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di Lina Paola Costa

Buon giorno Direttore, nel ringraziarla per aver pubblicato la segnalazione dei giorni scorsi, torno a inviare altre due foto per documentare come la scuola si sia mossa tempestivamente ieri e oggi a proposito dell'ipogeo di via Stradale: la Dirigente Fanti in persona ha smosso parte del recinto divelto e il commesso Li Donni stamane ha apposto il sigillo a nastro per la segnalazione del pericolo. A entrambi va porto un ringraziamento, anche se non ho potuto immortalarli al momento, perché ero in classe. D'altronde, non occorre pubblicare i volti della gente che lavora per manifestare la concretezza dei fatti. Il resto però deve farlo il Comune.

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----Dopo lungo cercare il bandolo della matassa, ho inviato alla mia sede di lavoro questa lettera, perché anche istituzionalmente si faccia un passo per contribuire a risolvere questa situazione leggermente indecorosa, ma che non dipende dalla scuola. In passato interventi volontari o di associazioni locali hanno scongiurato il disdoro permanente e il pericolo, presso l'ipogeo di via Stradale. Quest'anno tutti tacciono e tutto resta fermo. L'ipogeo non vota. Ecco il testo inviato. (...) Come da precedente comunicazione verbale, sono a segnalare uno stato di pericolo venutosi a determinare in area adiacente al plesso scolastico e al palazzetto dello sport. L'ipogeo ivi esistente quest'anno è stato lasciato in uno stato di colpevole incuria e degrado, fra l'erba alta giace spazzatura, uno scatolone e una bicicletta da piccoli. La rete di recinzione lato scuola è stata sfondata e divelta: le foto mostrano come si possa entrare e uscire a rischio di ferirsi con fili di ferro volanti ​ ed è alto il rischio che ​un minore​ entri attratto dalla bicicletta, senza valutare il salto che - coperto dall'erba alta - si nasconde rispetto alla profondità del fondo dell'ipogeo. Nell'ipogeo è cresciuto persino un albero di fico. Ma come si fa a trascurare in questo modo un sito antico? Ci sono solo due ipogei a Lipari centro, non duecento: uno è a tutela di un cittadino volontario; l'altro è questo. Possibile che chi di competenza (il Comune di Lipari) non possa provvedere a manutenerlo, diserbando in poche ore, e ​operare ​affin​ ch é non si creino pericoli? Lo stato attuale è indecoroso e soprattutto incredibilmente pericoloso: se qualcuno torna a infilarsi dentro l'area dell'ipogeo e non valuta il vuoto che c'è sotto, si ammazza letteralmente! L'altro giorno hanno tagliato l'erba a scuola: non si poteva allungare di due metri e diserbare anche l'ipogeo che, lato scuola, è bordato dallo stesso ​tipo di pavimentazione , come dimostrano le foto?

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PERDURA IL DEGRADO

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Il colpevole alla fine è lui: Virduzzu-Pitruzzu, Virduzzu-Pitruzzu, Virduzzu-Pitruzzu come da settimane suonava il trailer televisivo con questo jingle dialogato assai simpatico, e pare estemporaneo, fra Montalbano e Catarella .
Virduzzu interpretato da quel Sebastiano Lo Monaco, assai noto al pubblico teatrale di Catania come del Piccolo Teatro di Milano, ma che a Lipari ricordiamo assai vivamente perché recitava a volte con la compagnia Salmieri negli anni d'oro delle rappresentazioni al Castello.
E di Fabrizio Bentivoglio – qui rappresentante di gioielli e attempato tombeur des femmes, il Bonfiglio ingiustamente sospettato – si ricorda Lipari quando, negli anni del Festival delle Isole Eolie e della cospicua Rassegna Cinematografica estiva, veniva al Castello a ritirare premi, a partecipare ad eventi e saldare circuiti che spaziavano dalle rassegne come Un certain regard ad altri festival cinefili di pregiato livello.
Allora non aveva il ciuffo argentato, Fabrizio Bentivoglio, ma era il cinema, lo rappresentava forse più dell'altro assiduo, Nanni Moretti, che tradì le Eolie con la denigrante immagine degli elefanti al porto di Panarea in Caro Diario (ma quella è un'altra storia).
Un'altra Lipari, viva e stimolante, al pari di quello che d'inverno proponevano le sale d'essai più cittadine, dallo Stretto alla Capitale alla Milano che celebrava tutto-Wim-Wenders all'Obraz...
Alla fine comunque, quello che la Rai propone "con la scusa di Montalbano" è un bel giro di talenti. E le Eolie possono sentirsi parte di un mondo più ampio, al di là delle corte ombre dei campanilismi.

