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Dettagli...

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I VIDEO

Cratere monitorato dall'Ingv. LA NOTA

Cosa succede a Vulcano?

In particolare, la temperatura dei gas emessi dalle fumarole sull’orlo craterico è aumentata e la composizione dei gas mostra un aumento di CO2 e SO2 (anidride carbonica e anidride solforosa).  Anche la microsismicità locale legata alla dinamica del sistema fumarolico ha mostrato un aumento nelle ultime settimane.

Tutte le informazioni relative alla sorveglianza e al monitoraggio che l’INGV svolge sull’Isola di Vulcano sono trasmesse tempestivamente dall’Osservatorio Etneo e dalla Sezione di Palermo al Dipartimento della Protezione Civile e a tutte le Autorità competenti, secondo procedure concordate, per le valutazioni del caso.

L’INGV sta provvedendo al potenziamento delle reti di monitoraggio e sorveglianza esistenti per seguire al meglio l’evolversi di questa situazione.

In questi giorni, l’Osservatorio Etneo ha installato nuove stazioni sismiche a integrazione di quelle esistenti sull’isola, predisponendo anche la messa in opera di una telecamera termica che inquadri l’area fumarolica del cratere. Inoltre, da circa due mesi la sezione di Palermo dell’INGV ha attivato 4 nuove stazioni nell’abitato di Vulcano Porto per la misura del flusso di CO2 dal suolo e della concentrazione di CO2 in aria.

Ulteriori rilievi e campagne di misura sono previsti per le prossime settimane. In particolare, a metà ottobre verrà eseguita la campagna annuale di misure GPS tra le isole di Vulcano e Lipari, con particolare dettaglio nell’area del cono della Fossa, che permetterà di valutare meglio la dinamica in atto.

Sulla base dei cambiamenti sopra descritti, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio del livello di allerta da Verde a Giallo per l’Isola di Vulcano.

Protezione civile: allerta gialla per il vulcano dell'isola di Vulcano

Potenziate le attività di monitoraggio e sorveglianza

Passaggio allerta GIALLA Vulcano

Il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio al livello di allerta “giallo” per l’isola di Vulcano.

D’intesa con la struttura della protezione civile della Regione Siciliana e con il parere concorde della Commissione per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, il Dipartimento ha valutato che le variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico, rilevate nelle ultime settimane dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-INGV e dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente CNR-IREA, rendono necessarie alcune misure e iniziative aggiuntive per la gestione del rischio sull’isola.

In particolare, il livello di allerta “giallo” determina, tra le altre cose, il potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza vulcanica (anche con l’eventuale coinvolgimento di altri centri di competenza oltre a INGV e CNR-IREA che ordinariamente se ne occupano), un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, l’aggiornamento dei piani di protezione civile, una diffusa attività di informazione alla popolazione residente sull’isola e ai turisti, con specifico riferimento all’innalzamento del livello di rischio. Le strutture di protezione civile della Regionale Siciliana e del Comune di Lipari sono state già attivate in tal senso per adottare tutte le iniziative necessarie.

“Grazie all’efficiente integrazione della comunità scientifica nel sistema di protezione civile, oggi possiamo contare su sistemi di monitoraggio e sorveglianza vulcanica che ci consentono di seguire con grande attenzione l’evoluzione dell’attività dei nostri vulcani attivi”, dichiara Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della protezione civile. “Ed è quello che stiamo facendo a Vulcano. Con il livello di allerta “giallo” (cui possono seguire l’arancione e il rosso oppure il rientro al livello ordinario “verde”) è molto importante che ci sia una piena consapevolezza del rischio, senza allarmismi, ma con grande responsabilità.”

L’isola di Vulcano già ordinariamente presenta una situazione diffusa di rischio per la popolazione connessa soprattutto alle fumarole ricche in gas e con temperature elevate, ma in questa fase occorre ricordare che possono intensificarsi ed estendersi su aree più ampie e quindi il pericolo risulta maggiore.

Ogni ulteriore variazione significativa della situazione verrà tempestivamente comunicata.

