Inizia il presidio permanente presso il nosocomio “B. Nagar” di Pantelleria. Siamo cittadine e cittadini di questa Terra. Da diversi anni stiamo vivendo lo smembramento dei servizi sanitari nella nostra isola a cominciare dal Punto Nascita con l’altalenarsi delle sue chiusure e aperture con sempre meno servizi e garanzia delle gestanti e di un percorso sereno della gravidanza.
Abbiamo visto togliere ogni giorno i diritti ai malati oncologici costretti a spostarsi sulla terraferma per servizi che dovrebbero essere garantiti a Pantelleria con continuità e con figure fisse. Programmi di screening garantiti a livello nazionale e regionale (quindi anche in tutta la provincia di Trapani) secondo un programma di prevenzione e diagnosi precoce sono invece negati sul territorio isolano. Per non parlare di alcuni esami diagnostici quali colonscopia e gastroscopia per i quali bisogna recarsi sulla terraferma, di servizi quali l’assistenza domiciliare o il servizio di psichiatria che si interrompono a singhiozzo e si riattivano solo dopo le proteste dei cittadini.
Nuovi macchinari quali la TAC di ultima generazione arrivati sull’isola e mai attivati per mille ragioni incomprensibili o la nuova sonda promessa per potenziare l’ecografo morfologico in modo da eseguire l’esame in loco con continuità e certezza. Queste mancanze sono frutto di una aziendalizzazione e politica sanitaria corrotta e le vicende giudiziarie in atto che hanno visto l’arresto del dirigente della nostra Asp lo dimostrano.
Il diritto alla salute, nell’articolo 32 della Costituzione, sancisce che:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Molte Corti e organizzazioni internazionali hanno sottolineato che la salute non è semplice assenza di malattia, ma “completo benessere fisico e psichico”. Ci sarà da riflettere anche su questo, quando, a emergenza COVID 19, viene a mancare totalmente l’applicazione del diritto alla salute. Con la chiusura del Punto Nascita e l’assenza di riassetto personale specializzato, proprio alle gestanti e ai malati oncologici viene imposto di attraversare il mare per potersi sottoporre alle cure necessarie. Due categorie ad elevato rischio contagio, in un momento così delicato e importante, in totale abbandono a loro stessi.
Chiediamo che vengano mantenute le promesse fatte sul potenziamento del nostro ospedale sia in strumentazioni adeguate che in personale sanitario che permetta l’assistenza h24 con turni regolari. La comunità è a fianco del proprio presidio ospedaliero e dei medici che ci lavorano con professionalità e sacrificio nel sopportare turni stressanti. Nel presidio ci sono eccellenze che sanno affrontare le emergenze in maniera egregia, a maggior ragione pretendiamo un’assistenza sanitaria regolare e quotidiana a garanzia del diritto alla salute tutti.(pantellerianotizie.it)