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Lipari - Per l’incidente sul lavoro che causò la morte di Bartolo Todaro, all’epoca 39enne, l’imprenditore Enrico Reitano, di Quattropani, è stato condannato al tribunale di Barcellona a due anni e 9 mesi di reclusione, al pagamento delle spese processuali, al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede e alla provvisionale di 75 mila euro.

La sentenza è stata emessa dal giudice Silvia Spina. I familiari, la moglie Cettina Pace, i figli Tiziana e Marino Todaro, che si sono costituiti parte civile, sono stati rappresentati dall’avvocato Saro Venuto.

L’isolano che stava lavorando per la ristrutturazione di un fabbricato nella località alta di Lipari, morì, a causa del crollo di un vecchio muro a Quattropani. Il pietrame investì lo sfortunato liparoto che rimase schiacciato.

Il processo si è trascinato per 9 anni. Il decesso risale al 28 marzo 2013 e avvenne nella proprietà di Reitano (difeso dall’avvocato Gianbattista Freni), che era anche il datore di lavoro, accusato dei reati di omicidio colposo e di violazione di numerose normative sulla sicurezza nel lavoro

NOTIZIARIOEOLIE.IT 

Per il crollo di un vecchio muro a Quattropani morì Bartolo Todaro. Dopo 9 anni di processo sentenza a giugno, ma c'è un ricorso in Cassazione.

LA VICENDA. In data 28.03.2013 in Quattropani nella proprietà del signor Reitano Enrico si verificava il crollo di un muro nel corso di lavori edilizi .

Il pietrame investiva il signor Todaro Bartolomeo che veniva schiacciato .

A causa dell’evento traumatico il giovane ha perso la vita .

A seguito degli accertamenti eseguiti dai carabinieri di Lipari , dai CTU della Procura della Repubblica di Barcellona , dai funzionari dell’Inail veniva individuato , quale responsabile della morte del giovane , il sig. Reitano Enrico quale proprietario e committente dei lavori nonché datore dei lavori .

Il procedimento penale veniva iscritto alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. dove rimaneva fermo per ben 4 anni circa e ciò fin quando l’avv. Venuto , legale della moglie e dei figli sigg. ri Pace Cettina , Todaro Tiziana e Marino , investiva del ritardo la Procura Generale della Corte di Appello di Messina che immediatamente, in pochissimi giorni , ha fatto attivare la richiesta di rinvio a giudizio del Reitano per i reati di omicidio colposo e di violazione di numerose normative sulla sicurezza nel lavoro .

Il processo veniva , quindi, dopo la fase avanti al GIP che disponeva il rinvio a Giudizio , finalmente istruito dal Tribunale di Barcellona P.G. con l’alternanza di due Giudici Monocratici , il primo dott. Alligo , il secondo la dott. ssa Spina .

Nel corso del dibattimento venivano escussi numerosi testimoni ed ammessa una CTU medico legale che confermava la causa mortis imputandola allo schiacciamento per effetto della caduta del muro .

All’udienza del 31.01.2022 , il P.M. togato dott. ssa Emanuela Scali , dopo l’ampia requisitoria , ha concluso richiedendo la condanna del Reitano Enrico ad anni due per il reato di omicidio colposo con l’aggravata che la morte è intervenuta sul luogo di lavoro sprovvisto dei requisiti di sicurezza , ha pure richiesto la prescrizione per le contravvenzioni contestate .

Le parti civili costituite sigg. ra Pace Cettina , Todaro Tizia e Todaro Marino , rappresentate dall’avv. Rosario Venuto hanno anch’esse richiesto la condanna del Reitano alle pene di legge, richiedendo il risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede ed una provvisionale .

Il difensore dell’imputato , avv. G.B. Freni ha concluso richiedendo tra l’altro il proscioglimento dell’ìmputato per non aver commesso il fatto e/o in subordine previa derubrigazione del reato principale dichiararlo prescritto .

Il Tribunale ha rinviato il processo al 01.06.2022 per la lettura della sentenza fatti salvi eventuali effetti conseguenti alla pendenza di un ricorso per cassazione, proposto dall’imputato, avverso la dichiarazione di inammissibilità della domanda di ricusazione del Giudice Monocratico dott. Spina che il Reitano ha proposto avanti la Corte di Appello Messinese.

28 MARZO 2013

 

Messina, è deceduta la signora Nina cognata di Don Gaetano Sardella

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di Gaetano Sardella

In questo giorno della festa della Madonna della Lettera si e' spenta a Messina mia cognata Nina. Anche lei oggi raggiunge Alberto suo sposo e i nostri cari di famiglia.Ai figli Emma ed Angelo ed ai cari Nipoti da Lipari l'abbraccio di tutti noi ed il ricordo nella celebrazione della Messa Domenicale.
Ci dispiace non essere presenti ai funerali ma siamo con voi spiritualmente.
Riposa in Pace.

A Don Gaetano e ai familiari condoglianze da Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie

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