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"A Panarea, isola dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, dove esiste una riserva naturale orientata e dove l'integrità del paesaggio è tutelata da severi vincoli, accade che un antico sentiero pedonale e la macchia mediterranea che cresceva a ridosso del tracciato vengano devastati a colpi di ruspa per realizzare una strada abusiva, distruggendo i muri in pietra a secco e gli scalini scolpiti nella roccia centinaia di anni fa".

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E' la denuncia di Pietro Lo Cascio, ex consigliere comunale di Lipari e coordinatore dell'Associazione Nesos che lavora per la protezione e la conoscenza del territorio eoliano.

"È questa la sorte di uno dei percorsi più belli e poetici dell'isola, aggredito durante i mesi di lockdown e oggi trasformato in una spianata. Un'operazione impietosa e, incredibilmente, impunita. Impunita perché, al momento - riferisce Lo Cascio - la stazione dei Carabinieri ha avviato una indagine contro 'ignoti'".

"Secondo informazioni raccolte da alcuni abitanti di Panarea - dice ancora Lo Cascio - si parla di una strada destinata a raggiungere una località dove si vorrebbe realizzare un cimitero privato, in sostituzione di quello esistente.

In questo inquietante scenario, è facile prevedere che, se non si interverrà tempestivamente - continia Lo Cascio - i lavori riprenderanno alla fine della stagione turistica, completando un'opera che non solo rappresenta un grave reato ambientale, ma finirà per cancellare del tutto una preziosa testimonianza della millenaria storia di relazioni tra l'uomo e il territorio, della quale i sentieri costituiscono uno straordinario esempio e un patrimonio da tutelare". (ANSA).

SCATTATI GLI ACCERTAMENTI

Il responsabile dell'Ufficio Illeciti del Comune di Lipari Claudio Beninati con la collaborazione dei locali carabinieri dopo un sopralluogo ha accertato che "si tratta di  lavori di allargamento della stradella comunale con distruzione di rocce esistenti. La stradrllaa si chiama "Palisi - Falcuna". L’esecutore è per ora ignoto seguirà ordinanza di bonifica dell”area e denuncia alla procura"

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