Lipari - Il panettone prodotto a San Gallo, in Svizzera, dal liparoto Pietro
Cappelli è stato nuovamente premiato. Nell'ambito del concorso indetto in Svizzera "Backery Trophy 2014 -2015" la pasticceria-panetteria di Cappelli, nativo di Pirrera, borgo di Lipari, ha conquistato 4 medaglie d'oro, 3 d'argento e una di bronzo per le delizie natalizie. Si è aggiudicato anche il premio cantonale per il maggior punteggio per la "Swiss Bakery Trophy", un riconoscimento per la panetteria-pasticceria-confetteria artigianale. (ANSA).
---Il miglior panettone della Svizzera lo produce il liparoto Pietro Cappelli a SanGallo.
Nell'ambito del concorso indetto in Svizzera "Backery Trophy 2014 -2015"
la Pasticceria-Panetteria di Pietro Cappelli, nativo di Pirrera, borgo di Lipari, ha conquistato 4 medaglie d'oro, 3 d'argento e 1 di bronzo per le delizie Natalizie. In piu' il premio cantonale per il maggior punteggio per la "Swiss Bakery Trophy", un riconoscimento per la panetteria-pasticceria-confetteria artigianale. Il liparoto Cappelli non è la prima volta che conquista il prestigioso riconoscimento.
Il concorso nazionale si svolge ogni due anni a Bulle, nella Svizzera Francese dove si misurano i piu' quotati panettieri, pasticcieri e confettieri svizzeri.
Si possono far gustare un massimo di 10 prodotti a scelta e una giuria di maestri del mestiere e consumatori assaggiono le specialità. Il concorso ufficialmente è l'unico che si svolge in Svizzera.
"Il segreto del gusto del mio panettone - dice con una punta d'orgolio Pietro Cappelli - è la frutta candita delle Isole Eolie e in particolare del giardino di mia mamma Giovanna, di Pirerra dove i cedri, limoni, aranci e mandarini hanno il sapore e il gusto che non è paragonabile ad altri frutti simili. Il gusto dell'aroma forse è per la terra vulcanica. Non lo so, ma sicuramente influisce la passione e l'amore che ci mette la mia mamma che mi fa le candite.
In Svizzera il panettone piu' buono è dell'eoliano Pietro Cappelli. Nativo di Varesana-Lipari, nel 1966 lasciò la sua isola e si
trasferi' in Svizzera
a San Gallo. Sposato, una figlia, gestisce un panificio-pasticceria. E dopo tanti anni di lavoro e di sacrifici, giungono i meritati riconoscimenti. E tra panettorni e colombe, si è aggiudicato ben una medaglia d'oro e due d''argento, nell'ambito del trofeo"Swiss Bakery Trophy", organizzato nella Svizzera francese, a Bullè. I panettoni e le colombe sono stati preparati con i prodotti tipici della sua Lipari. In particolare con gli aromi di Pirrera, ricavati dalle arance, mandarini, mandaranci e limoni della madre Giovanna Paino. Gli attestati e le medaglie sono stati consegnati dall'on. Massimo Romagnoli, consigliere del Presidente del consiglio dei ministri e presidente del gruppo interpalarmanentare italiani all'estero. A seguire riportiamo l'articolo apparso in tedesco sulla stampa svizzera e la sintesi in italiano.
Il miglior panettone della Svizzera è del liparoto Pietro Cappelli. Orgoglioso di questo premio, soprattutto, perchè c'è tantissimo lavoro alle spalle. "La chiave del successo che ho fatto pratica per tanti anni e continuamente ho perfezionato la ricetta", dice lo chef pasticcere di San Gallo Linsebühl. Il "Panettone di San Gallo" è disponibile esclusivamente ne "La Panetteria Capelli". In particolare, raccomanda di consumare il panettone dopo due giorni per gustare in pieno i sapori. La leggenda vuole che il fornaio "Toni" per conto del re Ludowigo II ha inventato il panettone. In Italia è dato come un segno di rispetto. Con la "Colomba", Pietro Cappelli ha anche conquistato l'oro. Nel 2003, il pasticcere liparoto con la "sua Colomba più grande del mondo" usci' anche in prima pagina. "Molto buono il sapore e il gusto, morbido, di fusione in bocca", dicono nella recensione. Il segreto è la frutta candita e il gusto proviene dai prodotti dell'orto della madre da Lipari. Ci sono arance e agrumi.
