Vulcano - Tutti in piazza - nonostante la pioggia - per invocare la ripresa dell’isola dopo gli eventi legati all’attività del cratere. Un centinaio di isolani e anche villeggianti hanno inscenato una manifestazione civile su iniziativa dell’associazione “La Fucina di Efesto”, per manifestare le loro preoccupazioni specie dopo il calo del 30% nelle presenze turistiche relative alla scorsa stagione estiva.
In corso anche riunione presieduta da Gaia Thoni, presidente dell'associazione, presenti anche la deputata nazionale di Fdi Eliana Longi e il sindaco Riccardo Gullo.
Tra le richieste avanzate alla presenza del sindaco Riccardo Gullo e del deputato nazionale Eliana Longi di Fdi, si chiede la realizzazione di un sentiero alternativo per far riprendere la scalata sul cratere ancora vietato agli escursionisti e sono sempre piu’ numerosi i vacanzieri che continuano a scalarlo e vengono contravvenzionati dai carabinieri. E c’è anche chi chiede la riapertura del laghetto termale che è sequestrato dalla procura della Repubblica di Barcellona da quasi quattro anni a seguito di illeciti edilizi. L’associazione vulcanara ha ribadito anche la richiesta di “Mantenimento delle promesse inerenti alla messa in sicurezza dell’isola; apertura in sicurezza del sentiero alternativo per il cratere; rendicontazione dei fondi stanziati per il 2022;
trasparenza su come verranno spesi i fondi stanziati per il 2023; ristori per danni diretti e collaterali alla popolazione e agli esercenti; compensazione per i danni economici e d’immagine arrecati”. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Eliana Longi ha avuto anche un incontro con Salvatore Cocina, capo del dipartimento della Protezione civile regionale e sono state chiarite le voci di spesa relative allo stanziamento dei 2.000.000€ relativi a 2022, comprensivi anche dei rimborsi già liquidati al Comune di Lipari pari ad 80.000€ a titolo di "misure di assistenza abitativa per l'autonoma sistemazione".
“Abbiamo avuto conferma – dice - che sono stati stanziati ma non liquidati da parte del Ministero per la Protezione Civile 3.120.000€ per le “realizzazione delle attività concernenti il soccorso e l’assistenza alla popolazione e l’attuazione degli interventi per la riduzione del rischio residuo", di cui 2.000.000€ sono già destinati alla strada di Gelso”. “La strada sp 187 – precisa - risulta essere di competenza della Provincia, ragion per cui occorrere seguire un iter differente, che comunque mi impegnerò a seguire dallo stanziamento dei fondi all'avvio del cantiere. I residenti e gli imprenditori, che rappresento, invieranno al Sindaco la documentazione integrativa per il piano alternativo di scalata al cratere, che il primo cittadino potrà immediatamente presentare al comitato per l'emergenza che si riunirà a stretto giro”.
“Mi auguro – conclude - che le azioni conseguenti a quest’incontro portino ai risultati sperati, ridando così slancio ad una economia, che sin qui ha solo registrato ritorni negativi e assicurando nel contempo la sicurezza dei residenti e dei visitatori”.
Vulcano è una bellissima isola vulcanica. Oggi è più chiaro di ieri. L’onestà di dire le cose come stanno porta la verità nei cuori di tutti. Non permetterli in pace ma per renderli coscienti della situazione. Ciascuno nel proprio ruolo, prima tecnico e poi umano. Le competenze adesso devono essere totalizzate e non restare suddivise. Tutti insieme con un unico progetto: la vita della popolazione residenziale e turistica.
Chi dovrà scandire le giornate, i tragitti, la lettura dei comunicati ha la necessità dell’onestà. Prima la vita, poi i fondi e non il contrario. L’emergenza come normalità o la normalità con l’emergenza sarà una scelta da comunità. Sperando che nell’uovo non ci sia la sorpresa.
