Lipari - Un anno di reclusione, 500 euro di multa e il pagamento delle spese processuali.
C.S. , 62 anni, è stato difeso dall'avvocato Onofrio Natoli.
La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione era accusato di furto di carburante da un ciclomotore.
La vicenda accaduta a Lipari risale al 12 marzo 2017.
Barcellona, condanna per isolano
di Leonardo Orlando
Un ristoratore delle Eolie, al termine del processo tenutosi con il giudizio abbreviato, è stato è stato riconosciuto colpevole di “mobbing” e per questo condannato ad 8 mesi e 20 giorni di reclusione, per le vessazioni subite da un suo dipendente di Barcellona.
La decisione è stata presa dal presidente del Tribunale Giovanni De Marco che, in funzione di giudice dell'udienza preliminare, ha ritenuto A.C.D, 47 anni, colpevole dei reati e, riconosciuta la continuazione ed operata la riduzione per il rito, lo ha condannato, oltre che alla pena, al risarcimento dei danni subiti dalla parte civile da liquidarsi in separata sede, oltre alle spese processuali a favore della persona danneggiata che si è costituita parte civile con l'avvocato Gaetano Pino.
Lo stesso giudice ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica in ordine alle dichiarazioni rese all’autorità da altri dipendenti del ristoratore che avrebbero fornito false dichiarazioni nella fase delle indagini e copia degli atti alla Guardia di Finanza di Lipari per quanto di competenza.
All'imputato , che è stato difeso dall'avvocato Alessandro Cavallari del Foro di Bologna erano state contestate reiterate condotte violente e ingiuriose tali da cagionare al dipendente, 47 anni di Barcellona, un perdurante grave stato di ansia e di paura.
In una specifica occasione – secondo quanto emerso nel corso del procedimento – l'imputato avrebbe colpito con un corpo contundente al capo il suo dipendente cagionandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
Il dipendente che svolgeva le mansioni di cassiere nel periodo estivo, stanco di subire, ha presentato denuncia per mobbing.
Dalle indagini condotte dai Carabinieri sarebbe emerso che sul posto di lavoro avrebbe regnato un clima di paura che, di conseguenza, avrebbe reso impossibile prestare l'attività lavorativa con la necessaria serenità