Ray Bondin, ambasciatore UNESCO, in visita a Montalbano Elicona
In visita il 20 e 21 maggio a Montalbano Elicona, l'ambasciatore Unesco Ray Bondin, per accertare la possibilità di nominare il borgo e i megaliti dell'Argimusco, patrimonio dell'umanità.
Obiettivo è valorizzare un sito di eccezionale valore storico, come quello che a partire dal XIV secolo si sviluppa intorno al castello Federico II e conserva ancora intatte le caratteristiche dell'architettura urbana medievale. I "Megaliti poi" ha osservato il sindaco dott Filippo Taranto "rappresentano una risorsa, che potrebbe riscrivere le pagine del nostro passato, poichè gli studiosi suppongono una sua antropizzazzione già nell'età del bronzo."
Così accompagnato da una delegazione di rappresentati istituzionali, il dottor Bondin, effettuerà un primo report per conoscere da vicino Montalbano e aprire un nuovo capitolo del dialogo Unesco in Sicilia, la cui grandezza culturale e naturale è ormai attestata dall'esistenza di ben sette siti che vantano il prestigioso riconoscimento.
---Il centro storico con le sue case di pietra, i vicoli, le chiese, la Basilica Minore, il castello svevo- aragonese, i portali dei palazzi patrizi, risulta inserito tra i "borghi medievali più belli d'Italia".
Da visitare il Museo Storico-fotografico "Eugenio Belfiore", situato nei locali della Fondazione Culturale "G. Parlavecchio", con annessa biblioteca. Le circa 200 foto narrano i momenti più significativi del popolo di Montalbano.
La descrizione appassionata della responsabile Rosalba Pantano.
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C'è chi propone Italo Toni sindaco.
Parla il signor Silvano.
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Il Presepe Vivente di Montalbano Elicona, ha ottenuto il riconoscimento di "Miglior Presepe vivente in Sicilia".
Coinvolge bambini, giovani, anziani e immigrati nella rappresentazione degli antichi mestieri riproposti negli ambienti rimasti intatti nel tempo. Le pietre antiche del borgo medievale tornano a vivere nell'atmosfera magica del Natale che, come ogni anno, si veste con la pelle dei pastori, con le tuniche degli artigiani e con costumi broccati d'oriente. Sono case disabitate, ma colme di storia autentica, di quotidianità vissuta dalle famiglie.
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NELLA PARTE ALTA DI MONTALBANO SONO DIVERSE LE PALE EOLICHE PER DARE ENERGIA.
L’energia eolica pone le proprie radici nell’antichità. Già nel 3000 aC, i navigatori sfruttavano l’energia del vento per trasportare le proprie imbarcazioni ricche di vele che si spiegavano al vento. Secondo alcuni studiosi, nell’antica Babilonia, nel 2000 aC nacquero i primi mulini a vento, utilizzati per macinare grano; Oggi l’energia del vento viene sfruttata per produrre elettricità mediante le cosiddette “Pale Eoliche”. Ma come funziona una pale eolica? Il meccanismo di funzionamento di una turbina eolica è molto semplice da comprendere, soprattutto perché esso è strettamente collegato alla struttura della Pala Eolica. La turbina eolica è composta da una pala rotante che rappresenta la “vela del sistema”, le pale agiscono come una barriera che si oppone al vento cosicché la potenza del vento costringerà le pale a ruotare con la genesi di energia cinetica (movimento delle pale).
Le pale del rotore sono collegate al cosiddetto “Albero“, il rotore trasferisce l’energia meccanica (energia di rotazione) all’albero così l’energia entrerà in un generatore elettrico che è posizionato sull’altra estremità dell’albero.
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