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di Giorgio Tacconi

Dal 14 agosto 2017, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (Serie odinaria n. 189), del Decreto della Direzione Generale per il Clima e l’Energia n. 340 del 14 luglio 2017, si possono inviare le domande telematiche per accedere al programma del ministero dell’Ambiente, per il finanziamento di progetti di efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico, di mobilità sostenibile e di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici nelle isole minori italiane non interconnesse. Per ciascun progetto la soglia massima finanziabile è di 1 milione di euro.

Le isole minori interessate dal programma

Le isole interessate dal programma sono: Alicudi, Capraia, Capri, Favignana, Filicudi, Giglio, Gorgona, Lampedusa, Levanzo, Linosa, Lipari, Marettimo, Panarea, Pantelleria, Ponza, Salina, Stromboli, Tremiti, Ustica, Ventotene, Vulcano.

Tipologie di interventi ammessi al finanziamento per le isole minori

Sono ammessi al finanziamento:

I. Interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici:
a. conversione dei sistemi di irrigazione per il risparmio idrico;
b. riduzione delle perdite nelle reti idriche;
c. manutenzione delle dune con ripristino della flora psammofila;
d. interventi di manutenzione e tutela degli ecosistemi interni anche per la prevenzione degli incendi boschivi;
e. realizzazione di alberature e modifica delle pavimentazioni urbane per la riduzione degli impatti delle ondate di calore;
f. sistemi di dissalazione alimentali prevalentemente da fonti rinnovabili, nei quali l’impianto di produzione energetica alimentato da fonti rinnovabili può essere realizzato anche da soggetti diversi dai beneficiari, anche nell’ambito degli interventi previsti dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 14 febbraio 2017 “Disposizioni per la progressiva copertura del fabbisogno delle isole minori non interconnesse attraverso energia da fonti rinnovabili”: in tal caso, le spese di realizzazione dell’impianto di produzione energetica alimentato da fonti rinnovabili non rientrano tra le spese ammissibili.

II. Interventi di efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico:
a. riduzione dei consumi energetici derivanti da interventi sul sistema idrico;
b. riduzione dei consumi energetici della rete di illuminazione pubblica attraverso la revisione della distribuzione degli impianti e l’utilizzo dei Lfd;
c. riduzione dei consumi energetici degli edifici attraverso interventi di isolamento termico (superfici opache e trasparenti), impianti (sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti basati su caldaie a condensazione e/o pompe di calore), corpi illuminanti e lampade, building automation, sistemi di ombreggiamento e soleggiamento variabile, sistemi di circolazione naturale dell’aria, ed altri sistemi solari passivi;
d. sistemi dì elettrificazione delle banchine (High-Voltage Shorc Conncction) alimentati preferibilmente da fonti rinnovabili.

III. Interventi per la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile:
a. realizzazione e/o potenziamento di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva e/o condivisa a basse emissioni: autobus ibridi, elettrici o alimentati a bio-metano, imbarcazioni alimentate da motori elettrici, a vela o a remi per il piccolo cabotaggio lungo costa, pensiline per servizi di trasporto pubblico, car sharing, bike sharing, scooter sharing. I suddetti mezzi ad alimentazione elettrica e le relative infrastrutture di ricarica devono essere alimentati prevalentemente da impianti a fonti rinnovabili;
b. realizzazione e/o adeguamento di percorsi ciclabili, realizzazione di aree di ricovero e sosta per biciclette tradizionali e a pedalata assistita, anche dotate di infrastrutture di ricarica.

 

Una quota fino al 2,5 % delle risorse, è destinata alle seguenti attività:
a. monitoraggio e verifica dell’attuazione dei progetti;
b. monitoraggio degli obiettivi attesi, con particolare riferimento alle diverse azioni progettuali messe in atto, valutazione ex-post dei benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, dei consumi di carburante, dei flussi di traffico privato e in generale in termini di miglioramento delle condizioni di mobilità conseguiti, degli obiettivi di adattamento ai cambiamenti climatici conseguiti.

Soggetti beneficiari del finanziamento

Sono beneficiari del finanziamento i Comuni delle isole minori non interconnesse, per la realizzazione di progetti nella rispettiva circoscrizione territoriale, e le amministrazioni dello Stato per la realizzazione di progetti su immobili pubblici in uso localizzati nelle predette isole minori.

