IL NOTIZIARIO PUBBLICA GIORNALMENTE IL SOLLECITO PER FAR INTITOLARE UNA VIA DELLA "SUA CANNETO" ALL'INDIMENTICABILE PROFESSORE FRANCO SCOGLIO
di Pino Scopelliti
Come anticipato una Via è stata dedicata a Reggio Calabria al professore Franco Scoglio, presenti alla manifestazione l'assessore Giovanni Latella, l'amico fraterno Pino Scopelliti, i fratelli Babuscia ex suoi giocatori e tanti altri tifosi.
L'INTERVENTO
di Aldo Natoli
Trovandomi a Canneto e parlando con degli abitanti della frazione mi è stato chiesto, come giornalista, di sollecitare il Comune ad intitolare una strada al compianto Franco Scoglio. Richiesta alla quale non mi sottraggo e sollecito dalle pagine del Notiziario delle Isole Eolie l'Amministrazione Comunale ad attenzionare questo desiderato che non è soltanto dei Cannetari ma di tutti i cittadini dell'isola.
Suggerisco la via Risorgimento dove, se ben ricordo, vi era la casa di Franco Scoglio.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Il SETTIMANALE del NOTIZIARIO: Di Gennaro Leone e Angelo Sidoti con Pino Scopelliti
Da Palermo in linea Augusto Sardella "A chi si aspetta ad intitolare una via al prof Franco Scoglio? Pronti a indire una petizione..."
---Oggi alle 18 a Reggio Calabria sarà Intitolato.una via a Franco Scoglio.
Dopo.il Celeste, la Tribuna di Gioia Tauro, anche Reggio onora la figura del Professore.
E a Lipari? C'erano state tante promesse ma NESSUNO E' PROFETA IN Patria e la sua era Canneto di Lipari.
Il sindaco Marco Giorgianni nel corso di una intervista rilasciata al Notiziario ha assicurato che ha già avviato l'iter per intitolare una via di Canneto al prof Franco Scoglio
Bartolino Leone era in diretta
FRANCO SCOGLIO "MORIRO' PARLANDO DI CALCIO..."
Francesco Scoglio detto Franco (Lipari, 2 maggio 1941 – Genova, 3 ottobre 2005)
Laureato in Pedagogia, per questo era chiamato "il Professore". Infatti insegnò, negli anni sessanta, in diversi istituti del meridione. Da calciatore, prima difensore, poi centrocampista, ebbe una carriera che si consumò nel giro di 4-5 stagioni. Dalla sua Lipari va a Roma per il diploma Isef e viene tesserato dalla Tevere Roma dove disputa 3 partite in Serie C nella stagione 1963-64. Si trasferisce all'Istituto Agrario di Palmi e disputa un anno in Serie D con la squadra locale. Poi la decisione di attaccare le scarpette al chiodo e iniziare la sua carriera di tecnico.
Ha iniziato ad allenare nel 1971, a Gioia Tauro, dove vince subito un campionato di Promozione con la Gioiese. Passa, poi alle giovanili della Reggina, per poi tornare ad allenare fra i dilettanti e quindi in Serie C1 (Messina, Crotone, Gioiese, Acireale e Akragas) poi la promozione in Serie B con il Messina (1985). Il Professore nella sua città vive la più bella parentesi calcistica della sua vita, insieme a quella vissuta a Genova; arriva al Genoa nel 1988, e dopo un anno conquista una promozione in Serie A e successivamente la salvezza nella massima serie. In seguito ha allenato anche Bologna, Udinese, Lucchese, Pescara, Torino.
A dicembre 1996 viene ingaggiato dal Cosenza, in Serie B, sostituendo l'esonerato De Biasi. Dopo 100 giorni alla guida del Cosenza (3 vittorie, 2 pari, 7 sconfitte), il 1º aprile viene esonerato dopo la sconfitta esterna nel derby con la Reggina che fa scivolare i rossoblu all'ultimo posto in classifica, e sostituito con De Biasi. Poi allena l'Ancona.
