Stromboli - Per i danni causati dall'incendio durante la fiction sulla Protezione civile due imputati avevano richiesto di patteggiare la pena ma il gup del tribunale di Barcellona non l'ha concessa.
Il giudice dell'udienza preliminare Giuseppe Sidoti l'ha ritenuta "non congrua" la pena concordata da due imputati che avevano scelto il patteggiamento, con il consenso dei magistrati della procura. La richiesta era stata fatta dai legali milanesi per Matteo Levi, 63 anni di Roma e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli, esponenti della produzione cinematografica e della società “11 marzo Film srl”.
La giunta Gullo di Lipari è stata rappresentata dall'avvocato Luca Zaia.
Per la vicenda giudiziaria sono sei gli imputati: oltre a Levi e Palmentieri, vi sono Roberto Ricci, 68, Elio Terribili, 63, di Roma e le società "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", di Roma.
L’accusa è di disastro ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022 e poi successivamente per le continue bombe d’acqua che hanno messo in ginocchio piu’ volte l’isola delle Eolie fino a poche settimana fa anche e solamente per una pioggia durata 10 minuti.
L’inchiesta è stata avviata dai carabinieri di Stromboli in collaborazione con la compagnia di Milazzo ed è coordinata dalla procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata da Giuseppe Verzera.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
A Stromboli per l’incendio che si è scatenato durante le riprese della fiction voluta dalla Rai sulla Protezione civile ci sono sei richieste di rinvio a giudizio decise dalla procura della Repubblica di Barcellona.
I nomi. Matteo Levi, 63 anni, Roberto Ricci, 68, Elio Terribili, 63, di Roma e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli. Le società "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", di Roma
L’accusa è di disastro ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022 e poi successivamente per le continue bombe d’acqua che hanno messo in ginocchio piu’ volte l’isola delle Eolie fino a pochi giorni fa anche e solamente per una pioggia durata 10 minuti.
L’inchiesta è stata avviata dai carabinieri di Stromboli in collaborazione con la compagnia di Milazzo ed è coordinata dalla procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata da Giuseppe Verzera.
Quattro persone fissiche sono responsabili del reato di disastro ambientale colposo e due persone giuridiche, una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per responsabilità amministrativa in ragione del reato ambientale cagionato.
L’incendio ha interessato un’area naturale protetta e sottoposta a vincolo ambientale, inserita nei siti “Unesco” e “Rete Natura 2000” e nella riserva naturale orientata/integrale “Isola di Stromboli e Strombolicchio”.
I carabinieri, dopo aver prestato assistenza alla popolazione in occasione dei gravi eventi, anche evacuando diverse abitazioni e alcuni ristoranti, hanno subito avviato le indagini, di concerto con l’autorità giudiziaria e con il supporto di consulenti nominati dalla procura, effettuando molteplici sopralluoghi, diverse escussioni testimoniali, numerose acquisizioni documentali ed accertamenti tecnici, grazie alle quali sono state individuate quattro persone fisiche, tra cui il legale rappresentante ed il direttore di produzione e preposto di una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, nonché il legale rappresentante di una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, nonché un socio lavoratore deputato alla effettiva attuazione degli effetti speciali, i quali, poco prima che divampasse il vasto incendio, erano presenti sull’isola, in un set cinematografico, per realizzare una serie televisiva.
I quattro indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, anche di “violazioni della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ossia di non aver redatto un documento di valutazione dei rischi che tenesse adeguatamente conto del pericolo di incendio e di non aver attribuito specifico rilievo all’utilizzo di effetti scenici consistenti nella generazione di fuochi artificiali, mediante l’utilizzo di materiale altamente infiammabile, di non aver adottato alcuna adeguata misura atta a prevenire eventuali incendi, di non aver fornito ai propri dipendenti adeguata formazione in ordine ai rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, alle procedure relative al primo soccorso, alla lotta antincendio, all’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché nel non aver adeguatamente formato il direttore di produzione, indicato quale preposto e non aver garantito la formazione specifica dell’unico addetto antincendio”.
E ancora, “di non aver escluso l’accesso al set cinematografico in relazione ai rischi derivanti dall’accensione di fiamme “controllate”, di non aver verificato eventuali deficienze di mezzi attrezzature di lavoro o di eventuali condizioni di pericolo, di aver utilizzato, per la riproduzione di effetti scenici e, segnatamente, per l’accensione delle fiamme “controllate”, attrezzature rudimentali, prive di libretti d’uso e manutenzione e dei requisiti previsti, nonché di averle utilizzate senza adeguata formazione ed addestramento e non tenendo conto delle condizioni metereologiche in atto e, in particolare, dei forti venti, in violazione dell’ordinanza sindacale che vietava l’accensione di qualsiasi tipologia di fuoco durante le giornate ventose, determinando, in tal modo, l’innesco di un incendio boschivo che ha interessato oltre 240 ettari complessivi e cagionato un gravissimo disastro ambientale, oltre al danneggiamento di alcuni alcune abitazioni ed edifici adibiti a pubblica utilità”.
Il servizio del Tg3 Sicilia
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Rassegna Stampa GDS.IT
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Eolie, bufera di vento nelle sette isole nave salta lo scalo di Santa Marina e addirittura vola un piccolo gommone che rompe gli ormeggi nel porticciolo...
Bufera di vento alle Eolie e difficoltà anche nei collegamenti da e per le sette isole. I mezzi di linea della Liberty Lines e della Siremar assicurano i collegamenti anche se la nave per l’improvvisa tempesta di vento che si è abbattuta nel porto di Santa Marina Salina ha saltato lo scalo e ha proseguito per Lipari e Milazzo.
Nello stesso porticciolo un piccolo gommone ha rotto gli ormeggi e ha spiccato il volo. Il video nel web è diventato virale. Per la burrasca di vento ovviamente c’è stato anche il fuggi fuggi delle tante imbarcazioni da diporto che ancora affollano le isole. Tutte hanno cercato un riparo sicuro dove hanno trovato posto nei pontili riparati o nelle rade piu’ tranquille delle isole. La bufera di vento si è poi placata ma il cielo che si è oscurato non promette nulla di buono.
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foto di Ivana Merlino
Rassegna Stampa Gds.it
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Due eoliane selezionate per le finali di Miss Universo Italy e per Bellezza Nazionale. Si tratta di Giulia Ristuccia e Maria Bruna Alleruzzo. Giulia Ristuccia, è figlia di Claudio di Salina e di Angela Scorsone di Lipari e si è qualificata per la finale nazionale di Miss Universe Italty 2024 che avrà luogo a San Ferdinando in Puglia da giovedì 12 al 18 settembre.
Poi ci sarà la finalissima del 18 settembre condotta da Beppe Convertini durante la quale si eleggerà la Miss Italiana che avrà l’onore di rappresentare l’Italia alla finale mondiale del piu’ prestigioso concorso di bellezza che si terrà il prossimo 16 novembre a Città del Messico.
Ad Acireale alla finalissima del concorso “Bellezza Nazionale” un posto d’onore lo ha conquistato anche Maria Bruna Alleruzzo di Panarea. La manifestazione "La Venere dell'Etna"giunto ormai alla XXI edizione si è svolta in piazza Duomo. 100 le ragazze giunte alla finale provenienti da tutta Italia ed è stata fasciata anche la panarellese Alleruzzo.