Dopo la Santa Messa in onore di San Bartolomeo, celebrata da Sua Eccellenza Anthony Randazzo, ritratto con Sua Eccellenza Giovanni Accolla, Sua Eccellenza Cesare Di Pietro, Monsignor Gaetano Sardella e il Sindaco Riccardo Gullo
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foto di Davide Vitagliana
NOTIZIARIOEOLIE.IT
San Bartolomeo è costantemente connesso con isole Eolie.
Fin dai tempi remoti c’è stato sempre un segnale potente e gratuito. Senza interruzioni. L’eccellenza della fede per la fede. Un credo biologico che di conservante ha solo le tradizioni.
La religione eoliana fatta di chiese e di clero, di Statue Santificate e di popolo fedele riempie l’imponente Cattedrale fino alla piazza con una presenza umana oltre i limiti.
Un seguito immenso con chi prega e chi canta. Piedi nudi accanto a luccicanti mocassini modaioli.
Tutto fa storia per conservare i ricordi di un grande momento che accomuna tutti per credere al grande miracolo della pace non solo in terra eoliana che avvicina anche la terra lontana.
Buon San Bartolomeo a tutti alle Eolie e anche nel resto del mondo...
di Gaetano Sardella
LA FESTA E LA PROCESSIONE
(anche se dovremmo dire in verità le feste e le processioni).
Il 24 agosto è la festa ufficiale (istituita dalla Chiesa tra il VI e il VII secolo) del Santo Patrono di Lipari e Protettore delle Isole Eolie, ma i festeggiamenti in suo onore sono ben 4.
La prima ricorrenza è quella che si svolge il 13 febbraio (per la prima traslazione del Corpo), la festa cosiddetta di “San Bartolo dei pescatori”.
In questa occasione si svolge una specie di asta dello stendardo tra le diverse famiglie di pescatori, quella che se lo aggiudica, conserva e porta lo stendardo durante la processione, sino all’anno successivo.
Poi c’è la festa del 5 marzo (su richiesta dei contadini che nel 1823 scamparono alla pestilenza) che è la festa di San Bartolo dei contadini. Questa data è legata ai i miracoli attribuiti al Santo, durante la carestia del 1824, facendo approdare a Lipari, un vascello carico di grano. In questo modo gli abitanti hanno avuto modo di sfamarsi, evitando morte certa. Da qui l’idea di costruire il Vascelluzzo in argento, con tante spighe di grano.
Il Santo, inoltre, ha evitato alla popolazione di Lipari il pericolo del terremoto che, nel 1894, ha colpito la Calabria meridionale e la Sicilia, per questo una terza festività si svolge il 16 novembre (per lo scampato pericolo del terremoto nel 1894): San Bartolo dei terremotati.
Anche se i danni del terremoto non furono ingenti, tuttavia la contrada di Marina Lunga venne quasi sommersa da un maremoto e per questo motivo la processione di questa ricorrenza si spinge fino a lì.
La festività del 24 agosto è la ricorrenza più celebre anche perché cadendo in un periodo dell’anno favorevole alle vacanze estive, attira moltissimi turisti, ma anche gli abitanti delle altre isole dell’arcipelago eoliano.
Durante questa festa, che inizia il 21 agosto, il centro urbano e la cattedrale vengono illuminati a festa, si tengono diverse manifestazioni a cui partecipano cantanti e gruppi musicali e vengono istituite delle bancarelle in piazza Marina Corta.
Tutto questo riguarda la parte mondana e che aiuta non poco l’economia e l’occupazione lavorativa di chi vive sull’isola. Dal punto di vista religioso, si assiste a una sentita e partecipata processione del Simulacro del Santo e del Vascelluzzo e della Santa reliquia per le vie di Lipari. La festa si conclude con spettacolari fuochi pirotecnici, ma non bisogna mai dimenticare che S. Bartolomeo è tale perché ha servito il Vangelo e lo ha annunciato nelle regioni più lontane. Ancora oggi S. Bartolo porta Gesù, per il quale ha donato la vita sino al martirio.
Cosa possiamo ricavare per la nostra fede da questa seconda serata di riflessione?
La moltiplicazione dei festeggiamenti durante l’anno in onore di S. Bartolomeo, ci dicono l’attaccamento degli isolani al loro Santo protettore, per molteplici motivi.
Ogni compagine della popolazione sente di dover essere grata al suo patrono per un motivo o per un altro, quasi a volersi appropriare del patrocinio del Santo da parte di una o l’altra categoria di persone; ogni categoria vorrebbe S. Bartolo per sé, come amico, come potente protettore e intercessore presso il Signore, ognuno ha un motivo per essergli devoto.
Ognuno di noi può avere il suo motivo di ringraziamento verso San Bartolo, ma su tutti diciamo grazie per il suo portare Cristo alla gente e la gente a Cristo. Se sentiamo di appartenere al Santo patrono, sentiamoci ancor più, appartenenti al Signore che lo ha chiamato ad annunciare il Suo Vangelo.
Noi siamo stati Battezzati nel Nome del Padre, del Filgio e dello Spirito Santo, quindi apparteniamo al Signore!
Mentre amiamo il Santo, siamo rimandati al Suo e nostro Signore, Colui che è la fonte di ogni santità: Dio!
di Davide Cortese*
Da "Vientu"
*Poeta eoliano
Lipari, notte omaggio a Lucio Dalla...
di Saverio Merlino*
Lipari: notte omaggio a Lucio Dalla
A 36 anni dall’indimenticabile concerto alla cave di pomice il tributo, ad un amico delle Eolie, di Lidia Schillaci e le Woman Orchestra chiuderà i festeggiamenti del Patrono San Bartolomeo
Cala il sipario, oggi 24 agosto, sui festeggiamenti del patrono di Lipari e delle Eolie San Bartolomeo con un’ultima notte di grandi emozioni e qualità artistica. Dalle 22,30, sul palco della piazza di Marina corta Lidia Schillaci e la Women Orchestra daranno il giusto tributo con “Futura” ad un grande amico dell’arcipelago, a 36 anni dall’indimenticabile concerto alle cave di pomice, da lui stesso definito “ uno dei più belli ed emozionanti”.
Dalla, il 18 agosto dell’87, era arrivato a Lipari, insieme agli Stadio, nell’ambito della tournée ecologica in difesa delle nostre acque dopo aver navigato da un punto all’altro il Mediterraneo attraccando nelle località più suggestive e affascinanti. Ma a Lipari si esibiranno, in un luogo più unico che raro che stupirà lo stesso artista: un palcoscenico al centro di un paesaggio lunare, la bianca area di escavazione della pietra pomice di Porticello, un luogo più unico che raro. “Tutto il versante bianco dell’isola- raccontò Dalla- era illuminato da fiaccole che accompagnavano gli spettatori fino al grande basamento incavato nella montagna. Tanta era la luce che dal mare si potevano distinguere le barche che, partendo dalle altre isole, a poco a poco raggiungevano il porticciolo di Lipari e lì sostavano, attirate dal concerto e dall’estasi di uno spettacolo irripetibile”.
Lidia Schillaci ci riporterà a quelle emozioni arricchite da un concerto con un’orchestra di sole donne, diretta da Alessandra Pipitone, basandosi sulle canzoni di Dalla che più sono state pensate e dedicate al mondo femminile. “Le canzoni poesie di Lucio Dalla - dicono la Schillaci e la Pipitone - emozionano anche noi che siamo sul palco ad interpretarle e raccontarle. Forse è anche grazie all’energia che trasmettiamo che il pubblico si innamora di Futura e partecipa con entusiasmo”.
*Vice sindfaco e assessore al turismo