Marina Caruso aggiunge un nuovo alloro ai suoi già numerosi e prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali. La giovanissima Chef del Signum di Malfa, nell’Isola di Salina, dopo avere conquistato la prestigiosa stella Michelin quattro anni fa, risultando la più giovane Chef insignita della prestigiosa stella, nello scorso marzo è stata proclamata Chef donna dell’anno dalla stessa Michelin. Creatrice di una cucina di innovazione e ricerca, seppure legata alla sua terra e al suo mare, coadiuvata da una brigata giovane e entusiasta, Martina Caruso ha ricevuto, nel corso di una conviviale della Delegazione di Messina, il Diploma di Cucina eccellente 2019 dell’Accademia Italiana della Cucina, massimo riconoscimento di questa Istituzione culturale della Repubblica. Il Delegato di Messina, Francesco Trimarchi, nel consegnare l’elegante targa accademica, ha rappresentato il convinto apprezzamento del Presidente Paolo Petroni per la creatività e fantasia di Martina Caruso (repubblica.it).
Last but not least è il giusto incipit per l'ultima delle quattro serate della rassegna enogastronomica SUMMER DINNER che vedrà protagonista la giovane Martina Caruso, Chef all'Hotel Signum di Salina di proprietà della famiglia. L'appuntamento con l'alta rappresentanza della cucina mediterranea è per sabato 14 Ottobre all'Indaco con Pasquale Palamaro.
La CUCINA DELLE ISOLE, questo il tema scelto per la XII Edizione della rassegna, non poteva avere epilogo più felice, più giovane e più sano di quello con Martina Caruso, perché è lei la più giovane Chef donna premiata con la stella Michelin nel 2016 e la vincitrice della borsa di studio Young Ethical Chef offerta da Care's, l'evento che promuove una cultura enogastronomica comune, etica e responsabile.
Il mondo non ha più confini, davvero, e Martina appena diplomata alla Scuola Alberghiera di Cefalù gira prima l'Italia, poi vola a Londra fino a vincere lo stage che la porterà in Perù per un mese a studiare la cucina che più la incuriosisce. Ammette però che è stata la cucina di Gennaro Esposito la più formativa, là dove ha ritrovato i sapori della tradizione, "di casa", quelli del Mediterraneo, senza rinnegare la sua sicilianità. Complici gli intensi sapori e profumi dell'isola, un mare generoso che si mostra infinito dalla terrazza della sua cucina, Martina capisce da subito di essere fortunata e attinge a piene mani alla ricchezza che offre il suo territorio, utilizzando per il 70-80% i vegetali dell'isola ed il 100% del pescato del luogo, eccezion fatta per il Baccalà.
Chi pensa di ritrovare il Barocco siciliano nei piatti di Martina Caruso si sbaglia, la sua voglia di libertà e leggerezza traspare senza equivoci dai piatti che parlano di tradizione con modernità, senza alcuna contraddizione. Un bel volano per la magica Salina che, grazie a Martina, ha richiamato l'attenzione della stampa e della critica incuriosita dalla matura semplicità della giovane Chef che non ha intenzione di entrare in letargo durante la stagione invernale ma, al contrario, fra i progetti di un futuro prossimo c'è quello di aprire una Scuola di Cucina che richiami appassionati tutti l'anno.
Martina chiude una rassegna che ha avuto come protagonisti il sardo Roberto Petza del S'Apposentu, Salvatore La Ragione del Mammà di Capri e Massimo Larosa dell'IT di Ibiza. Mai come in questa edizione la mano di Pasquale Palamaro ha lavorato in perfetta armonia con gli amici Chef, interpreti eccellenti di territori generosi, a tratti aspri, ma espressivi dell'intensità dei sapori mediterranei. Non poteva che essere il pesce l'ingrediente principe nella CUCINA DELLE ISOLE e così ostriche, seppie, cozze, calamari, rombo, fino alle venete moleche, sono diventati materia plasmata con maestria nelle mani dei capaci interpreti. Armonia di intenti e di esecuzione, un gioco facile per Pasquale Palamaro che dopo anni di ricerca e di confronto ha compreso con chiarezza la sua unica e vera identità, quella di essere un cuoco di mare, perché Ischia è la sua casa ed il mare il suo orizzonte. Quello che non ha confini.
Ad accompagnare i piatti di Martina Caruso e Pasquale Palamaro la pasta Gerardo di Nola, i pomodorini Così Com'è, la mozzarella Barlotti, l'olio dell'Accademia Olearia di Alghero, i vini della cantina siciliana Gulfi. Acqua ufficiale della rassegna è Ferrarelle.(cs)