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Lipari - Non doversi procedere per isolani.

S.F., 45, e S.D., 46 di Filicudi, sono stati difesi dall'avvocato Giuseppe Cincotta.

La sentenza è sttata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Antonio Orifici, piemme Luca Gorgone (nella foto) e assistente giudiziario Rita Villanti.

Secondo il capo d'imputazione avevano apportate modifiche ad un immobile.

La vicenda accaduta a Filicudi risale al 17 luglio 2014.

Non doversi procedere per maturata prescrizione per S.M., 55 anni, di Stromboli.

La sentenza è sttata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Antonio Orifici, piemme Luca Gorgone (nella foto) e assistente giudiziario Rita Villanti.

Secondo il capo d'imputazione sul demanio marittimo in un natante aveva collocato 8 ombrelloni e 22 lettini.

La vicenda risale al 27 luglio 2016.

Non doversi procedere per maturata prescrizione.

M.F., 40 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Fabio Fusco.

La sentenza è sttata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Antonio Orifici, piemme Luca Gorgone (nella foto) e assistente giudiziario Rita Villanti.

Secondo il capo d'imputazione aveva offeso due vigilesse.

La vicenda risale al 2 ottobre 2014.

Lipari - Non doversi procedere per maturata prescrizione. Antonino Zanca, 68 anni, è stato difeso dall'avvocato Emilio Belfiore. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "era stato accusato di minacce e di aver tagliato la tenda ad un locale". I fatti risalgono al 27 dicembre 2015.

 

Guidava in stato di ebbrezza, procurando un incidente a Vulcano e finisce ai servizi sociali. E' accaduto a Simone Martinetti, 27 anni, di Borgomanero (No). E' stato difeso dall'avvocato Marika Ficarra. Il giudice della sezione distaccata del tribunale di Lipari Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino) ha sentenziato che "ha eseguito l'esecuzione dei lavori di pubblica utilità dal 21 agosto 2019 fino al 24 gennaio 2020 presso il Comune di Armeno, nelle aree e nelle strade pubbliche". L'incidente era accaduto il 13 maggio 2018.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Doemnico Rando, 63 anni, di Sessa Cilento (Sa) è stato difeso dall'avvocato Onofrio Natoli. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino) Secondo il capo d'imputazione "su area demaniale realizzava un battuto di cemento e due aiuole al servizio dell'immobile". La vicenda accaduta a Stromboli risale al 1° aprile 2016. . 

9 mesi e 10 giorni di reclusione. Luigi Sforza, di 75 anni, di Altamura (Ba) è stato difeso dall'avvocato Roberto Picciolo. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "ad un isolano dopo una lite avrebbe procurato delle lesioni guaribili in 20 giorni". La vicenda accaduta a Stromboli risale al 18 agosto 2015.

 

Assolto il fatto non costituisce reato. Salvatore Taranto, 45 anni, di Filicudi, è stato difeso dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piamme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "si sarebbe allontanato dal domicilio pur essendo sottoposto a misura cautelare". La vicenda risale al 18 gennaio 2014.  

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Maria Rosa Cristina, 72 anni, di Milano, Antonio Zampetti, 55 anni, di Salina, e Maisan Sky Grygor, 31 anni, Ucraino, sono stati difesi dall'avvocato Sergio Russo. La sentenza è stata formulata dal giudice Gianluca Manca (cancelliere Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbero realizzato una piscina prefabbricata, un vano deposito e uno sbancamento in zona di interesse naturalistico". Il giudice Manca ha anche disposto il dissequestro. I fatti accaduti a Santa Marina Salina risalgono al 15 novembre 2013. 

Non doversi procedere per remissione di querela. Francesco Taranto, 35 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe ostruito il passaggio in un terreno con sterro e calcinacci e con l'apposizione di una recinzione". La vicenda risale al 1° luglio 2014. 

Assolto per la particolare tenuità del fatto. Simone Taranto, 31 anni, di Malfa, è stato difeso dall'avvocato Lucia Mazzeo. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe detenuto grammi 15,60 di hashish dopo una perquisizione dei carabinieri di Santa Marina Salina, insieme ad un bilancino e a un coltello". La vicenda risale al 27 luglio 2017.  

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Giuseppe Fonti, 32 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe portato fuori dalla sua abitazione un bastone utilizzabile per l'offesa alla persona". La vicenda risale al 28 ottobre 2013.

Assolto per la particolare tenuità del fatto. Luigi Sabatini, 45 anni, è stato difeso dall'avvocato Francesco Rizzo. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe occupato il demanio marittimo con 12 lettini e 6 ombrelloni". I fatti risalgono al 19 agosto 2015. 