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La crew di Cappelli, e da destra in piedi: Fausto Mandarano, on Massimo Romagnoli e Marco Montecchi.
----'"Eolian-elvetico" Pietro Cappelli ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in ocacsione della visita all'ambasciata a Berna. Stretta di mano tra due innamorati delle isole di Eolo. Chi ha il villaggio di Pirrera nel cuore sin dalla nascita, pur avendo fatto fortuna in Svizzera, con il suo panettone definito il piu' buono e chi per le sue vacanze estive ha sempre preferito Stromboli, con residenza "Villa Matta", eccezion fatta per qualche estate (vedi lo scorso anno). Napolitano e Cappelli tra un amarcord e l'altro, accomunati dalla "bandiera delle Eolie", si sono augurati in bocca al lupo. Entrambi ne hanno bisogno. Ora anche il Capo dello Stato gusterà il panettone piu' famoso della Svizzera, con i profumi delle Eolie...
di Pietro Cappelli
Gentili elettori, innanzitutto grazie a tutti coloro che mi sostengono e mi sosterranno in questa battaglia in un momento storico di grande incertezza e soprattutto di sfiducia nella politica.
Sono un Emigrante, nato da madre eoliana e padre siciliano, manco dall'Italia dal 1966, quando con i miei genitori ed i miei fratelli abbiamo
lasciato Lipari per trasferirci in Svizzera, da allora torno solo per brevi vacanze. Non ho, però, dimenticato la mia Terra come accade a tutti quelli che come me hanno dovuto lasciare il luogo dove sono nati per cercare un futuro altrove. L'emigrante è come se avesse due cuori, uno che batte per la Terra natia e l'altro per la Nazione che lo ospita.
Oggi, a distanza di molti anni, non è accettabile che gli italiani devono ancora emigrare, perché la Patria non offre opportunità di lavoro e di
sviluppo che sono la base per un futuro dignitoso.
Sono sceso in campo perché sono amareggiato nel vedere il nostro Paese che va a rotoli, la gente scappa, soprattutto i giovani che non trovando lavoro sono costretti ad andarsene. Chi resta sono gli anziani e quelli che non hanno la forza di andarsene. È una triste realtà!
Purtroppo non tutti quelli che vanno via trovano sempre la fortuna. Di 2,2 milioni di Italiani in Europa,1,8 milioni non sta economicamente tanto bene.
Girando l'Europa ho potuto constatare e vedere da vicino situazioni di connazionali che non hanno trovato il futuro sperato. Vedere queste cose mi fa stare male e questo è stato il motivo principale che mi ha spinto ad entrare in politica.
Chi va a Bruxelles deve sapere agire bene e con astuzia. Li comandano i tedeschi ed io li conosco bene. Penso di avere la capacità, parlando anche la loro lingua, per potere ottenere dei buoni risultati per la nostra Italia. Finora i tedeschi ci hanno tolto tutto quello che hanno potuto,
adesso non possiamo più permetterlo. A Bruxelles ci sono stati politici con i migliori studi ma che non hanno fatto niente. I risultati del passato mi danno ragione!
Dobbiamo difendere il nostro "Made in Italy" e fare in modo che gli Italiani, giovani e meno giovani, trovino il futuro che auspicano nel
proprio Paese.
Non faccio Promesse da Marinaio ma garantisco il mio Impegno e la Volontà di CAMBIARE QUALCOSA dell'Italia.
Per questo IO CAMBIO
---Ore 4 del mattino: Pietro Cappelli, candidato al Parlamento Europeo, al lavoro!
---Pietro Cappelli, candidato alle elezioni europee con la lista Io Cambio-MAIE, da siciliano doc emigrato tanti anni fa in Svizzera, dove è diventato un imprenditore di successo, guarda con amore e con grande attenzione alla propria terra d'origine, anche in questa campagna elettorale.
