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Salina - La GuardiaCostiera ha condotto altre due operazioni finalizzate al contrasto all’utilizzo di reti da pesca illegali, le quali causano un forte impatto negativo sugli ecosistemi marini.

Nella giornata di ieri, la nave "Gregoretti" ha recuperato una rete da pesca illegale lunga 5.300 mt con 350kg di pescato, posta a largo dell’isola di #Salina.

Sempre nelle isole Eolie, anche in virtù di alcune segnalazioni ricevute dall'organizzazione internazionale "SeaShepherd", il personale della Guardia costiera di Lipari ha comminato pesanti sanzioni nei confronti del comandante di un'unità sorpreso ad effettuare la pesca con attrezzi illegali ed al sequestro di una rete della lunghezza di circa 2.500mt. La multa è stata di 4 mila euro. 

Un velivolo del Corpo, sotto il coordinamento del Centro di Controllo Nazionale Pesca, ha avvistato un motopesca in attività di pesca con reti illegali ad est dell'isola di Ustica. Intervenuta immediatamente la CP 282, che ha intercettato il motopesca il quale, alla vista della motovedetta, tagliava la rete gettando tutto in mare. In virtù delle registrazioni video fornite dal velivolo, gli ispettori pesca a bordo della CP 282 hanno provveduto a sanzionare l'unità e a sequestrate 2800 metri di rete e 750 kg di pescato frutto dell'attività illecita.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

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Nell’ambito della costante azione di vigilanza volta a prevenire e reprimere l’uso delle reti da
posta derivanti irregolari, cosiddette «spadare», i militari della Guardia Costiera di Lipari hanno
intercettato, tra i giorni 1 e 2 giugno scorsi, una unità da pesca con a bordo i richiamati attrezzi
illegali, a forte impatto negativo sia sugli habitat ed ecosistemi marini, sia sugli stock ittici e più in generale sulla fauna marina.

A seguito di accurato monitoraggio in mare e successiva ispezione del motopesca una volta
rientrato all’ormeggio, sono stati infatti accertati la detenzione e l’utilizzo di reti non conformi alla
normativa vigente, oltreché la mancata registrazione della cattura di specie bersaglio oggetto di
specifici piani di monitoraggio.

Al termine delle verifiche, scattate anche grazie alla importante collaborazione della M/n
Conrad, appartenente all’organizzazione internazionale Sea Shepherd Italia ONLUS, in questo
periodo in attività presso l’arcipelago eoliano, gli ispettori operanti hanno pertanto provveduto al
sequestro degli attrezzi illegali, sbarcati presso la banchina del porto di Pignataro nel Comune di Lipari, nonché ad elevare sanzioni in carico al comandante dell’unità per un importo complessivo superiore a 4000 euro.

L’attrezzo sequestrato è una rete della lunghezza di circa 2.500 metri, con ampiezza della
maglia di circa 18 cm, utilizzata illegalmente per la cattura di esemplari di pescespada.
Le descritte attività di verifica e repressione, messe in pratica dal personale dell’Ufficio
Circondariale Marittimo di Lipari con il coordinamento della Direzione Marittima di Catania e della Capitaneria di Porto di Milazzo, si inseriscono in un più ampio quadro di operazioni di controllo dell’intera filiera ittica, finalizzate alla tutela degli stock ittici, oltreché della salute del consumatore finale.

Operazioni che, nel caso specifico, hanno inflitto un ulteriore duro colpo al proliferare di
questi attrezzi da pesca ormai da anni banditi dalla Comunità Internazionale, perché
particolarmente impattanti sull’ambiente marino costiero.
Nei prossimi giorni continuerà l’azione di vigilanza e controllo nel mare e nei sorgitori di
giurisdizione da parte del personale del Compartimento marittimo di Milazzo con il coordinamento della Direzione marittima di Catania, al fine di contrastare più efficacemente possibile il fenomeno dell’utilizzo delle reti da posta derivanti illegali

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Lipari - Presso Velardita Giuseppe via Vittorio Emanuele n75 tel.0909812418

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