L’associazione ”La Fucina di Efesto” ha creato una popolazione che parla lingue diverse ma ascolta con un solo orecchio. A Vulcano devono vivere tutti anche il Vulcano, per gli amici “Zupatri”. Il pericolo che mestiere è, di chi e a che velocità viaggia?
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Vulcano: “L’isola che non c’è”; pochi fatti, molte parole, tanta rabbia
La popolazione dell’isola di Vulcano, decide di esprimere il proprio dissenso su vari interrogativi inerenti la situazione emergenziale protratta per ulteriori sei mesi attraverso una manifestazione pacifica sul posto, in data 22 gennaio 2023.
Un’ulteriore proroga dello stato d’emergenza fino al 30 giugno 2023 per l’isola di Vulcano: è questo quello che fa scaturire negli abitanti, negli imprenditori, e nell’associazione “La Fucina di Efesto”, una voce corale avente il sapore di amarezza, rabbia, incoerenza nella gestione dell’emergenza da parte del Comitato per il Coordinamento delle Misure di Tutela della Salute e dell’Incolumità Pubblica, formatasi all’inizio del 2022, speranze sul futuro ormai vicine alla perdita. Molteplici risultano essere le contraddizioni in questa situazione che si protrae ormai da più di un anno.
A partire dal non coinvolgimento dei cittadini nella redazione del piano emergenziale, nonostante sia dettato dal Codice di Protezione Civile, e che sfocia di conseguenza in un ulteriore rapporto negativo e di distanza siderale con la stessa; ed è sempre rimanendo in tema di Piano Nazionale di Protezione Civile che si prosegue verso l’inserimento di un nuovo allegato allo stesso con il quale si includono i “Gas Hazard” nei fattori di rischio: strategia probabilmente messa in atto per poter dar vita alla situazione emergenziale. Spostandosi, invece, nella sfera economica ci si interfaccia con ulteriori interrogativi su fondi stanziati dal Ministero degli Interni in supporto alla popolazione e mai percepiti o di lavori pubblici mai conclusi. Nella fattispecie si fa riferimento a: rimborsi conseguenti lo “sfratto notturno” di cittadini domiciliati presso abitazioni nella zona portuale, nonché la non realizzazione della strada per la frazione Vulcano Piano e la messa in sicurezza di pontili di emergenza con annesse nuove strumentazioni per il monitoraggio dell’isola.
Un ulteriore dilemma affonda nella situazione nominata dai vertici “emergenziale”, visto e considerato che nella stagione estiva 2022 nessuna persona ha riportato malori fra gli innumerevoli visitatori che, ignari o noncuranti delle ordinanze in essere, si recavano nelle zone interdette. Dunque, se il turismo in Italia ricopre circa il 6,4% del PIL, e l’isola di Vulcano è ritenuta patrimonio dell’UNESCO e destinazione turistica per la presenza del Gran Cratere, di terme naturali e di tante altre risorse naturalistiche che vanno a costituire l’immagine, elemento essenziale per la formazione dell’offerta turistica, come si può pensare ad un incremento di flussi turistici se chi dovrebbe tutelare, sponsorizzare, supportare e creare situazioni alternative è in grado soltanto di mostrare disinteresse o disporre chiusure?
Affinché venga preservato questo territorio dal punto di vista naturalistico, sociale ed economico la popolazione ha deciso di indire una manifestazione pacifica che si terrà il 22 gennaio 2023 dalle ore 10:30 partendo dal Porto di Levante. Numerosi sono gli obiettivi prefissati, i quali, verranno elencati in un allegato al presente documento.
Gli obiettivi della manifestazione sono i seguenti:
- Rendicontazione dei fondi stanziati per il 2022;
- Trasparenza su come verranno spesi i fondi stanziati per il 2023;
- Mantenimento delle promesse inerenti alla messa in sicurezza dell’isola;
- Apertura in sicurezza del sentiero alternativo per il cratere;
- Ristori per danni diretti e collaterali alla popolazione e agli esercenti;
- Compensazione per i danni economici e d’immagine arrecati.
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- 19 GENNAIO 2023
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