Tra il 1998 e il 2000 ha allenato la Nazionale della Tunisia, conquistando il quarto posto nella Coppa d'Africa del 2000 e ottenendo la qualificazione al campionato mondiale del 2002, al quale rinuncia per tornare ad allenare il Genoa e salvarlo dalla retrocessione in Serie C. Nel 2002 ha guidato la Libia, dalla quale ha dato le dimissioni per contrasti con la federazione diretta da Al-Saadi, figlio di Gheddafi. Torna in Italia per allenare il Napoli, dove applicò per l'ultima volta la sua tattica 'a rombo' (10 partite).
Scoglio, una volta terminata la carriera da allenatore, è stato un commentatore televisivo per molte reti televisive italiane (da ultimo a Controcampo su Italia 1), ma anche all'estero (era commentatore tecnico ed opinionista anche per Al-Jazeera). Negli ultimi anni della sua vita Franco Scoglio ha insegnato all'Università del suo capoluogo di nascita, Messina. L'Ateneo Peloritano gli affidò la cattedra di Teoria, tecnica e didattica del calcio per il corso di laurea di Scienze Sportive e Motorie.
Personaggio molto popolare nell'ambiente calcistico, amato ma anche discusso, Scoglio morì in circostanze drammatiche, colto da un infarto mentre partecipava a una trasmissione televisiva della rete locale Primocanale di Genova, città che lo aveva adottato. Scoglio si sentì male dopo un vivace confronto telefonico con il presidente del Genoa Enrico Preziosi e improvvisamente si accasciò con la testa all'indietro sulla poltrona dove era seduto. La trasmissione fu immediatamente sospesa per consentire l'intervento dei soccorritori del 118, ma tutti i tentativi di rianimazione risultarono vani. Lo stesso conduttore, Giovanni Porcella, e gli ospiti in studio, tra cui Claudio Onofri e Nino Pirito, cercarono in ogni modo di rianimare Scoglio prima dell'arrivo del 118, ma non riuscirono nel loro intento. Si avverò quindi la sua "auto-profezia":
«Morirò parlando del Genoa»
Scoglio era molto amato e stimato dai sostenitori rossoblù: al suo funerale a Genova parteciparono ben 10 000 persone per tributargli un ultimo commiato. Successivamente tornò per l'ultima volta a Messina accolto allo stadio Giovanni Celeste da un vasto gruppo di tifosi (3 000), per poi partire per l'ultimo viaggio nella città natale di Lipari; oggi Scoglio riposa nel cimitero di Canneto, frazione di Lipari.
FRANCO SCOGLIO: LA STORIA (Documentario) - YouTube
09 ago 20
Franco Scoglio. Sempre con noi. NOIGENOANI.NET - YouTube
Scoglio - YouTube
di Pino Scopelliti
Caro Bartolino, ho letto l'articolo della manifestazione con gli artisti e con le bande musicali che intendete organizzare come Notiziario delle Eolie online e credimi quando vedo una Banda io mi emoziono perchè ricordo Peppino Scoglio. Lui suonava il Trombone nella banda di Lipari. Allora quando andavano a Saline a Stromboli io e zia Giovanna li aspettavamo la notte al loro ritorno. Ricordo Givannininu era un pò sordo, suonava i piatti.
Dicevo al ritorno, zia Giavanna metteva la pentola e spaghetti aglio alio e peperoncino, vino Bianco e via ai racconti della giornata. Credimi ridavamo con le lacrime. Quella bella divisa rossa. Ricordi indelebbili. In bocca a Lupo per la bella serata che avete organizzato.
Complimenti anche per il grande successo ottenuto con le tribune e il no-stop elettorale che avete organizzato. Non c'è dubbio alla fine la serità paga sempre. Io mio auguro che il nuovo Sindaco oltre a pensare al nostro atavico problema, cioè quello di mantenere la promessa fatta a suo tempo l'intitolazione di una strada all'indimenticabile professore Franco Scoglio nella "Sua Canneto".
----Pensa Bartolino, anche a Reggio Calabria, dopo lo stadio San Filippo, ora si chiama Franco Scoglio. A Gioia Tauro è stata intitolata la tribuna al professore Scoglio. Addirittura a Reggio una Via è stata dedicata a Franco. Solo nella sua città Natale niente.
