La Porto Imperia Spa, concessionaria delle aree portuali di Porto Maurizio, è fallita. A comunicarlo il sindaco di Imperia, Carlo Capacci: «Ho ricevuto in Comune l'amministratore unico della Porto Imperia spa, Giuseppe Argirò, che mi ha comunicato di aver ricevuto la notifica da parte del Tribunale di Imperia della sentenza di fallimento della società».
Il 14 maggio scorso, il tribunale collegiale di Imperia si era riservato la decisione sulla revoca del concordato. Il regime concordatario era stato concesso per salvare la società dal fallimento, ma a marzo, gli amministratori giudiziari nominati dallo stesso tribunale hanno chiesto la sospensione della procedura.
Le cause del dissesto economico della società (partecipata al 33% dal Comune di Imperia, e dal restante da Acquamare e da una cordata di imprenditori locali) sono da ricercare dagli accordi tra la spa stessa e Acquamare, società riconducibile all'imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone, ora a processo a Torino con l'accusa di truffa ai danni dello stato proprio per i lavori di costruzione del porto di Imperia.
La società era indebitata con le banche, che hanno acceso un'ipoteca di 280 milioni di euro sulle strutture portuali, ed aveva un contenzioso con l'agenzia delle entrate per 140 milioni di euro di tasse evase.