Originario di Lipari, Cappelli in una nota spiega: "E' arrivato il momento di operare un cambio radicale, una svolta culturale anche in Sicilia. Dobbiamo riuscire a valorizzare gli enormi potenziali della nostra isola e smetterla di piangerci addosso. Dobbiamo essere capaci di utilizzare al meglio le nostre bellezze naturali, il nostro patrimonio artistico, la nostra cultura, la nostra enogastronomia, solo per citare alcuni settori in cui non siamo secondi a nessuno. L'Europa puo' darci una grande mano, ma dobbiamo essere noi a lanciare la sfida ai nostri competitori. Per investire e crescere dobbiamo saper progettare e avere una visione che possa permetterci di guadagnare credibilità e accesso ai fondi europei. Gli italiani non riescono a capire come si possa lasciarli inutilizzati o, peggio ancora, ad alimentare la corruzione e lo spreco. Per questo ai miei conterranei dico di essere pronti a votare un movimento come quello rappresentato dalla lista Io Cambio-MAIE, per dare fiducia a una giovane forza culturale e politica che ha già esperienza in Europa e che conosce bene le dinamiche politiche necessarie ad ottenere ascolto e a produrre benefici per il nostro Paese".
Pietro Cappelli interviene anche sul tema dell'immigrazione: "da soli, come Italia e come Sicilia, non siamo in grado di rispondere nel modo adeguato a quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza. L'Europa deve sostenere l'Italia nella lotta all'immigrazione clandestina. E' giusto preoccuparsi di salvare vite umane, è giusto accogliere uomini, donne e bambini che fuggono da fame e guerra, ma di certo non possiamo accoglierli tutti. Anche su questo tema, l'Europa non può girare la testa dall'altra parte".
Ai siciliani Cappelli dice: "Datemi la possibilità di rappresentarvi nel Parlamento europeo, per contribuire insieme a voi a fare ancor più grande la nostra terra, che potrebbe davvero diventare la California d'Europa se saremo in grado di investire bene sul territorio le risorse comunitarie. Quando le nostre imprese saranno tornate a crescere, il made in Sicilia vincerà la sfida del mercato globale, forte delle nostre eccellenze tradizionali unite alla capacità imprenditoriale di chi sa guardare al futuro. Votare per Io Cambio- Maie significa allargare i propri orizzonti culturali ed economici. E lasciare un terreno fertile ai nostri figli. I populisti che sparano sull'Europa – conclude Cappelli - parlano alla pancia e non alla testa degli elettori: l'Europa è un'opportunità, non un freno al nostro sviluppo".
----di Sagida Said
Ormai il conto alla rovescia e' cominciato e a giorni gli italiani saranno chiamati a rinnovare i propri rappresentanti al Parlamento Europeo. Come ogni volta in questo periodo siamo abituati a manifestazioni elettorali, a promesse, a sgomitate ed insulti tra candidati, a slogan ad effetto e spesso, soprattutto nell'attuale situazione di difficolta' economica globale, ce ne allontaniamo disgustati. Ma non sempre e' cosi'. C'e' anche chi vuole veramente lottare per migliorare la condizione dei propri connazionali, soprattutto dopo che si e' gia' affermato in campo professionale e che quindi non ha particolare mire di tornaconto personale da raggiungere. È il caso di Pietro Cappelli, un liparese emigrato in Svizzera nel Cantone San Gallo che ha raggiunto il successo come pasticcere di altissima qualita' coniugando i gusti italiani a quelli svizzeri e facendo trionfare sulle loro tavole i panettoni e le colombe, prodotti tipici
della nostra migliore tradizione dolciaria.
Dalla sua esperienza diretta Pietro ha quindi maturato la consapevolezza di un maggiore attivismo a favore degli italiani in Svizzera e nel collegio Europeo ed e' per questo che si e' unito al Maie (Movimento Associativo Italiani all'Estero) con cui si presenta alle prossime elezioni con la lista "Io Cambio". Tornato di recente da un viaggio a Roma dove ha incontrato altri candidati, lo abbiamo incontrato per chiedergli il suo manifesto e quindi il voto agli elettori. "Innanzitutto la mia motivazione di entrare in politica e' il desiderio di mettermi a disposizione degli altri e di lottare a favore degli italiani residenti all'estero, troppo spesso lasciati soli dall'Italia non solo in Svizzera ma anche in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio ecc. Essi rappresentano un tesoro per l'Italia ed io come emigrante che vive oltre confine da molti anni, ne conosco le istanze". Gli chiediamo anche se puo' fare un bilancio dell'attivita' dei parlamentari che negli ultimi anni hanno rappresentato gli italiani all'estero.
