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Stromboli e quello spazio di tempo fra il 25 maggio e il 12 agosto è stato il vero cappio che stava soffocando la sempre piu' nera isola delle Eolie. Mentre tutti sapevano cosa sarebbe sicuramente successo è realmente successo.

Il cappio che stava togliendo l’ultimo respiro oggi si è spezzato mentre emerge la grande volontà per continuare a tenere Stromboli aperta e non chiusa per fuoco e fango che non sono più l’inizio di una fottuta fiction. Ma solo 4 “F” aggiungendo la quinta del FORZA.

IL RITORNO DI AMBRA ANGIOLINI CON DUE RAPPRESENTANTI DELLA PRODUZIONE. E AIUTA AMICA A RIPULIRE CASA

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RASSEGNA STAMPA GDS.IT

Ambra torna a Stromboli dopo il disastro e aiuta un'amica a liberare la casa dal fango

di Salvo Puccio

Isola di Stromboli. C'è' chi grida già al disastro annunciato dopo l'incendio del maggio scorso (come da indicazione).
Si.. l'incendio è stato un dramma per l'habitat in generale e va risanato il danno ma, da quello che ho potuto vedere i distacchi sono avvenuti più in alto della fascia che è bruciata.
Io vedo colate debris flow di materiale piroclastico che era presente sul fianco del vulcano mobilitato dalla energia idraulica dell'evento meteorologico dei giorni scorsi.
Perché ci sono i danni?
Perché ci sono le case!
Non mettiamo le case?

No No.. si convive col rischio, basta conoscerlo e sapere cosa fare.
In questo caso nessun torrente è diventato strada... solo un evento come ce ne saranno stati decine in migliaia di anni (o centinaia di migliaia)... solo che questo millennio ci sono le case e le vie.
Per cortesia... nessun intervento strutturale in cemento armato sui versanti!
Ingegneria naturalistica e canalizzazione acque.
La natura fa il resto.

CONVENZIONE PROTEZIONE CIVILE-INGV

Il Dipartimento della Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno sottoscritto una convenzione volta a garantire la continuità operativa, seppure in forma sperimentale, delle reti e dei sistemi di monitoraggio vulcanico e di rilevamento precoce di eventi parossistici e maremoti a Stromboli. Tali attività sono fondamentali per un efficace allarme alla popolazione in caso di eventi di questo tipo. Per garantirne l’operatività, l’INGV ha siglato un accordo con le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino che partecipano alle attività di monitoraggio e rilevamento.

Il sistema sviluppato a Stromboli dalla comunità scientifica per il rilevamento e l’allarme per esplosioni parossistiche è unico al mondo, e il nuovo assetto organizzativo della comunità scientifica che opera alle Eolie mira all’ulteriore sviluppo del sistema, unitamente a quello per i maremoti, con l’obiettivo ultimo di favorire efficaci misure di allertamento rapido e di mitigazione del rischio vulcanico e da maremoto.

La nuova strutturazione vede una rinnovata sinergia tra la comunità scientifica e il Dipartimento della Protezione Civile, ed è utile per potenziare le reti e i sistemi sviluppati dal Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università degli Studi di Firenze, di concerto con gli altri Atenei. Reti e sistemi fondamentali per l’attivazione degli apparati sperimentali di allarme (“early-warning”) che a seguito di un’esplosione parossistica o di un maremoto a Stromboli permettono di attivare le sirene.

Nel mese di luglio, il Dipartimento ha installato presso il Centro Operativo Avanzato (COA) di protezione civile di Stromboli un sistema informatico che, da un lato, acquisisce i dati di monitoraggio dall’Università degli Studi di Firenze e, dall’altro, in caso di un’esplosione parossistica o di un maremoto nel tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco, invia un impulso per attivare automaticamente il sistema di sirene gestito dal Comune di Lipari. Il sistema è stato testato, con esiti positivi, lo scorso primo agosto.

di C laudio Utano

Stromboli ore 5:30 del mattino l’inizio dell’inferno...

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