Eppure c'è stata gente che ha dato lustro alle Eolie: ricordo il Professore Fulvio Ferlazzo e tanti altri.
Ma In questo Arcipelogo mi sembra che siete nemici di voi stessi. Ancora ho davanti agli occhi il sindaco di allora. Parato di fascia" "gli dedicheremo un pontile... Eppure lo vorrie rivedere per ..... Ciao Grande.
Lipari&Comune, "Per il bilancio partecipativo votate il nostro progetto..."
di Marcella Di Marca
Si conclude presso la Corte D'Appello di Reggio Calabria in sede di rinvio della Cassazione (Presidente Dott. Filippo Leonardo, componenti Dott.ssa Tommasina Cotroneo, Dott.ssa AdrianaTrapani) l'annosa vicenda giudiziaria della cooperativa edilizia "Poker" del rione Giostra in Messina, che vedeva imputati cinque componenti tra i vertici della cooperativa, del Consiglio di amministrazione e del Collegio Sindacale.
La vicenda traeva origine dal ricorso per cassazione proposto dagli imputati Mario Rossetto, Francesco Giacobbe, Camillo Dell'Aglio, Francesco Nostro e Epifanio Grosso in relazione alla sentenza emessa dalla Corte D'Appello di Messina nel 2011 con la quale veniva confermata la sentenza inflitta in primo grado dal Tribunale di Messina nel 2001 in relazione alla contestazione ai predetti dei reati di cui ai capi A) e B) della rubrica, quello di bancarotta fraudolenta patrimoniale impropria da reato societario (cui agli artt. 223, comma 2, l. fall. In relaz. all'art. 2621, comma 2, n. 1 c.c.) e di bancarotta fraudolenta per distrazione. Materia ostica ed ancora dibattuta in dottrina e giurisprudenza.
La Cassazione, V Sez. Penale, in data 14/12/2012 annullava la sentenza emessa in secondo grado nei confronti degli imputati relativamente al capo A). In particolare, come evidenziato dettagliatamente dal Procuratore Generale, Dott. Volpe, e dal Supremo Collegio in sede di decisione, relativamente al capo A) era del tutto insufficiente ed inadeguata la motivazione che il fatto sussista.
La Corte D'Appello di Reggio Calabria in sede di rinvio dalla Cassazione, grazie all'intervento degli Avv.ti Vincenzo Dostuni del foro di Napoli e l'Avv. Angela Scopelliti del foro di Reggio Calabria specializzati in reati in materia societaria, concludeva una vicenda giudiziaria che ormai da più di dieci anni intasava i Tribunali nel rispetto di tutte le parti coinvolte.
La svolta del processo è stata la presentazione di un'istanza ex art. 599 bis c.p.p. con la quale gli imputati rinunciando ai motivi d'impugnazione e grazie alla concessione delle attenuanti generiche prevalenti rispetto alle aggravanti ottenevano l'emissione di una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Tale è il risultato di un impegno professionale che non avrebbe mai potuto ottenere riscontro senza una predisposizione di apertura da parte della Corte di Appello Reggina.
Le tematiche sottoposte al vaglio giudiziario, infatti, erano particolarmente complesse poiché riguardavano successioni di leggi (nel corso degli anni l'art.2621 c.c. è stato più volte modificato), assorbimento di una contestazione in un'altra ovvero un profilo di continuazione con relativo aumento di pena.
La pregevole soluzione è stata pervicacemente inseguita dalla difesa che ha visto nell'Avv. Angela Scopelliti una diuturna presenza in Corte di Appello e presso la Procura Generale affinché si ottenesse un risultato che contemperasse esigenze difensive con quelle di un carico giudiziario particolarmente gravoso quale quello del Giudice dell'impugnazione.
La sentenza, pertanto, mette la parola fine a tale vicenda dimostrando che solo attraverso uno sforzo comune si può arrivare ad un risultato di giustizia; ciò rende onore all'avvocatura ed alla magistratura più sensibile e più attenta ad applicare correttamente le norme affinché la sentenza sia vista come giusta da tutte le parti.