"C'è tanta delusione da parte degli italiani all'estero –esordisce-, quando si parla dei rappresentanti che abbiamo in Parlamento. Purtroppo gli eletti all'estero da sempre sono divisi fra loro, non riescono ad agire in maniera compatta in difesa delle nostre comunità. Credo che le divisioni partitiche siano in questo caso il peggior male. Ci vorrebbe davvero un unico gruppo parlamentare – come più volte ha proposto il MAIE – che possa dare forza agli eletti all'estero e agli italiani nel mondo. Purtroppo invidie e gelosie esistono anche a Palazzo e gli eletti dei partiti tradizionali preferiscono comportarsi come "soldatini" di partito piuttosto che pensare al bene degli italiani all'estero, che poi sono quelli che con il loro voto li hanno mandati in Parlamento". Vorremmo sapere da Cappelli due delle sue maggiori preoccupazioni: "La rete consolare, prima di tutto. Non possiamo abbandonare a se stesse le comunità italiane all'estero. Razionalizzare va bene, ma non sulla pelle degli italiani nel mondo. E poi made in Italy, il vero petrolio dell'Italia: proteggere i prodotti italiani d'eccellenza dalla contraffazione, promuoverli con maggiore forza a livello internazionale".
Altro punto del programma di Cappelli sono i giovani (Pietro e' sposato con Gabriella con cui ha avuto Christina). "I giovani nati oltre confine, sono sempre più integrati nel tessuto sociale e culturale del Paese che li ospita. Il legame con l'Italia va mantenuto innanzitutto in famiglia, poi creando associazioni culturali, sollecitando e organizzando incontri e circoli dove ascoltare musica italiana, scoprire la bellezza del nostro cinema, apprezzare la nostra gastronomia, la lingua e la tradizione letteraria italiane. Bisogna coinvolgere i giovani provando a pensare come loro: se con le nuove generazioni ci mettiamo a parlare solo di politica, di CGIE, di Comites, di cose grigie e noiose, li perderemo sempre di più. E sarà davvero un peccato, perché gli sforzi dei padri non avranno futuro se i giovani non continueranno ciò che in questi anni è stato costruito". Pietro ha determinazione, entusiasmo e coraggio. Tutte qualita' che unite alla sua esperienza nel campo manageriale e alla sua personale esperienza di italiano all'estero vuole mettere a disposizione dei milioni di italiani all'estero. " In fondo- conclude- basterebbe che la politica ascoltasse davvero i nostri connazionali nel mondo e imparasse a considerarli italiani a tutti gli effetti, non italiani di serie B, come spesso purtroppo accade".
----"L'eolian-svizzero" Pietro Cappelli, candidato alle Europee con la lista Io Cambio-MAIE (Isole), incontra a Roma Davide Vannoni, Mr. Stamina, capolista nelle Isole e i fratelli Sandro e Marco Biviano.
nativo di Pirrera, numero 2 con la lista del Maie (Movimento Associativo Italiani all'Estero). Capolista Davide Vannoni. In lista con Fratelli D'Italia anche l'avvocato Francesco Rizzo.
I CANDIDATI MESSINESI.
di Rosaria Brancato
Presentate le liste per le Europee nel collegio Sicilia-Sardegna. Restano fuori, perché escluse, le liste Green Italia-Verdi e Bunga bunga-Usei.
Corrono invece regolarmente Lega Nord, Tsipras, M5S, Pd, F.I, FdI-An, Ncd-Udc, Italia dei Valori, Scelta Europea, Partito comunista, Io cambio.
Il collegio è Italia insulare, quindi Sicilia-Sardegna e gli otto nomi in ogni lista provengono da entrambe le regioni, cerchiamo quindi di vedere chi sono i messinesi che hanno deciso di candidarsi per le Euoropee del 25 maggio.
Nella lista L'altra Europa-Tsipras i messinesi sono due: il giornalista e scrittore Antonio Mazzeo, noto per le sue battaglie ambientaliste ed antimafia, e Olga Nassis, anche lei impegnata da anni nel mondo dell'associazionismo e con importanti esperienze nell'ambito della cooperazione internazionale.
Anche tra i Fratelli d'Italia-An i messinesi sono due: Ciccio Rizzo, ex consigliere comunale ed ex cda del Teatro Vittorio Emanuele, in prima linea in numerose competizioni elettorali per An, e Giuseppe Galluzzo, ex consigliere provinciale ed ex coordinatore di Azione govani.
