tribunale-messina-624x300.jpg

La corte di Appello di Messina (Presidente Alfredo Sicuro Grimaldi Arena, relatore) ha travolto la sentenza del Tribunale di Barcellona in composizione Collegiale:
Il processo trae origini dall'esposto del signorBottiglieri il quale ha sostenuto che in Vulcano si sarebbe consumato l'illecito edilizio con il rilascio di un condono falso .
In conseguenza di ciò il geometra Adolfo Sabatini avrebbe poi progettato la ristrutturazione ampliando il manufatto attraverso una muratura coinbentata .
La Procura ha contestato l'abuso d'ufficio ed il falso a carico deldell'ex dirigente Biagio De Vita che sarebbe stato istigato a firmare un condono edilizio inammissibile in quanto non sarebbero state rispetate le norme che regolano la procedura del condono sia in ordine alla data di ultimazione dei lavori che in ordine a varie norme di legge .
Il Collegio penale di Barcellona ebbe a condannare severamente gli imputati: De Vita ad anni 1 e mesi due di reclusione con interdizione dai pubblici uffici per il medesimo periodo; il Sabatini ad anni 2 di reclusione; Giacinto Callipo, di Pizzo Calabro, titotare dell'immobile, ad anni 1 e mesi due di reclusione; la ditta di Felicia Scaffidi di Vulcano, esecutrice dei lavori, a mesi 8 di reclusione. Il Collegio ha pure ordinato la demolizione delle opere. Gli imputati De VIta e Callipo avevano rinunciato alla prescrizione ritenendo di dover essere assolti .

A seguito della sentenza ingiusta hanno proposto appello gli imputati. Ha proposto appello anche il Procuratore della Repubblica di Barcellona che ha richiesto una condanna più severa nei soli confronti di Sabatini .

All'udienza del 27.03.2017 il Collegio penale della Corte di Appello di Messina ha demolito la sentenza di primo grado.

Ha accolto la tesi difensiva del De Vita Biagio, difeso nei due gradi di giudizio dall'avv. Saro Venuto che ha evidenziato in diritto la legittimità del condono edilizio, presupposto a tutta la vicenda, rispettoso delle norme di legge vigenti ed correttamente applicate, in primo grado non adeguatamente interpretate. La conseguenza è stata la caducazione dell'abuso d'ufficio e del falso .
E' stata altresì recepita la requisitoria del Callipo, difeso dall'avv. Roberto Franco, il quale ha evidenziato come nessun rapporto è mai stato instaurato con il De Vita che lui non conosceva, ne poteva conoscere al momento dei fatti atteso che a quelle date il giovane aveva appena 8 anni .

Superate le questioni dell'abuso d'ufficio e del falso, contestate in separato procedimento poi riunito, è stata travolta anche la contestazione dell'illecito edilizio che faceva parte di altro procedimento riunito. In questo procedimento è stata dichiarata la prescrizione dei reati edilizi .
Il Sabatini è stato assistito dall'avv. A. Pajno e la ditta Scaffidi dall'avv. S. Coppolino. Il Collegio ha così concluso: assoluzione fatto non sussiste per De Vita Biagio, Callipo e Sabatini per i reati di abuso d'ufficio e di falso, prescrizione per i reati edilizi , revoca ordine di demolizione. L'appello del P.M. è stato dichiarato inammissibile.

---Vulcano -Tutti assolti in Corte d'Appello. Erano stati condannati al tribunale di Barcellona. Si tratta di Biagio De Vita, ex dirigente del Comune di Lipari, Adolfo Sabatini, geometra e direttore dei lavori, Giacinto Callipo, di Pizzo Calabro, proprietario del fabbricato, Felicia Scaffidi, titolare dell'impresa e Vincenzo Martello, responsabile del cantiere. L'accusa: fabbricati mobili montati su ruote e trasformati in immobile adibito a civile abitazione. La vicenda risale al 2007.

----In cinque condannati al tribunale di Barcellona dal giudice Maria Celi per fabbricati mobili montati su ruote e trasformati in immobile adibito a civile abitazione. Adolfo Sabatini, di Lipari, geometra e direttore dei lavori è stato condannato a due anni di reclusione; Giacinto Callipo, di Pizzo Calabro, proprietario del fabbricato, ad un anno e 3 mesi; un anno e due mesi a Biagio De Vita, ex dirigente comunale e dieci mesi a Felica Scaffidi, amministratore dell'impresa ed a Vincenzo Martello, responsabile del cantiere. I fatti verificatisi sull'isola di Vulcano risalgono al 2007.

I COMMENTI.

di Adolfo Sabatini

Vi sarei grato se poteste pubblicare l'allegata foto. Saluti.

fabbricato10

 

Egr. Direttore,
quale difensore del Geom. Adolfo Sabatini,  e con riferimento alla nota apparsa alcuni giorni addietro sul Suo Giornale on line relativa alla decisione del Tribunale di Barcellona P.G. in merito alla vicenda di un fabbricato descritto  come “su ruote” trasformato in civile abitazione, devo in primis complimentarmi per la forma utilizzata per la notizia, limitata  all’informazione e priva di commento.
In merito alla sentenza di primo grado, e nel pieno rispetto della Magistratura, ritengo comunque doveroso, quanto legittimo, avanzare le mie più ampie riserve circa la decisione assunta che, a sommesso parere di chi scrive, collide con ampia documentazione dimostrativa della  correttezza tenuta nella vicenda dagli imputati e, nello specifico, dal Geom. Sabatini, peraltro  subentrato ad altro professionista che, a suo tempo, ebbe modo di rilevare l’esistenza e le caratteristiche del manufatto e curare l’avvio del procedimento di condono edilizio.
Ripongo pertanto piena fiducia nel Giudice di Appello al quale la vicenda sarà rimessa una volta depositate le motivazioni della sentenza di prime cure. E non sarebbe  la prima volta che decisioni eclatanti che hanno interessato cittadini del nostro Comune vengono poi ribaltate di 180° dalla Corte di Appello come mi auguro avvenga anche nel caso di specie restituendo piena dignità agli interessati.
Cordialmente
Avv. Angelo Pajno

 

---l Consiglio Superiore della Magistratura stamane ha proceduto alle nomine dei nuovi giudici al Tribunale di Barcellona P.G., sono:

 
Cognome Nome
ALLIGO FRANCESCO ANGELO
MARINO MERLO MARIA
BUZZANCA NUNZIO DANIELE
   
 
 
I nuovi pubblici ministeri, presso la Procura, sono: 

 

Cognome Nome
BARBIERI RITA
CAIAZZO SARAH
DE MICHELI MATTEO
LIPRINO ALESSANDRO

AUGUSTADUE-top_flotta copia.jpg