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Luigina Cavuoto, 69 anni, di Messina, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe effettuato la chiusura di un terrazzino e realizzato un terrazzo fronte mare". La vicenda accaduta a Santa Marina Salina risale al 3 giugno 2013.

Assolta per non aver commesso il fatto. Silvana Saja, 55 anni, di Lipari, è stata difesa dall'avvocato Silvestro Saja. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "nella sua attività avrebbe detenuto prodotti alimentari non conformi alla legge". I fatti risalgono al 1° agosto 2015.

Non doversi procedere per intervenuta sanatoria. Amodeo Giuffrè, 85 anni e Angelo Giuffrè, 56 anni, di Santa Marina Salina Salina, sono stati difesi dagli avvocati Marco Vanella e Giuseppe Siracusano. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata emessa dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "era stato realizzato un muro di recinzione". La vicenda accaduta a Malfa risale al 9 gennaio 2013.

Non doversi procedere per intervenuta oblazione. Dario Scaffidi, 67 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "deteneva armi nonostante il veto imposto dai carabinieri". La vicenda risale al 3 ottobre 2014.

Due mesi e 20 giorni di reclusione e 459 euro di multa (pena sospesa). Mirko La Fiura, 25 anni, di Palermo, è stato difeso dall'avvocato Maria Galasso. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "era stato trovato in pssesso di di oltre 6 grammi di marijuana". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 7 agosto 2017.

 Non doversi procedere per intervenuta sanatoria. Maria Bisazza, 45 anni, Antonio Magazzu' , 52 anni e Michele Sindoni, 50 anni, di Rometta, sono stati difesi dall'avvocato Paolo Intilisano. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di LIpari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "in qualità di proprietaria, ditta e progettista era stato realizzato un muro di recinzione in zona sottoposta a vincolo paesaggistico". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 5 ottobre 2016

Non doversi procedere per remissione di querela. Luigi Palamara, 81 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Anna Dauccia. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "si sarebbe introdotto nell'abitazione di una donna senza il suo consenso rompendo il lucchetto". La vicenda risale al 21 agosto 2016.

Non doveri procedere per maturata prescrizione. Massimo Faralla, 35 anni e Tindara Quadara, 47 anni, di Vulcano, sono stati difesi dagli avvocati Raffaella Marmo e Marika Ficarra. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "realizzavano una discarica non autorizzata di rifiuti vegetali con combusione illecita disturabando i vicini. La vicenda risale al 22 novembre 2014.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Rosetta Nicastro, 63 anni, di Lipari, è stata difesa dall'avvocato Anna Chiara La Cava. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "per telefono molestava una donna". I fatti risalgono al 21 novembre 2012. 

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Antonio Patera, 59 anni, di Messina e Massimo Patera, 54 anni, di Milano, sono stati difesi dagli avvocati Alessandro Liuzzo, Antonio Bicchieri e Santina Dante. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il campo di imputazione "avevano realizzato tre muri in zona paesaggistica". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 2 novembre 2012.

Assolto il fatto non costituisce reato. Augusto D'Albora, 56 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Claudio Rugolo. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "occupava un immobile di proprietà del Comue". I fatti risalgono al 26 marzo 2013.

Assolto per la particolare tenuità del fatto. Massimo Taranto, 40 anni, di Malfa, è stato difeso dall'avvocato Gabriele Vaccheri. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato delle tettoie e dei terrazzi". Disposto il dissequestro delle opere. I fatti risalgono al 28 novembre 2014

-- 14 mesi di reclusione, 1400 euro di ammenda ed il pagamento delle spese processuali (pena sospesa). D.C., 19 anni e D.P., 20 anni, di Lipari, sono stati difesi dagli avvocati Antonio Amata, Gaetano Orto e Peppino Cincotta. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "in concorso tra loro detenevano delle sostanze stupefacenti occultate in un calzino all'interno di una tasca del giubbotto e rinvenute dopo un controllo, dai carabinieri di Lipari insieme ad un bilancino di precisione, ad altri residui del tipo hashish, occultati nel vano sella del motociclo dove si trovavano, ad un coltello intriso della stessa sostanza, oltre a complessivi 100 euro suddivisi in banconote da vario taglio". I fatti risalgono al 5 novembre 2016.

Assolto per aver esercitato un preteso diritto. Nicola Martinucci, 66 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Romeo Palamara. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva danneggiato un muro di un vicino creando un varco al fine di poter accedere nella sua abitazione". La vicenda risale al 23 maggio 2013.

Assolto il fatto non costituisce reato. Carmelo Lo Schiavo, 35 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Susanna La Greca. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "appiccava il fuoco in un'area non autorizzata a rifiuti vegetali derivati dalla potatura di arbusti". La vicenda risale al 25 febbraio 2016.

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