In casa Nuovo Centro Destra-Udc il messinese in lizza è Nino Germanà, ex deputato nazionale e tra gli ex coordinatori del Pdl, e attualmente deputato regionale, sempre pronto ad essere disponibile per il partito (al punto che lasciò la poltrona alla Camera per candidarsi alle regionali dopo l'esclusione di Roberto Corona). Con l'Italia dei valori scende in campo il messinese Nino Alessi, vice segretario regionale del partito e coordinatore provinciale.
Il M5S, che ha scelto i candidati attraverso la rete, è rappresentato a Messina da Maria Saija (candidata sindaco alle amministrative 2013) e Antonio Zanotto.
Nella lista Forza Italia la città dello Stretto è rappresentata da una donna, Francesca Reitano, geriatra al Policlinico.
Per il Centro Democratico (una delle formazioni della lista Scelta europea) corrono il sindaco di Limina Filippo Ricciardi e l'avvocato Alberto Di Mario.
Per la lista "Io Cambio" - come anticipato - vi sarà l'eoliano Pietro Cappelli, nativo di Pirrera. Nessun messinese nelle liste del Pd, Partito comunista e Lega Nord.
-----Sembra un destino segnato quello fra gli eoliani e Davide Vannoni. Mentre i fratelli Sandro e Marco Biviano continuano a vivere attendati nel cuore di Roma di "facci e facciata" al governo, nell'attesa di rotture di silenzi e di verità veramente sanitarie sulle cure di stamina di Vannoni, dalla Svizzera arriva la notizia che per le elezioni europee, nella lista del Maie (Movimento Associativo Italiani all'Estero), davanti all'eoliano Pietro Cappelli, c'è sempre lui: Davide Vannoni, capolista. Magari in futuro "Maie" può essere visto come "Movimento Associativo Italiani all'Eolie". Diciamo che su Pietro Cappelli siamo sicuri e merita tanti voti, come siamo certi dei suoi buonissimi panettoni che per la loro bontà meritano anche loro tanti voti. Dolci voti...
---Uno dice Pietro Cappelli e pensa a Pirrera, al profumo dei suoi aranceti, all'aria buona e a panorami con le altre isole dentro. Pietro Cappelli, l'eoliano col cuore e l'arte nelle mani. Emigrato in Svizzera per produrre i suoi panettoni, quelli più buoni del mondo. Una garanzia la cui bontà del suo prodotto appartiene alla bontà del suo cuore. Perché, don Pietro, scende in politica? Per dinfendere ancora quello che ogni italiano si porta dentro. La sua terra, le sue origini, il suo lavoro. La sua battaglia ha un valore aggiunto al quale i politici italiani non danno peso. La casa dell'emigrante nella terra natia. Perché non deve essere tassata come seconda casa. Non é giusto. E' una carenza ed un sistema educativo di rispetto che deve essere risolto. Definitivamente. Dai Pietro, gli eoliani sono con te, con la tua purezza, con la tua bontà. Senti come suona la campana della chiesa di Pirrera che porta le tue iniziali perché é il dono che hai fatto alla tua casa religiosa.
---La forza politica 'Io cambio - Maie' ha depositato nell'ufficio elettorale della Corte d'appello di Milano la lista dei candidati alle elezioni europee per la circoscrizione Nord-ovest, di cui fa parte Davide Vannoni, il creatore del metodo Stamina. Vannoni - che aveva già annunciato l'intenzione di candidarsi - è secondo in lista nelle circoscrizioni Nord-ovest, Est e Centro ed è capolista al Sud e nelle isole. L'obiettivo è "rompere l'orrido silenzio che è calato su Stamina in questi mesi - ha spiegato - Il silenzio uccide, soprattutto i malati. La mia campagna elettorale servirà a far riparlare delle infusioni e dei diritti dei malati". Presentato come 'movimento di partecipazione popolare', 'Io cambio' è guidato, nel ruolo di presidente, dall'ex esponente leghista Angelo Alessandri e D'Antuoni. Tesoriere del movimento è il monzese Adolfo Brusa. Per il presidente di Stamina Foundation, la scelta di candidarsi è nata dalla volontà di "avviare una battaglia politica contro i diritti negati in Italia. Non mi interessa essere eletto, ma parlare di libertà di cura e di diritto alle terapie compassionevoli", ha aggiunto rimarcando di avere scelto "un piccolo partito che fin dall'inizio è stato a fianco a noi, nelle piazze e in tutte le battaglie. Ho preferito condividere un percorso senza fare compromessi". La campagna elettorale si svolgerà soprattutto sul web: "Non saremo molto presenti sul territorio, ma Internet ci ha aiutato molto in questi anni". E ha concluso: "Mi aspetto che la gente, che già si è dimostrata vicina in questi anni, sia sensibile a questa battaglia per il diritto alla libertà di cura. La salute è la questione più importante, sta a cuore a tutti. Nelle priorità delle persone conta più dello spread o del sistema elettorale".