---Auguro buon anno, e propongo questo pezzo da Repubblica-Firenze, che comprendere il peso dell'assenteismo in consiglio comunale... l'anno scorso a Lipari hanno approvato il bilancio per il rotto della cuffia, e mi ero compiaciuta con chi aveva lavorato per la riconvocazione a numeri garantiti perché altrimenti il nostro Comune avrebbe pagato una altissima sanzione. In questo caso l'inedia di consiglieri assenteisti ha rovinato una professionista di Massa!

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di Laura Montanari

Il sogno del posto fisso nel settore pubblico, per Sara, si è schiantato la notte di San Silvestro a Massa quando, il resto d'Italia metteva in frigorifero lo spumante e lei, in lacrime, vedeva crollare la certezza di quell'impiego part time in farmacia. Il consiglio comunale infatti non è riuscito, al terzo tentativo, ad approvare il bilancio consolidato e per lei e per altri quattro, il lavoro dato per certo è scomparso. "La mia compagna si è licenziata da una farmacia privata perché voi gli avete detto di farlo per poter firmare il nuovo contratto con il Comune" ha protestato Simone, il compagno di Sara Buonocore, 35 anni e due gemelle in arrivo. Lei che era stata in aula la volta precedente, al terzo tentativo è rimasta a casa e quando le hanno comunicato cosa era successo ha avuto un malore. "Non riesco ancora a crederci, è così crudele. Non mi occupo di politica e non capisco come mai dei consiglieri non si presentino per far saltare un bilancio in cui sono previste delle assunzioni in un Paese dove il lavoro manca" spiega Sara con gli occhi gonfi.

Laureata in chimica e tecnologia farmaceutica, lavorava da tempo in una farmacia privata: "Mi trovavo anche bene. Ma poi mi hanno chiamato dal Comune per un concorso che avevo fatto nel 2011 appena laureata e così ho pensato che quel posto fisso fosse più sicuro di quello che pure avevo io a tempo interminato nel settore privato". Ma cosa è accaduto l'altra sera in consiglio comunale? Il sindaco Pd Alessandro Volpi ha tentato per ben sei volte, e in tre giorni diversi, l'approvazione dell'atto in consiglio, convocando una seduta addirittura alle 21 del 31 dicembre, ma non è mai stato raggiunto il numero legale poichè manca buona parte della maggioranza. In aula, nelle ultime settimane, non erano presenti, oltre all'opposizione, anche numerosi consiglieri della sua coalizione: Mdp, Psi, liste civiche e parte dei renziani (che a Massa è la corrente di minoranza). Una crisi politica che anticipa il voto della prossima primavera, quando si deciderà il nuovo sindaco della città di Massa.

"L'hanno fatta licenziare - si arrabbia il compagno di Sara - e adesso la lasciano senza un lavoro. Stiamo valutando di ricorrere a vie legali". L'assessore al personale, Silvana Sdoga, fa sapere che l'Amministrazione proverà "a parlare con gli ex datori di lavoro, per capire se è possibile un rientro provvisorio dei due farmacisti che si sono licenziati, in attesa di approvare il nostro nuovo bilancio di previsione e il conseguente piano delle assunzioni".

"Sognavo la stabilità lavorativa, mi sono licenziata perché dal Comune mi avevano dato garanzie scritte e mi sembrava quello pubblico un posto più sicuro anche in vista di una famiglia in arrivo, e invece finisce così. Ora sono senza lavoro" racconta Sara, entrata nella graduatoria nel 2011, a seguito del concorso per farmacisti indetto dal Comune di Massa e ora disoccupata perchè il piano assunzioni non è stata approvato.

"In estate sono rimasta incinta - racconta Sara - ma ho avuto una minaccia di aborto e quindi sono entrata in maternità anticipata. Per questo avevamo deciso che con due gemelle in arrivo il part time in Comune per noi sarebbe stata la soluzione ideale e mi sono licenziata, lo scorso 18 dicembre, dopo aver ricevuto il contratto di assunzione al 31 dicembre 2017 del Comune di Massa". Quel contratto però oggi non vale più nulla, perché l'amministrazione, per problemi politici, non è riuscita a votare entro la fine dell'anno il bilancio consolidato 2016 legato al piano delle assunzioni 2017. "Il 29 mi hanno chiamato per dirmi che c'era un problema e che l'inizio
del contratto slittava, ma anche alle successive convocazioni mancava sempre il numero per avere la maggioranza".

"Chiedo scusa ai lavoratori che dovevano essere assunti, e vorrò vedere i consiglieri che stasera sono assenti e che non hanno permesso l'approvazione del piano assunzioni, manifestare per il lavoro e la disoccupazione in futuro" ha detto il presidente del Consiglio comunale Domenico Ceccotti (MdP) alla chiusura dell'ultima seduta.

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