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Il Tribunale del riesame ha annullato il divieto di dimora pet il sindaco di Barcellona, Roberto Materia.

I giudici del Riesame hanno accolto la richiesta avanzata dai legali del primo cittadino del Longano, Marcello Scurtia e Tommaso Calderone.

Come si ricorderà, il sindaco è stato raggiunto dal provvedimento a seguito di una inchiesta condotta dalla Procura di Barcellona per una vicenda che ha visto coinvolto un ex assessore della Giunta.(messinaoggi.it)

 
----di Leonardo Orlando
 
INTERROGATORIO FIUME DA PARTE DEL GIP FABIO GUGLIOTTA PER IL SINDACO ROBERTO MATERIA, ATTUALMENTE SOSPESO DALLA CARICA PER EFFETTO DELLA LEGGE SEVERINO A SEGUITO DELLL'APPLICAZIONE DELLA MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI DIMORA A BARCELLONA PER IL REATO DI ABUSO D'UFFICIO. MATERIA, CHE HA RISPOSTO A TUTTE LE DOMANDE PRODUCENDO TRE DOCUMENTI A DISCOLPA CHE NON SAREBBERO STATI PRESENTI NEGLI ATTI DELL'INCHIESTA, E' GIUNTO IN TRIBUNALE PRIMA DELLE 15 ACCOMPAGNATO DAI DIFENSORI CHE SONO DIVENTATI DUE, GLI AVVOCATI TOMMASO CALDERONE E MARCELLO SCURRIA. L'INTERROGATORIO E' POI INIZIATO QUALCHE ORA PIU' TARDI PERCHE' LO STESSO GIUDICE ERA IMPEGNATO NELL'AUDIZIONE DEL VICECOMANDANTE DEI VIGILI URBANI, ATTUALMENTE SOSPESO, SALVATORE DI PIETRO. IL SINDACO HA RISPOSTO ALLE DOMANDE DEL PROCURATORE EMANUELE CRESCENTI E DEL SOSTITUTO MATTEO DE MICHELI, DISCOLPANDOSI DALL'ACCUSA CONTESTATA. DALL'INTERROGATORIO CHE VERTEVA ANCHE SULLE PECULIARI MODALITÀ' DI GESTIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ALL'INTERNO DEL MUNICIPIO E SULLE PRASSI BUROCRATICHE CHE VENGONO CENSURATE NEGLI ATTI D'INCHIESTA, NON SAREBBERO EMERSI FATTI NUOVI
 
---Il nuovo Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi ha sospeso dalla carica di Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia, coinvolto nell'inchiesta sulla concussione collegata alle autorizzazione edilizie per le attività riconducibili all'ex assessore comunale Angelo Coppolino, finito in carcere. Il provvedimento nei confronti del Sindaco è un atto dovuto ed avrà efficacia fino alla durata della misura del divieto di dimora, disposta nei confronti del primo cittadino. Con la sospensione dalla carica del Sindaco Materia, la gestione amministrativa del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto è nelle mani del vicesindaco Filippo Sottile e della giunta.
 
---Finita la conferenza stampa presso il commissariato di Polizia di Stato, alla presenza del dirigente Antonio Rugolo e del Procuratore Emanuele Crescenti. Appare adesso più chiaro il contesto che emerge dall’indagine lunga e articolata quella che ha portato all’emissione dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive ed interdittive nei confronti di amministratori e funzionari del Comune di Barcellona. L’operazione eseguita dai poliziotti del Commissariato locale, ad emetterla il Gip del Tribunale di quel Comune dott. Fabio Gugliotta. L’attività investigativa coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica Emanuele Crescenti e dal Sostituto Procuratore Matteo De Micheli ha preso il via nel 2014. Al centro intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati, sopralluoghi, analisi e sequestro di documenti ed edifici sono alcuni degli strumenti investigativi che hanno permesso di muovere specifici addebiti a carico di:

COPPOLINO Angelo ex assessore allo Sport e Politiche Giovanili Sportive, Industria, Caccia e Pesca, Servizi Demografici e Toponomastica, Rapporti con i Quartieri, Programmazione e Manutenzione Impianti Sportivi;
DI PIETRO Salvatore Vice Comandante della Polizia Municipale;
RUCCI Carmelo funzionario dell’Ufficio Tecnico Edilizia Privata, Concessioni Edilizie e Sanatoria;
ISGRO’ Bruno, architetto;
LIVOTI Francesco, tecnico comunale;
BONOMO Giuseppe, tecnico comunale;
ALLIGO Santi, ex Segretario Generale;
MATERIA Roberto Sindaco del Comune di Barcellona P.G.

L’inchiesta parte dalle irregolarità riguardanti immobili riconducibili al Coppolino ed ad alcuni suoi familiari originavano approfondimenti che lasciavano trasparire le pressioni esercitate dall’Assessore su tecnici e amministratori compiacenti al fine di occultare, per l’appunto, le macroscopiche difformità ed i conseguenti illeciti edilizi. False attestazioni, omissione di accertamenti, velocizzazione indebita delle relative pratiche, omissione di atti dovuti, in sintesi, le condotte che, dietro la sapiente regia del Coppolino il quale in tal modo ne traeva un ingiusto vantaggio patrimoniale, venivano perpetrate dagli indagati animati dalla speranza di ottenere futuri vantaggi. Nello specifico questi i reati contestati e le relative misure adottate: concussione, induzione indebita di dare o promettere utilità, abuso d’ufficio e falso per il Coppolino, al quale è stata applicata la misura cautelare in carcere e per il Rucci sottoposto invece alla misura degli arresti domiciliari; falso ed abuso d’ufficio per Isgrò, Livoti, Bonomo e Di Pietro cui viene altresi’ contestata l’induzione indebita di dare o promettere utilità sottoposti alla misura interdittiva della sospensione da ogni ufficio ricoperto all’interno del Comune ad eccezione dell’Isgrò a cui è stata imposta la misura del divieto di esercitare la professione di architetto per mesi 6; uso di atti falsi e favoreggiamento personale per Alligo al quale è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza; abuso d’ufficio per Materia, la cui condotta è rappresentata dall’avere revocato illegittimamente l’incarico dell’allora Comandante della Polizia Municipale, sottoposto al divieto di dimora e di ingresso nel Comune di Barcellona.

LA DICHIARAZIONE DI ROBERTO MATERIA

"Divulgo queste brevi parole quando la notizia è già ampiamente nota, tuttavia non intendo sottrarmi al dovere d'informazione che ho verso i miei concittadini. Come ormai ampiamente noto, mi è stato notificato stamani provvedimento giurisdizionale che mi fa obbligo di dimora al di fuori del territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, provvedimento che è stato adottato nel quadro di un'indagine relativa a vicende di qualche anno addietro e che vede coinvolte anche altre persone. Desidero riferire ai miei concittadini che sono assolutamente sereno, di quella serenità che nasce dall'intimo convincimento, dalla consapevolezza, di avere agito sempre all'interno del percorso tracciato dalla legge, non soltanto in questa vicenda ma in tutta la mia esperienza di vita. A questa consapevolezza si accompagna la fiducia che ho sempre riposto nelle Forze di Polizia e nella Magistratura e che riconfermo anche in quest'occasione. Difenderò la mia posizione, la mia dignità di politico e di uomo, nelle sedi deputate, sostenuto da questi pensieri e dalla professionalità dei miei avvocati, fiducioso, dunque, di poter chiarire tutto in breve tempo. Rassicuro tutti, infine, che l'attività della Giunta Municipale, temporaneamente presieduta dal Vice Sindaco, continua regolarmente nei modi previsti dalla legge". 

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