Nella foto gli onorevoli Borghese e Merlo con tre candidati del Maie alle Europee: Franco Savoia di Madrid, Pietro Cappelli di San Gallo e Levino Di Placido di Charleroi.
Il MAIE si presenta alle Elezioni Europee in tutte e 5 le Circoscrizioni con questo simbolo e con un programma che ha fra i sui punti:
- la valorizzazione degli italiani all'estero
- stop alle chiusure di Consolati ed Istituti di Cultura
- ripristino dei servizi ai connazionali residenti nelle località dove sono stati eliminati i Consolati
- le case in Italia degli emigrati non devono più essere considerate seconde caso agli effetti fiscali, quindi basta con il pagamento dell'IMU
- più risorse per l'istruzione dei figli degli italiani all'estero, per la lingua e la cultura italiana, per l'assistenza ai bisognosi.
Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma completo
---Pietro Cappelli è nativo di Pirrera e vive San Gallo in Svizzera. E' duiventato famosissimo grazie al suo panettone definito il piu' buono della Svizzera.
Il quotidiano di SanGallo quest'oggi mi ha riservato una splendida sorpresa. Mi ha inserito tra i cinque personaggi che nel passato hanno avuto nel "Coraggio, Cuore e Umore".
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Continua inarrestabile la marcia trionfale del MAIE sul territorio europeo. Una dopo l'altra si susseguono riunioni del MAIE, ogni volta in una località diversa, che riscuotono strepitosi afflussi di pubblico e suscitano grande entusiasmo. Sabato è stata la volta di San Gallo dove 200 connazionali hanno riempito la sala dove si è svolta l'Assemblea del MAIE.
E' stato un pubblico attento, curioso di conoscere meglio il Movimento Associativo, che ben presto si è lasciato prendere dall'entusiasmo quando ha ascoltato, con un linguaggio nuovo, nuovi concetti. Non si è parlato di ideologie nè di divisioni partitiche, ma di unione fra gli italiani all'estero per contare di più. Senza stare a pensare ad elezioni, preferenze, seggi.
E' stata apprezzata la presenza del Console italiano di San Gallo, Paolo Alimonti. Hanno portato il loro saluto Sergio Giacinti, Presidente del Comites di San Gallo e Pietro Gianinazzi, Presidente dell' ASDLI (Associazione Svizzera Della Lingua Italiana). La scrittrice Zaira Sellerio ha presentato il suo libro "Dal profondo del cuore".
Entrando poi nel vivo della serata, Antonio Mecca ha presentato il padrone di casa, il Coordinatore del MAIE a San Gallo Pietro Cappelli, che sarei io, (conosciutissimo in tutta la Svizzera come "re del panettone"), e ho salutato i presenti ed introdotto i relatori.
Gian Luigi Ferretti, Coordinatore del MAIE Europa, ha ricordato quanto gli emigrati italiani abbiano contribuito con le loro rimesse alla rinascita dell'Italia dopo la guerra, a costo di sofferenze, sacrifici, fatica e umiliazioni. Anche il successo del Made in Italy si deve a chi ha portato dovunque il gusto per il bello e per il buono italiani.
"Non ci aspettiamo riconoscenza in cambio", ha affermato Ferretti, "perché dall'Italia non pretendiamo nulla. Nulla di più di quanto sia nostro diritto avere come cittadini italiani uguali agli altri. Quindi lo Stato italiano deve garantirci i servizi essenziali come fa con chi risiede in Italia. E invece negli ultimi tempi, con le chiusure del Consolati, uno dietro l'altro, compreso quello di San Gallo, veniamo lasciati a noi stessi, obbligati a lunghi viaggi per ogni necessità, ogni documento".