Link al sito del Centro di Monitoraggio delle Isole Eolie

https://cme.ingv.it/index.php

Link ai bollettini del monitoraggio geochimico:

https://cme.ingv.it/bollettini-comunicati-vona/bollettini-ingv-vulcano?own=0

Link alla scheda “Vulcano” sul blog

https://ingvvulcani.com/vulcano/

Figura 2. La foto, scattata il 29 settembre 2021, mostra il cratere della Fossa di Vulcano con le volute di gas rilasciato dalle fumarole. Fotografia di Marco Anzidei

La foto, scattata il 29 settembre 2021, mostra il cratere della Fossa di Vulcano con le volute di gas rilasciato dalle fumarole. Fotografia di Marco Anzidei 
 

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Il cratere della Fossa inquadrato da una delle telecamere di videosorveglianza dell’INGV, così come appariva la mattina del 1 ottobre 2021.

IL VIDEOMESSAGGIO DEL SINDACO MARCO GIORGIANNI 

"Valori fuori norma solo nella parte sommitale gli esperti della commissione grandi rischi dichiarano la zona gialla"  

Eolie: sindaco, a Vulcano valori fuori norma ma non è allerta

(ANSA) Nel cratere di Vulcano i valori sono fuori norma solamente nella parte sommitale. Gli esperti della commissione grandi rischi valutano la zona gialla”. Lo ha riferito il sindaco di Lipari Marco Giorgianni dopo che ha partecipato alla riunione con i vulcanologi dell’Ingv e della Protezione civile. “I valori – ha spiegato il sindaco – riguardano la fuoriuscita di gas, la temperatura e l’attività fumarolica. E’ importante il fatto che nella parte bassa del vulcano e nelle altre parti dell’isola che sono monitorate i valori valutati attraverso i sensori, sono tutti nella norma. La commissione grandi rischi è in attesa di stabilire se dalla normalità che vi era nell’attività del cratere si dovrà passare ad una zona gialla. Non è un’allerta, ma una attenzione. D’altronde, si sa bene che si vive in un’isola vulcanica”.

L’'attività del cratere è concentrata nella Fossa. Un ciclo eruttivo importante ha avuto inizio nel 1727, e nel 1739 con la colata riolitica di "Pietre Cotte", la più recente attività effusiva di Vulcano. Durante i 150 anni consecutivi, si è registrata un'attività esplosiva sporadica, che è culminata nell'ultima eruzione di Vulcano, avvenuta fra il 2 agosto 1888 ed il 22 marzo 1890. Questa eruzione è l'evento tipo che ha portato all'introduzione del termine di attività "vulcaniana", caratterizzata da distinte esplosioni molto forti, che emettono frammenti di lava in stato quasi solido. Dalla fine dell'ultima eruzione, Vulcano si trova in uno stato di quiete eruttiva, ma questo "sonno" è a volte disturbato da crisi di attività sismica e aumenti nelle emissioni e temperature fumaroliche, la più recente avvenuta nel 1985.

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L'INTERVENTO

di Francesco Coscione

Da settimane molti avevamo notato che a Vulcano qualcosa era cambiato, anche la protezione civile e l' INGV che ha aumentato il monitoraggio già da Agosto. A questo punto una domanda sorge spontanea, come diceva Antonio Lubrano di Mi manda Rai Tre: dovesse mai esserci un'emergenza grave di chi sarà la responsabilità di non aver ricostruito il pontile in un'isola ad alto rischio vulcanico? Nessuno! Tanto in Italia non ci sono mai responsabili. Per fare un ponte a Genova abbiamo avuto bisogno di decine di morti. Forse nelle Eolie ne abbiamo bisogno di qualche centinaio per renderci conto della realtà in cui viviamo.

RIFIUTI, PER LE ATTIVITA' COMMERCIALI E TURISTICHE SI CAMBIA

Anche per il ritiro dei rifiuti si cambia in vista della stagione invernale. Queste le nuove disposizioni: Lunedì umido, martedì plastica, mercoledì indifferenziata, giovedì plastica e umido, venerdì carta e cartone e sabato umido e vetro.

Oltre le abitazioni si dovranno attenere anche le attività commerciali e turistiche. Domenica riposo...

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