del tutto destituite di fondamento considerato l'incompatibilità tra direttore generale e dipendente è una previsione superata dalle norme più recenti. Sarà ora la Guardia di Finanza a valutare se ci sono davvero profili di incompatibilità o se la denuncia non trova fondamento.

----Maria Lili Klein, moglie del neo manager dell'Asp di Messina Gaetano Sirna, è il nuovo primario di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Patti (Me). A firmare la nomina è stato l'ex commissario dell'Asp di Messina Manlio Magistri; la delibera risale allo scorso 29 maggio, due giorni dopo l'ok da parte della commissione Affari istituzionali dell'Ars ai 17 manager nominati dalla giunta regionale, tra i quali Sirna, incaricato di guidare l'Asp di Messina.

Nella delibera si legge che la nomina è stata fatta dopo che l'Asp ha ottenuto l'autorizzazione da parte dell'assessorato alla Salute, nota acquisita il 28 maggio. L'Asp aveva chiesto l'intervento dell'assessorato in deroga al divieto impartito alle Aziende sanitarie regionali, proprio dall'assessorato con una apposita nota del 21 novembre del 2012, di procedere alla copertura di posti vacanti o carenza di organico fino alla definizione del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera. La richiesta di deroga è stata motivata in base «all'indifferibilità ed urgenza dell'incarico».

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