Ferretti ha sottolineato come gli italiani all'estero in realtà non chiedono attenzioni positive da parte della Patria, ma non si meritano quelle negative che li stanno colpendo. Come se non bastassero le chiusure, solo a noi viene fatta pagare l'IMU come seconda casa. Un'altra brillante mente aveva persino ideato una tassa del 20% sui nostri risparmi che inviamo alle nostre famiglie in Italia; fortunatamente questa misura è rientrata in questi giorni.
Il più giovane parlamentare eletto all'estero, l'On. Mario Borghese, ha relazionato sul suo recente incontro ufficiale con il Presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi. La delegazione del MAIE è stata l'unica ad avere prospettato le istanze degli italiani nel mondo come ha anche fatto notare il Corriere della Sera di sabato. Borghese si è anche soffermato sulla necessità di tutelare il lavoro italiano nel mondo ed i prodotti italiani anche attraverso marchi specifici ad esempio per quanto riguarda la nostra ristorazione.
Il fondatore e Presidente del MAIE, l'On. Ricardo Merlo, ha spiegato come è nato il Movimento, cosa rappresenta e cosa si prefigge. Ha ripercorso le tappe che hanno portato quello che era stato creato come movimento culturale fra le comunità italiane di Buenos Aires ad espandersi rapidamente in tutto il Sud America diventando la più grande forza politica dell'emigrazione italiana. E poi come, da fenomeno sudamericano, il MAIE sia diventato fenomeno mondiale presente in tutti i Paesi di tutti i continenti.
"In Europa, grazie a Gian Luigi Ferretti , un esperto nel mondo dell'emigrazione, e a tutti i dirigenti che lo accompagnano in questa costruzione politica, stiamo crescendo con una rapidità sorprendente in maniera esponenziale", ha detto Merlo, che ha continuato: "Ho finora partecipato a tutti gli eventi organizzati in questo continente che veniva considerato un feudo inespugnabile della partitocrazia romana. Ma i connazionali che ci accompagnano e che aderiscono al nostro progetto politico, in ogni evento e dovunque, (e anche oggi qui a San Gallo) mi consentono di affermare senza tema di smentita che oggi siamo in grado di affrontare qualsiasi sfida elettorale anche qui in Europa con molte probabilità di vincere ".
Ma il MAIE Europa continua a lavorare e a stare vicino ai nostri connazionali. Archiviato il bagno di folla di San Gallo, si sta già preparando la prossima tappa: l'Assemblea di sabato 12 aprile a Ginevra.
- E' tutto pronto per l'assemblea straordinaria del MAIE, organizzata dal Coordinatore Pietro Cappelli, che si terrà a SanGallo in Svizzera, sabato prossimo 22 febbraio.
All'incontro saranno presenti il presidente on. Ricardo Merlo e l'on. Mario Borghese, e si attendono coordinatori da tutta Europa.
Gian Luigi Ferretti coordinatore MAIE EU ha dichiarato di attendersi una grande partecipazione di pubblico, visti gli spazi che anche la stampa locale ha riservato a questo appuntamento.
L'argomento principale dell'assemblea del MAIE sarà la questione della chiusura del Consolato locale, decisione che ha allarmato gli italiani residenti nella Svizzera Orientale e ha, tra l'altro, causato una forte presa di posizione contraria delle autorità locali. In particolare, nei giorni scorsi il Governo cantonale sangallese ha espresso il timore che la chiusura del consolato ultracentenario determini anche il venir meno di altre organizzazioni e strutture di riferimento per gli italiani che risiedono in questo territorio.
L'on. Merlo ha tenuto a precisare che ci saranno altri argomenti all'ordine del giorno dell'Assemblea MAIE, quali la crescita della struttura in Svizzera e i temi dell'attualità politica e parlamentare italiana: "Senza però dimenticare le necessità più urgenti della nostra comunità all'estero. Mai come oggi – ha aggiunto - è infatti appropriata la massima latina Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, ossia mentre a Roma si discute, Sagunto (la nostra rete consolare) viene espugnata. Noi del MAIE, e con il MAIE, saremo con i nostri connazionali a fare battaglia per impedirlo."
