Forme e colori, suggestioni ed emozioni visive. Immaginate di percorrere una lunga strada che si snoda attraverso un'isola al centro del Mediterraneo. Ecco così visualizzarsi paesaggi e personaggi, in un gioco di sguardi e di sfumature di colori. Scorci fuori dagli stereotipi e anche dai circuiti turistici tradizionali. E' questo il filo conduttore delle fotografie, scattate dal giornalista dell'Ansa Giovanni Franco ed esposte nella mostra "Corso Sicilia" a palazzo D'Amico in via Marina Garibaldi, a Milazzo (Me) dal 15 luglio al 30 settembre, curata da Milena Romeo e promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune e da Cara beltà- Sicilia, in collaborazione con l'associazione Magico Milazzo. Scrive nella presentazione in catalogo il regista Salvo Cuccia: "Riflessi, finestre che si aprono sull'astratto, linee che demarcano nettamente porzioni di paesaggio. Apparentemente non c'è un percorso nella sequenza di immagini di questi scatti di Franco, ognuna sembra fare storia a sé, sembrano foto di autori diversi che hanno fatto un viaggio nella Sicilia di oggi per poi confrontarsi. La mia prima impressione è la molteplicità dello sguardo dell'autore e la sua capacità di mimetizzarsi, di sottrarsi e di sottrarre, qualità rara nei siciliani".
"L'autore agisce, alla ricerca dell'essenzialità e sembra attraversare epoche diverse, dagli anni '50 a oggi, che si tratti del volto di un pescatore o quello di un contadino o di una signora nel cortile di casa in una sua personale e eterna quotidianità. - aggiunge - Il tempo domina le immagini che sembrano a tratti il recupero di un pezzo di microstoria della Sicilia, per lo più scattate vicino al mare che rimane fuori campo, eppure si sente la salsedine sia che si tratti di reti di pescatori, di volti o di campi e vigne". "E' la storia che emerge dalla terra siciliana e Giovanni Franco - conclude Cuccia - la coglie col suo sguardo discreto, pulito, come l'immagine di quel pescatore col capo lievemente reclinato che sembra suggerirci un oltre dietro di noi che lo stiamo osservando, un oltre che rimanda a un futuro sospeso, a qualcosa che deve ancora accadere". La mostra sarà visitabile, con ingresso gratuito, dal martedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 20,30. L'inaugurazione è prevista per sabato 15 luglio alle ore 19.