I soggetti beneficiari possono presentare istanza di ammissione:
a) in via autonoma;
b) congiuntamente ad altri enti pubblici, anche non territoriali, rispetto ai quali il beneficiario assume il ruolo di capofila.

I soggetti beneficiari possono avvalersi, per le attività di progettazione ed esecuzione degli interventi, di soggetti privati nel rispetto di quanto previsto dal codice dei contratti pubblici.

Presentazione delle istanze per le isole minori

Le istanze di ammissione a finanziamento dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica e dovranno pervenire entro le ore 24.00 del 13 novembre 2017 all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata: isoleminori@pec.minambiente.it. È consentito trasmettere fino a un massimo di 5 PEC relative ad un’unica istanza,

Per la presentazione dei progetti, è richiesta la compilazione e l’invio dei seguenti Moduli e documenti:

  • Modulo A “Domanda di partecipazione” debitamente compilato in tutte le sue parti e sottoscritto dal legale rappresentante o da un funzionario appositamente delegato con decreto sindacale.
  • Modulo B “Proposta progettuale” debitamente compilato in tutte le sue parti, corredato da documentazione progettuale , approvata con Delibera di Giunta Comunale o di Consiglio Comunale, o con Determinazione Dirigenziale del Dirigente competente.
  • Modulo C “Stima dei benefici ambientali” contenente la descrizione e la stima ex-ante dei miglioramenti energetico-ambientali del progetto, l’attendibilità dei dati utilizzati al fine di consentire la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi di progetto e la bontà tecnica ambientale degli interventi previsti in termini di riduzione dell’utilizzo di fonti convenzionali, riduzioni di emissioni inquinanti e climalteranti, recupero di aree o impianti dismessi o non funzionanti;
  • Documentazione comprovante la copertura finanziaria del progetto per la eventuale quota del costo complessivo del progetto non coperta dal finanziamento ministeriale richiesto. In particolare gli Enti Locali devono produrre una dichiarazione di finanziamento sottoscritta dal legale rappresentante o da un funzionario appositamente delegato con decreto sindacale con l’indicazione delle voci del bilancio dell’Ente pubblico che attestano la disponibilità finanziaria; eventuali partner pubblici devono produrre una dichiarazione di finanziamento siglata dal rappresentante legale o da un suo delegato.

La modulistica è scaricabile alla pagina “bandi” del sito del ministero dell’Ambiente.

 

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Via libera alle domande telematiche per accedere al Programma per il finanziamento di progetti nelle isole minori italiane non interconnesse. Ammontano a 15 milioni di euro le risorse destinate ai Comuni delle isole minori e alle amministrazioni dello Stato per la realizzazione di progetti su immobili pubblici in uso localizzati nelle isole minori. Per ciascun progetto la soglia massima finanziabile è di 1 milione di euro.

Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, «le isole minori italiane, custodi di inestimabili tesori per la biodiversità, diventeranno anche dei veri laboratori di sostenibilità. Per questo motivo il ministero dell'Ambiente si è impegnato per trovare queste risorse necessarie a creare nuove opportunità ambientali ed economiche per le piccole isole e insieme rappresentare un metodo di contrasto ai cambiamenti climatici esportabile a livello nazionale. D'altronde i negoziati della Cop21 e della Cop22 hanno indicato chiaramente il ruolo fondamentale delle piccole isole a livello globale e nella prospettiva nazionale, anche quelle italiane possono e devono svolgere un ruolo centrale».

Il Programma di finanziamento, istituito con Decreto della Direzione Generale per il Clima e l'Energia del 14 luglio 2017 (n. 340) è in vigore dal 14 agosto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Sono ammissibili al finanziamento i progetti che rientrano in una delle tre tipologie di attività previste: riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, sviluppo di sistemi di mobilità a basso impatto e attivazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici. In sede di valutazione dei progetti. Inoltre saranno valutati in maniera premiale i progetti che prevedono l'integrazione delle tre tipologie di attività. Le istanze di ammissione a finanziamento dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica e dovranno pervenire entro le ore 24.00 del 13 novembre 2017.

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