L’Amministrazione Comunale invita i propri concittadini ad osservare un minuto di silenzio oggi 18 Agosto 2018 alle ore 11,50 per rispetto e solidarietà nei confronti delle vittime della tragedia di Genova dello scorso 14 agosto.
Invita altresì le attività commerciali a coinvolgere chi si trovasse a quell’ora all’interno dei propri locali al fine di una più corale partecipazione al lutto dei nostri connazionali.
Si dispone infine di apporre le bandiere a mezz’asta in tutti i pubblici uffici.
L’Amministrazione Comunale
L'INTERVENTO
di Michele Sequenzia
Tutta l’Italia partecipa al dolore di Genova, delle tante vittime, di chi ha perso tutto, di una laboriosa comunità di tantissimi lavoratori che teme il peggio, futuro incerto, dopo la caduta del ponte Morandi. Ma chi è il responsabile di questo crollo ? E quanti altri ponti, viadotti, sotto passi, sono oscenamente pericolanti, insicuri, mortali? E quanto male ha fatto la politica, dei traffici illeciti, che per decenni ha pesantemente speculato sul territorio martoriato e devastato dalle potenti lobby finanziarie ?
Quanto, costa ed è costata agli italiani tale immensa devastazione ? Chi ne parla è subito additato come « mostro ». Da linciare. Dove è finita la « libertà d’informazione » ? Chi denuncia è costretto al silenzio. Condannato per aver detto la verità ! E che cosa sta facendo la Magistratura in difesa dei cittadini , della Stampa, che onestamente denunciano? Invece di tanto opportunismo politico, di saccheggi della volontà popolare, quanti lutti, disgrazie potevano evitarsi ?
E chi oggi si rende conto dello spaventoso, enorme traffico autostradale infernale carosello che occupa ogni spazio, rende invivibile la vita , di un territorrio ormai al collasso, fa aumentare ogni giorno , ovunque, il pericolo di nuovi crolli. ? E tutti a credere nel boom turismo, di masse di turisti su enormi navi, che opprimono il nostro paesaggio. Dove il profitto, il gretto egoismo , deve prevalere su ogni altro bene ?
Era dunque necessario « politicamente » che il ponte Morandi fosse tenuto aperto, anche se insicuro, per mantenere 24 ore su 24 il poderoso, costante flusso autoveicolare, di enormi bus gran turismo, caravan, moto, SUV, ogni tipo di cilindrata, le sterminate colonne di autocarri pesanti oltre 7 tonnellate con tutto il pienone di turisti che lo attraversa : era dunque obbligo fare il pieno di tickets- venduti ai caselli per ferragosto !
Oggi è chiaro a tutti che Il ponte Morandi, stravecchio, bacato, insicuro, agli estremi, doveva essere chiuso già da tempo. Cinquant'anni fa c'era una fiducia illimitata nel cemento armato. Si credeva fosse eterno. Invece si è capito, solo ora, che dura solo qualche decennio.
Chi è il responsabile, alto funzionario Regione Liguria, che non ha mai denunciato il pericolo di imminente crollo ? Chi governa la Liguria, chi ha la responsabilità su tante vite umane, che cosa ha fatto ? Già cinque anni fa, nel lontano 2013, il Movimento Cinque Stelle , oggi a capo del governo italiano, si era espresso decisamente contro il progetto della nuova bretella auto- stradale, a nord di Genova, che avrebbe allegerito il pesante traffico tra le due riviere, diminuendo sensibilmente il transito sul ponte Morandi.
In particolare, precise, ufficiali storiche dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle, - oggi fatte rapidamente cancellare dal web- dimostrano che il Movimento aveva espresso chiaramente senza alcuna ombra di dubbio che la nuova progettata ed approvata bretella autostradale ligure « non era per nulla necessaria » , fingendo di non vedere lo stato disastroso del ponte Morandi, contrapponendo argomenti di puro sfacciato hopportunismo politico, del tutto lobbystici, dato per sicuro che bastava ….. » la bontà costruttiva , la poderosa struttura portante e la solidità del ponte Morandi »…., oggi ridotto ad un cumulo di macerie.
Negando l’evidenza di ogni imminente pericoloso crollo, secondo il Movimento Cinque Stelle, sarcasticamente, a voce del suo leader affermava che il ponte Morandi, "potrebbe stare su altri cento anni", in contrasto con quanto evidenziava una relazione di Autostrade del 2009.
Tale relazione di Autostrade, assolutamente veritiera, sottolineava invece la persistente necessità di interventi di pesante manutenzione sul ponte Morandi. Vi si denunciava lo stato di precarietà, di continue spese, di un’ opera in avanzata decomposizione, ripresa e piu’ volte riportata dal Bollettino Ingegneri di Genova , che ne sottilineava la « critica situazione generale dell’intero manufatto ».