Maie ist eine Bewegung der Italienerinnen und Italiener im Ausland, die ihre Wurzeln und ihre meisten Mitglieder in Argentinien hat. Pietro Cappelli, der vor allem durch seine mit einer Goldmeadaille ausgezeichnete Panettone berühmt geworden ist, hat sich zu ihrem Koordinator gemacht, weil er die Ausrichtung der Organisation als höchst sinnvoll erachtet. „Schon in den Statuten hält die Bewegung Maie fest, dass sie nicht parteipolitisch ausgerichtet ist," berichtet Cappelli. „Das macht sie für mich so sympathisch, sie nimmt sich den Anliegen aller emigrierten Italienerinnen und Italiener an. Das habe ich bei anderen Gruppierungen vermisst." Es sei leider auch so, dass die 18 Sitze für Ausland-Italiener in den beiden Kammern für Abgeordnete und Senatoren stark parteipolitisch geprägt seien. Mit der Parteibrille auf der Nase könnten aber unmöglich die Anliegen wirklich aller Ausland-Italiener vertreten werden.
In der Panettone-Bäckerei
Die Veranstaltung findet am kommenden Samstag, 22. Februar, 18.30 Uhr, in der Panettone-Bäckerei von Pietro Cappelli an der Langgasse 70 (ehemals Vogel) statt. 130 Sitzplätze will der Bäckerei-Inhaber organisieren. Er ist überzeugt, dass der Raum zu einer Art „Klagemauer" benutzt werden wird, denn es dürften noch weitere Sorgen der Italienerinnen und Italiener aus der Region zur Sprache kommen.
Konsulat arbeitet selbsttragend
Selbstverständlich ist Pietro Cappelli auch selbst ein Kämpfer an vorderster Front für die Erhaltung des Italienischen Konsulats in St.Gallen. „Das Konsulat mit nur acht Mitarbeitenden ist zuständig für 56'000 Italienerinnen und Italiener in der Ostschweiz. Aufgrund namentlich von Gebührenerhebungen arbeitet das Konsulat selbsttragend," sagt Cappelli. So bedeute die Schliessung des Konsulats gar keine Einsparung, sondern ganz klar einen Verlust. Denn das Konsulat habe auch wirtschaftliche Aufgaben. Durch eine gute Vernetzung mit hiesigen Mandatsträgern sei eine Förderung der italienischen Wirtschaft in der Region möglich. Man sollte nach Cappelli solche Konsulate wie in St.Gallen nicht „abbauen", sondern „aufbauen" für noch intensivere wirtschaftliche Kontakte, welche für Italien mit den oft verkannten Innovationen von grösster Bedeutung seien. Deutschland mache es vor, wie auf diese Weise die einheimische Wirtschaft massiv gefördert werden könne. Auf nationaler Ebene könne der Kontakt zu hiesigen Unternehmern, Handelshäusern und Politikern niemals so intensiv ausgestaltet werden, betont Cappelli. Weiter kritisiert er den Dienstleistungsabbau, der bedeute, dass sich die italienische Bevölkerung aus dem Raum St.Gallen künftig nach Zürich ins Konsulat begeben müsse, was einen grossen Zeitverlust bedeute. Zudem gehe auch der kulturelle Austausch verloren. Er freut sich, dass Mario Borghese bereit ist, einen weiteren politischen Vorstoss gegen die Schliessung in der italienischen Abgeordnetenkammer einzureichen, obwohl er nicht aus dem hiesigen Wahlkreis stammt. Das werde natürlich an der Versammlung in hohem Masse gewürdigt. we
- di Pietro Cappelli
I cinesi ci hanno imitato tutto e male, la pizza, gli spaghetti ma se mi copiano il panettone mi incazzo...
LA REAZIONE.
di Maurizio Pagliaro
Caro Pietro Cappelli, non è solo la "Settimana Enigmistica" che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione, la qualita' ed il successo portano i non capaci a cercare di imitare anche il nome. Non ti incazzare, la classe e lo stile, non possono essere mai copiati... continuiamo cosi'.
- Lipari, i panettoni dell'"eolian-svizzero" Pietro Cappelli fanno il giro ed arrivano anche ad Arcore
- Cappelli, "dare risposte ai fratelli Biviano"
- Europee&Commenti. I ringraziamenti di Fratelli D'Italia-Alleanza Nazionale, di Forza Italia e di Pietro Cappelli, E il Pd...
- Rassegna Stampa". "Tagblatt.ch", dedica mezza pagina a Pietro Cappelli e al suo panettone

