“La Regione Sicilia ha già impegnato, e quasi completamente speso, 104 milioni di euro per le infrastrutture portuali delle isole minori.
Abbiamo predisposto interventi per il consolidamento dei moli e, la novità, la realizzazione di altrettante stazioni marittime. Stiamo lavorando perché dalla prossima estate anche i porti minori possano essere attrezzati con stazioni marittime”. Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci a margine dell’inaugurazione del porticciolo di Sant’Erasmo, a Palermo.
Si apre tra dodici giorni a Roma il tavolo tecnico-istituzionale sulla “continuità territoriale” per gli aeroporti siciliani di Comiso e Trapani.
A presiederlo sarà il governatore della Sicilia Nello Musumeci che, su delega del Governo nazionale, ha già fissato l’incontro il 12 febbraio, alle 10, presso la sede del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
La conferenza dei servizi, prevista dalla legge n. 388 del 2000, si propone di individuare il contenuto degli oneri di servizio pubblico – in relazione ai livelli tariffari, ai soggetti che usufruiscono di agevolazioni, al numero e agli orari dei voli, alle tipologie degli aeromobili nonché alla capacità dell’offerta – da imporre sui collegamenti aerei tra gli aeroporti di Trapani e Comiso ed alcuni scali nazionali.
Insieme a Musumeci, parteciperanno alla riunione l’assessore regionale delle Infrastrutture e della mobilità Marco Falcone, i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’amministrazione regionale, dell’Enac, del Comune di Trapani, del Comune di Comiso, della società Airgest di Trapani, della So.A.Co e dell’aeroporto di Comiso.
“Il Governo regionale – commenta Musumeci – ha da sempre posto fra i suoi obiettivi quello di risolvere l’annosa questione della continuità territoriale, troppo spesso oggetto di discussioni senza risultati. E’ arrivato il momento di dare una soluzione concreta ai tanti disagi subìti dalla popolazione residente nell’Isola a causa delle onerose tariffe del trasporto aereo. La necessità dei cittadini siciliani di essere agevolmente collegati con il resto del Paese deve prevalere, in un’ottica di bilanciamento, sui meri interessi economici delle compagnie aeree”.