Negando la reale situazione di gravissima compromissione delle strutture portanti del ponte Morandi, Il Movimento 5 Stelle, precisava che il ponte era di per se « solidissimo. »
l’ing. Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in C.A. e C.A.P. dell’Università di Genova, di tutt’altro avviso, scrive :
“Il Viadotto Morandi il cui costo è cresciuto spaventosamente durante la sua costruzione,ha presentato seri aspetti di staticità, modifiche, aggiustamnenti, toppe e tacconi, tutta roba inutile, un’erronea valutazione degli effetti viscosità del calcestruzzo, oggi praticamente corroso, di nessuna tenuta, presenta continui dislivelli stradali. Fin dagli anni ’80 il ponte era insicuro. Ripetute correzioni, con costi rilevanti, hanno permesso accettabili condizioni di semi-orizzontalità”.
E noi che lo abbiamo percorso per anni, che cosa abbiamo fatto ? Ma già allora, la gente, tutti quelli che vivono a ridosso del ponte, appicicati al ponte, era preoccupata, circolavano voci di « potenziali crolli ». I notevoli costi della continua manutenzione straordinaria del ponte, nel 2016 avevano portato lo stesso ingegner Antonio Brencich autorevole professore associato di Costruzioni in cemento armato all'Università di Genova, a sostenere che "tra non molti anni i costi di manutenzione supereranno i costi di ricostruzione del ponte: a quel punto sarà giunto il momento di demolire il ponte e ricostruirlo". Il 3 maggio 2018 la Società Autostrade comunicava che era presente un appalto in scadenza l'11 giugno di 20 159 000 euro per l'adeguamento strutturale del viadotto. Ma senza risultato.
Contro ogni logica, sta di fatto che il Movimento Cinque Stelle riteneva, già 8 anni fà, fossero voci che malignavano sulla "favoletta del crollo del ponte Morandi". Una frase oggi che pesa come un macigno. Ignorarne la gravità è tipico sfoggio di ignoranza del Movimento 5 Stelle, che oggi cerca di nasconderla.
Il suo, tanto amato, carismatico capo, che tante speranze ha calpestato, mentiva odiosamente ieri e mente ancora oggi. Mente al popolo italiano, a tutti noi. Il ponte Morandi oggi è ridotto ad un cimitero, ha sepolto tutte le ipocrisie che lo hanno fatto nascere.
Da cio’ che resta del suo dilaniato corpo, emergono tutte le falsificazioni, le contraddizioni , gli errori della sua costruzione. Il suo crollo ha causato immensi dolori in tutta la popolazione, decine di vittime innocenti, gravissime tensioni politiche ed amministrative, immensi danni.
La popolazione è in ginocchio, tutta l’Italia è in lutto, Genova è spaccata in due.
Cio’ che è accaduto è quanto di peggio poteva accadere a una importante rete autostradale che collega Genova, il suo importantissimo, strategico, porto che respira con l’intera economia europea. Un danno inestimabile per l’economia nazionale. Un tragico futuro per chi dovrà abbandonare la propria casa .
Una tragedia per chi ha perso tutto e non conosce il suo futuro..
Siamo dolorosamente vicini a chi oggi è in lutto. Siamo tutti costernati, avviliti, preoccupati. Tutto cio’ non doveva accadere. Non riusciamo a capire come l’intera poderosa macchina amministrativa ligure, sindaci ed assessori, polizia, vigili del fuoco, tecnici dei trasporti, corpi di vigilanza, manutentori, controllori, etc..non abbia segnalato in tempo il pericolo di crollo, una eventualità che appare in tutta la sua spaventosa evidenza, come loro compito principale, e non abbiano fatto nulla per evitare questa immensa catastrofe.
Qualunque persona di buon senso, pur senza titolo, senza lauree, neppure geometra, semplice persona minimamente istruita, lo avrebbe dovuto fare. Ma si è preferito tacere. Un viadotto, di enormi dimensioni, ormai pericolante, visibilmente ad occhio nudo sbrindellato, cadente, fratturato, piagato, segnato dal tempo, in coma,non poteva passare inosservato.
Oggi è tardi. Oggi ci si dispera, si piange. Ognuno da la colpa all’altro. E’ tutta colpa di Tizio. Noi non eravamo al governo. In Italia amiamo semplificare, non siamo seri.
Poi paghiamo i conti salati, odiandoci reciprocamente. In realtà siamo tutti colpevoli, siamo noi tutti sul banco degli imputati. "Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale.”
Il ponte che giace ora squarciato sul Polcevera è il simbolo della nostra cattiva coscienza.
Siamo noi che lo abbiamo mal costruito. E ora lo abbiamo capito. Oggi è tardi. Non abbiamo avuto il coraggio delle nostre azioni. Abbiamo preferito non vedere, tacere, far finta di nulla. Ipocriti, presuntuosi ed ignoranti.